Una partita tutt’altro che banale quella del secondo anticipo della prima giornata di serie A che ha visto scontrarsi Napoli e Fiorentina conclusasi con un reboante 4-3 per gli azzurri, in una serata di vero calcio che avrà fatto rimanere incollati al televisore tifosi di tutta Italia.

La cornice è quella delle grandi occasioni per la Fiorentina: un Franchi stracolmo per accogliere la rinascita della propria squadra con la nuova presidenza di Rocco Commisso, tutta targata made in America chiudendo un ciclo durato ben 17 anni nell'era era Della Valle scandito tra C2 fino ad arrivare alla Champions League. Una Fiorentina che si lascia anche alle spalle la brutta stagione passata dove addirittura aveva rischiato di retrocedere a poche giornate dal termine del campionato.
Commisso ha saputo subito riportare l’entusiasmo in una piazza ancora demoralizzata grazie ad acquisti di spicco quali Erick Pulgar, Kevin Prince Boateng, ma soprattutto un nome che avrà fatto sobbalzare tutti i tifosi viola, nonché un must per gli amanti del calcio, quale Franck Ribéry, che non ha bisogno certamente di presentazioni, in settimana accolto da un bagno di tifosi allo stadio. Il francese però non è partito titolare dall'inizio, come già aveva comunicato all’allenatore Vincenzo Montella, non riuscendo a recuperare per la partita casalinga contro gli azzurri.

Dall’altra parte il Napoli che mette in campo i suoi nuovi: acquisti Kostas Manolas e Giovanni Di Lorenzo, dando anche spazio al giovane Eljif Elmas non riuscendo, però, a recupera Milik che non si allenava da ben 15 giorni: per lui allenamento differenziato che molti hanno preannunciato come un addio viste le voci che lo portavano sempre più lontano dal rinnovo con il club azzurro.
Lo stadio era realmente una bolgia e questo fa salire i giocatori della viola sulle ali dell’entusiasmo, tanto che la Fiorentina domina sopra gli azzurri.
Dominio che si concretizza al 9’ minuto quando l’arbitro Davide Massa di Imperia, che avrà numerose colpe per altrettanti errori, fischia un rigore a favore dei viola per un presunto tocco di mano di Piotr Zielinski che ostacola Gaetano Castrovilli, giovane giocatore al suo esordio assoluto in A con la maglia della Fiorentina dopo la parentesi alla Cremonese. Pulgar, diventato il nuovo Veretout, non sbaglia e insacca l’ 1-0. Sembrerebbe essere tutto in salita per il Napoli, ma a risolvere i problemi c’è Dries Mertens, soprannominato “Ciro” dalla tifoseria napoletana per via del forte legame tra il belga e la città partenopea, che con una prodezza ristabilisce l’assoluta parità.
Sarà ancora Mertens che si procurerà un calcio di rigore, dubbio, per un presunto sgambetto di Castrovilli ai danni dello stesso belga in area di rigore. Stavolta è il turno di un vero napoletano quale Lorenzo Insigne che si presenta sul dischetto e spiazza Dragowski e il Napoli rimonta con un  2-1.

Nel secondo tempo la Fiorentina non sembra aver finito la benzina, e così come nel primo tempo, attacca sempre di più con grande aggressività e al 50’, su calcio d’angolo, Nikola Milenkovic si fa trovare pronto e sigla il pareggio viola con un colpo di testa spiazzando il portiere Meret. Il Napoli cerca di riprendersi dall’immediato gol e lo fa con José Maria Callejón che si inventa un prodezza confezionando un diagonale stratosferico freddando il portiere viola per il momentaneo 3-2 azzurro.
Montella cerca di mescolare le carte e fa entrare forze fresche, fra queste sarà decisivo l’ex milanista Kevin Prince Boateng, proprio il calciatore ghanese, anch’egli con un diagonale di rasoterra come quello del calciatore spagnolo, regala  il 3-3 alla Fiorentina.
Il Napoli si ritrova a dover rincorrere per il vantaggio e ci riesce sempre grazie al solito Mertens che taglia per Callejón, il giocatore spagnolo mette al centro per Insigne che realizza il più facile dei gol dovendo solo insaccare di testa a portiere battuto.
Il pubblico del Franchi non ci sta e chiede a gran voce l’entrata di Ribéry per cambiare le redini della partita, l’ex Bayern Monaco entra al 70’ sostituendo Riccardo Sottil. Il giocatore viola non lascia grandi segni ma sarà protagonista insieme ad Hysaj, entrato al posto di Mertens, di un presunto fallo. Il giocatore albanese, infatti, atterra Ribéry al limite dell’area di rigore. La panchina viola è furibonda e protesta veemente con l’arbitro Massa, che però non concede né il calcio di rigore né punizione dal limite, ma al contrario sfoggia il cartellino giallo ammonendo l’allenatore Vincenzo Montella per proteste mettendo in atto una delle tante nuove regole di questo nuovo campionato che prevede il cartellino anche per gli allenatori.

Si conclude così ,tra proteste e valanghe di gol, con un pirotecnica vittoria la prima partita del Napoli firmato Ancelotti che, nonostante lo spettacolo,  deve comunque fare i conti con numeri svarioni difensivi nonostante la garanzia di due grandi difensori fisici quali Manolas e Koulibaly. Buono, invece, l’inserimento del nuovo acquisto Di Lorenzo che è riuscito ad anticipare più volte il viola Federico Chiesa. Il tecnico si ritiene soddisfatto del mercato svolto finora, come dichiarato in un’intervista. Dopo essere svanita la pista Icardi, che rimane a Milano con il suo nuovo numero di maglia il 7, e nell’attesa di capire se James Rodríguez approderà o meno a Napoli( tra l’altro il colombiano oggi è stato titolare dal 1’minuto nella partita interna del Real Madrid pareggiata 1-1 contro il Valladolid), Ancelotti può godersi la sua “punta” ossia Dries Mertens, che da falso nueve, oggi ha cambiato le sorti della partita più volte. Il recupero di Milik, però, dovrebbe essere immediato anche per via della difficile trasferta che porterà gli azzurri a Torino proprio contro la Juventus di Martusciello vista l’assenza di Sarri per problema di salute.
Ancelotti così si prepara alla trasferta, gettando sempre un occhio sul mercato in attesa di un colpo last minute.