Tutto cambia perchè nulla cambi, Tomasi non ce ne voglia se usiamo un suo passo per descrivere questo momento storico che sta attraversando il nostro gioco preferito; scandali, sotterfugi per aggirare delle norme senza senso che colpiscono i piccoli club di calcio.

Non sarebbe più opportuno turnare gli atleti della pedata come fanno nel nuovo continente?

Per favore non ce ne voglia l'italiano medio che chiama questo giuoco "sport" che di sportivo non ha nulla.
Meditate gente, urge un cambiamento globale e solerte, atto a tutelare la nostra passione e rendere così questo giuoco più pulito, che diventi un momento di aggregazione, di amicizia e di scambio culturale, che sia una festa dei tifosi. 

Via il vil danaro, i comportamenti scorretti, via i menestrelli e gli aizzatori di professione che albergano nelle tv e nelle radio.
Basta alla faziosità di certi giornalisti  che provocano astio tra le tifoserie.
Prendiamo esempio dai bambini, a loro basta un pallone che rotola, 4 zaini buttati a terra per sognare, loro non hanno bisogno di lezioni dei signori del calcio, a loro non interessano artifizi per alterare i bilanci, loro sognano e giocano fino a quando la mamma non li esorta a salire a casa.

Lasciateci sognare ancora e se la mamma ci chiama... ci vediamo domani al campetto.