Bella intervista, quella rilasciata alcune ore fa da Manuela Giugliano, centrocampista della Roma femminile, al quotidiano spagnolo Marca. La classe 1997 ha dichiarato che la ripresa del campionato di Serie A dopo il lockdown da Covid19 rappresenterebbe un messaggio decisamente positivo.
Questo, in misura superiore nel mondo del calcio femminile.
La giovane campionessa si racconta senza filtri, parla di sé e del suo amore per il calcio, nato molto precocemente grazie all'esempio dei suoi miti, Alex Del Piero e Andrea Pirlo. Un amore nato e cresciuto incontrastato, sebbene la madre abbia tentato di appassionarla in tutti i modi alla pallavolo.
La Giugliano parla inoltre della sua breve e difficile esperienza al Real Madrid femminile, un'esperienza che però non giudica affatto negativa. Dalla sua breve permanenza in Spagna, la giocatrice avrebbe tratto la lezione che tutto arriva ma che è necessario essere pronti e maturi al punto giusto.
Parla inoltre del prestigioso premio che ha conseguito un anno fa al Gran Galà del Calcio. Un premio dettato dalla profonda stima che la giocatrice è riuscita a guadagnarsi da parte dei colleghi in questi anni. Probabilmente è questa la soddisfazione veramente grande.

Tra le altre gratificazioni da ricordare assolutamente, l'incontro al Gran Galà con Cristiano Ronaldo, sebbene abbia scambiato con lo stesso solamente qualche parola, e poi, ancora, le indimenticabili esperienze con la Nazionale. Manuela, a tal proposito, ha dichiarato: “I migliori momenti della mia carriera sono con l’Italia. Se dovessi evidenziarne uno, sarebbe l’inizio della Coppa del Mondo del 2019. È stato molto emozionante". 
Aggiunge, inoltre, che la svolta vera e propria arriverebbe se si decidesse di investire seriamente anche nel calcio femminile: quello sì che potrebbe essere un segnale positivo.
E a proposito del suo percorso con la Roma, conclude infine la Giugliano: “Voglio continuare a migliorare. Credo nei miei sogni, voglio vincere uno scudetto e un titolo internazionale”.
La Giugliano, con le sue parole, non avrebbe fatto altro che mettere ancora una volta in evidenza la reale necessità di elevare al rango di professionismo, giustamente, anche il calcio femminile.
Una questione da sempre a cuore da parte della FIGC e per la quale si era avviato un percorso mirato, grazie ad un emendamento specifico, già prima della pandemia da Covid, ma l'emergenza avrebbe fatto registrare una battuta d'arresto.
Si spera di poter finalmente equiparare i contratti femminili con quelli maschili già nella prossima stagione, dal momento che, come lo stesso senatore del PD Nannicini, avrebbe evidenziato, rilasciando una dichiarazione  un forum organizzato da L Football.
"Le condizioni e le risorse economiche ci sono", come lo stesso avrebbe concluso. C'è da aggiungere che, benché ci siano risorse e condizioni propizie, concretamente la strada da fare è ancora lunga, e spesso ancora costellata da troppi pregiudizi.