Dopo i primi due volumi sugli anni novanta e il primo quinquennio degli anni duemila, eccoci giunti al terzo appuntamento a completamento della prima decade del nuovo millennio. Numerosissimi, come sempre, in questa seconda parte parleremo delle meteore e delle promesse mancate che a cavallo tra il 2005 e il 2010 hanno clamorosamente toppato in Serie A. Fidatevi anche stavolta ne vedremo delle belle!

LA TOP 30 DEI BIDONI DAL 2005 AL 2010.
Tra i festeggiamenti per la vittoria dei mondiali e il maxi processo dovuto a calciopoli, il 2006 è stato sicuramente un anno particolare per tutto il calcio italiano. Ma non sono mancati comunque i flop di mercato: tanta Inter, Roma, Fiorentina, Milan ma anche Lazio e sopratutto Juventus. Dunque, siete pronti? Cominciamo subito allora, buon divertimento.

30. CHRISTIAN WILHELMSSON: Arrivato in prestito alla Roma nel Gennaio del 2007, Luciano Spalletti pensava che potesse essere l’esterno perfetto, già da quando allenava l’Udinese in verità, per riuscire a dare man forte all’attacco giallorosso. Purtroppo lo svedese non riuscirà mai ad ambientarsi al calcio italiano e le sue prestazioni saranno molto deludenti tant’è che, dopo soli cinque mesi di permanenza in giallorosso e diciannove presenze, non verrà riscattato per fare ritorno al Nantes senza lasciare, tuttavia, nessun buon ricordo ai tifosi romanisti.
Voto al bidone: 7

29. MARIO BOLATTI: Arrivato per 3.5 milioni dal Porto nel 2010, il centrocampista argentino si presentó come uno dei migliori talenti emergenti del calcio sudamericano. A Firenze non riuscirà, purtroppo per lui, a confermarsi, complice una folta concorrenza in mediana e la sua lentezza pachidermica, vedrà pochissime volte il campo da titolare perdendo ben presto la fiducia di Prandelli. Lascerà Firenze l’anno seguente per fare ritorno in Sud – America senza troppi ripensamenti.
Voto al bidone: 7.5

28. MARCIO AMOROSO: forse definirlo bidone è eccessivo ma la sua esperienza al Milan è decisamente negativa. Arrivato in rossonero nel Gennaio del 2006 per sostituire Christian Vieri, passato nel frattempo al Monaco, l’attaccante brasiliano sarà semplicemente un “fantasma” da ricercare su “Chi l’ha Visto”. In maglia rossonera, tra panchina e tribuna, farà soltanto 4 presenze prima di essere rispedito di fretta e furia nuovamente in Brasile da dove era venuto.
Voto al bidone: 8

27. KEIRRISON: sulle orme di “Leo Messi” il Barcellona decise di puntare forte su di lui investendo, nel 2009, una cifra vicina ai 14 milioni di euro per averlo ma da quel momento in poi sarà spedito, come pacco postale, in giro per l’Europa tra cui alla Fiorentina nel 2010. A Firenze non riuscirà, minimamente, ad ambientarsi: scoordinato, lento e impacciato scenderà in campo con la “viola” soltanto per dieci volte prima di essere nuovamente “impacchettato” e rispedito al mittente.
Voto al bidone: 8

26. FELIPE MATTIONI: Arrivato al Milan nel Gennaio del 2009 in prestito con diritto di riscatto fissato a 6 milioni, il giocatore brasiliano venne subito definito come il nuovo “Cafù”. Ma del “pendolino” non aveva nemmeno l'acconciatura; per lui una sola presenza, addirittura da subentrato, non verrà riscattato a fine stagione, chissà come mai!
Voto al bidone: 8

25. LEANDRO GRIMI: Arrivato al Milan nel 2007 con grandi aspettative, all’aeroporto di Malpensa, ai giornalisti presenti dichiarò, con coraggio, di essere il nuovo “Maldini”. Ovviamente del capitano rossonero non aveva nemmeno le scarpe. Le sue presenze con il Milan furono soltanto tre prima di essere girato in prestito, al Siena, nel Gennaio dello stesso anno. Non farà mai più ritorno in rossonero e di Maldini conserverà forse solo qualche foto in allenamento e niente più.
Voto al bidone: 8.5

24. NELSON RIVAS: Un osso duro per la difesa, soprannominato "Tyson", per la grande prestanza fisica, nel 2007 l'Inter prova la scommessa per il futuro sborsando 4.5 milioni. Ma del grande pugile americano avrà solo il soprannome infatti Il colombiano, in appena 28 presenze in due anni e mezzo di Inter dimostrò, tra prove deludenti e guai fisici, di essere un dei peggiori flop dell’epoca moderna di Moratti.
Voto al bidone: 8

23. CESAR APARECIDO: Alla Lazio, a fasi alterne, dimostrò di essere un buon giocatore invece all’Inter di Roberto Mancini diventò un vero e proprio “Des-Aparacido”. Le sue presenze in nerazzurro saranno soltanto otto in tutto l’arco della stagione 2006, facendosi apprezzare più per le serate nella movida milanese che sul rettangolo verde. Più bidone di così!
Voto al bidone: 8

22. JORGE ANDRADE: acquistato dalla neo promossa Juventus nel 2007 per dieci milioni di euro ha dimostrato, con le maglie di Porto e Deportivo, di essere un buon difensore. Con la Juventus, però, sarà soltanto un calvario, quattro presenze, e un infinità di infortuni gli impediranno di rientrare in campo con la casacca bianconera tanto che il club rinunciò anche a pagargli lo stipendio. Dopo due anni, lascerà la Juventus ritirandosi molto presto dal calcio giocato.
Voto al bidone: 8

21. JEAN ALAIN BOUMSONG: Arrivato nella calda estate del 2006 dal Lione per 3.5 milioni di euro. Giocatore voluto fortemente da Deshamps per l’immediata risalita in massima serie, il centrale francese, dopo la B, non ha praticamente mai visto i campi della serie A. Complice un grave infortunio e l'esplosione definitiva di Chiellini, Boumsong sarà relegato in tribuna senza nemmeno essere convocato fino alla definitiva cessione avvenuta nel Gennaio del 2008 nuovamente a Lione.
Voto al bidone: 8

20. SERGIO ALMIRON: Missione complicata fare il salto da una squadra di provincia a una big del calcio italiano. Questa è la breve storia di Sergio Almiron, centrocampista argentino, arrivato dall'Empoli nell'estate 2007 per 9 milioni di euro, avrebbe dovuto essere il “faro” del centrocampo bianconero dopo calciopoli e invece sarà solamente un disastro. Infatti dopo solo nove presenze verrà spedito frettolosamente, a Gennaio dello stesso anno, in Francia con destinazione Monaco.
Voto al bidone: 8

19. PHILIPE SENDEROS: Preso in prestito con diritto di riscatto dall'Arsenal nel 2008, il "centralone" svizzero non ha mai convinto nella sua stagione in rossonero. Vuoi un pò per limiti tecnici vuoi un pò per diversi problemi fisici, lo svizzero preso per sostituire Alessandro Nesta si è visto pochissimo e male in quelle rarissime apparizioni in rossonero, chiaramente non verrà riscattato a fine stagione.
Voto al bidone: 8

18 THOMAS HITSLPERGER: In Germania e in Inghilterra si è costruito la fama di ottimo centrocampista tanto da guadagnarsi il soprannome di "The Hammer”, il "martello", per via dell’esplosività del suo tiro. In Italia non sarà nulla di tutto ciò, arrivato alla Lazio nel 2010, non riuscirà mai a giocare con continuità per via del suo scarso rendimento e perché Reya non lo vide, di fatto, mai. Le sue presenze saranno solo sei in biancoceleste prima che il suo contratto venga rescisso senza troppi ripensamenti.
Voto al bidone: 8

17. MARKO ARNAUTOVIC: nell’estate del 2009, quella dell’addio di Ibrahimovic, l’Inter decise di puntare forte su di lui dopo la sua esplosione con la maglia del Twente in Olanda. Accostato allo svedese, sia per il fisico possente che per il suo modo di muoversi in campo, il giovane austriaco si rivelerà invece, ben presto, un bidone clamoroso. Nell'anno del triplete fu una comparsa, visto il suo misero bottino di sole 3 presenze e 55 minuti giocati in totale. L’Inter non lo riscatterà e ritornerà nuovamente in Olanda dal Twente proprietario del suo cartellino.
Voto al bidone: 8.5

16. YOAN GOURCUFF: dopo uno splendido torneo giocato con l’under 19 francese, nell’estate del 2006 fu acquistato dal Milan che lo prelevó dal Rennes, per 3 milioni di euro. Conosciuto nel suo paese come “Le petit Zidane”, il "piccolo Zidane", nel Milan doveva essere invece l’erede designato di Kakà per il futuro. Nonostante le grandi aspettative, Ancelotti gli da poca fiducia poiché chiuso da Seedorf, Pirlo e appunto Kakà. Accusato di scarsa personalità non riuscirà mai a sbocciare veramente in rossonero tanto da essere ceduto, dopo 53 presenze, in Francia, al Bordeaux con tanti cari saluti al piccolo "Zizou".
Voto al bidone: 7.5

15. OGUCHI ONIEWU: le buone prestazioni in Confederation’s Cup con la maglia degli Stati Uniti convinsero il Milan a prelevarlo a zero, nell’estate del 2009. Fu un fiasco clamoroso, complice anche un grave infortunio, farà soltanto una presenza in maglia rossonera non riuscendo mai a debuttare in campionato. Sarà soltanto ricordato per una violenta rissa durante una partitella di allenamento, a Milanello, con Zlatan Ibrahimovic per un entrata “scomposta” dello svedese ai suoi danni. Dopo quell’episodio non vedrà mai più il campo tanto da essere ceduto in tutta fretta al Twente nel Gennaio del 2011.
Voto al bidone: 9

14. VHIUDEZ – CARDACIO: arrivati in rossonero in coppia nel 2008, si riveleranno come due dei peggiori bidoni della storia rossonera da classificare sempre in coppia. Mediano il primo, si ispirava a Pirlo disse, esterno offensivo il secondo costarono complessivamente quasi cinque milioni di euro al Milan per giocare: 46 minuti, Cardacio, e soli 7 secondi, Viudez . A fine stagione arrivò, puntualmente, l’inevitabile rescissione del contratto per i due calciatori più “misteriosi” della storia del calcio italiano.
Voto ai bidoni: 9

13. MASASHI OGURO: Mi ispiro a "Pippo Inzaghi", disse il giorno della sua presentazione al Torino nell'estate del 2006, in effetti fa già ridere cosi. In Giappone era buon giocatore ma in italia la sottile linea di demarcazione tra "Superpippo" e "Superpippa" è stata particolarmente accentuata. Dieci presenze in due anni in serie A e zero goal all'attivo per l' "Inzaghi" giapponese rappresentarono già tanta roba!
Voto al bidone: 8.5

12. JESUS DATOLO: centrocampista argentino dotato di un'ottima tecnica venne acquistato dai partenopei nel Gennaio del 2009, per 6,5 milioni di euro. I tifosi del Napoli lo ricorderanno solo in un occasione: la partita vinta a Torino contro la Juventus dopo ventun'anni dall'ultima volta. Serata magica in cui riuscì a segnare l'unico gol della sua esperienza in maglia azzurra in serie A. Rimarrà, tuttavia, l’unico acuto della sua breve esperienza a Napoli prima di essere ceduto a titolo definitivo all’Espanyol.
Voto al bidone: 7.5

11. DIEGO TRISTAN Chi poteva essere meglio di un dei più grandi "bomber" d'Europa, 82 reti con il Deportivo La Coruna, per sostituire una leggenda come Cristiano Lucarelli? Una domanda che ebbe però una triste risposta. Arrivato nell'estate del 2007 'Diegol’, un dei soprannomi di Tristan, sarà un fiasco clamoroso riuscì a segnare appena un goal in 22 presenze e lasciò l’Italia dopo solo sei mesi scampandosi anche l’inevitabile retrocessione del Livorno che ha, comunque, contribuito a causare con le sue "mostruose" prestazioni.
Voto al bidone: 8.5

10. COSTINHA:
grande centrocampista del Porto dei “miracoli” di Jose Mourinho, nel 2007 arrivò a Bergamo firmando un triennale da 756000 euro a stagione presentandosi con una "vistosa" Lamborghini gialla. Ma del grande giocatore ammirato con la maglia del Porto non ne era rimasto più nulla; con gli orobici riuscirà a giocare appena 54 minuti, in serie A, in tre anni di permanenza, se non è un record poco ci manca!
Voto al bidone: 9

9 . CHRISTIAN POULSEN: nell’estate del 2008 arrivò a Torino dal Siviglia per circa 10 milioni di euro. Preferito a Xabi Alonso, per bocca di Claudio Ranieri si disse, le sue prestazioni furono al limite del paranormale: lento, impacciato, senza visione di gioco e completamente scoordinato. Dopo quasi due anni di militanza in bianconero e 49 presenze verrà ceduto di corsa al Liverpool, nel 2010, con tanto di festeggiamenti da parte di tutti i tifosi bianconeri, me compreso.
Voto al bidone: 8.5

8. TIAGO MENDES: Arrivato alla Juventus come grande colpo di mercato, nell’estate del 2007 per ben 14 milioni di euro dal Lione, fu preso con un compito specifico: elevare la qualità del centrocampo bianconero. Tiago, invece, farà tutto l’opposto, giocherà così male che gli verrà, addirittura, preferito il più esperto Cristiano Zanetti. Le stagioni in bianconero saranno addirittura tre, giocherà poco e in maniera deludente, confermando di essere uno dei più grossi flop di mercato della Juventus post – calciopoli. Nel 2010 verrà ceduto all’Atletico Madrid dove tornerà a confermarsi su buoni livelli.
Voto al bidone: 8

7. MILOS KRASIC: Acquistato nell'estate 2010 dal Cska Mosca per quindici milioni di euro, per via della folta chioma "bionda" verrà subito accostato a Pavel Nedved. Dopo sei mesi giocati a grandi livelli, il buon Milos scomparve letteralmente, come tutta la Juventus del resto, terminando in maniera pessima la stagione. L’anno seguente con l’arrivo di Conte giocò appena sette partite, anche perché giudicato inadatto al modulo del tecnico leccese. Verrà ceduto al Fenerbache nel 2012 e verrà ricordato in Italia soltanto per due cose: "Biondo" come "Nedved", "tuffatore" come la "Cagnotto".
Voto al bidone: 8

6. JORGE MARTINEZ: dopo tre splendide annate al Catania, nel 2010 è la Juventus ad interessarsi a lui acquistandolo per 12 milioni di euro. “El Malaka” in bianconero sarà soltanto un bidone clamoroso. Riuscirà a giocare solo per quattordici partite salvo poi sparire dal campo per via di diversi problemi fisici che lo limiteranno parecchio. Neanche a dirlo, la stagione seguente, verrà ceduto in prestito al Cesena, iniziando così un lungo peregrinare che lo faranno cadere nell’anonimato molto presto e in maniera definitiva.
Voto al bidone: 9

5. FELIPE MELO: acquistato dalla Fiorentina nel 2009 per la cifra record di 25 milioni di euro compreso Marchionni. Parte bene, ma dopo pochi mesi il suo rendimento calerà vertiginosamente tanto da entrare nelle mire di stampa e tifosi che lo beccheranno continuamente. Dopo due stagioni in chiaroscuro nel 2011 viene spedito in prestito oneroso al Galatasaray, confermando di essere uno dei peggiori bidoni della storia bianconera.
Voto al bidone: 8.5

4. MANICHE: Grande protagonista del Porto di Mourinho, Maniche arrivò all'Inter nel gennaio del 2008 attraverso un prestito con diritto di riscatto dall'Atletico Madrid. La sua avventura in nerazzurro però durerà solo cinque mesi, visto che, nel Giugno dello stesso anno, l'Inter lo rispedì al mittente senza esercitarne il riscatto. Giocò solo per 11 partite e riuscì a segnare la sua unica rete in maglia nerazzurra proprio contro la Juventus in quella che fu la migliore partita giocata nella sua breve avventura italiana.
Voto al bidone: 8.5

3. DIEGO: Definirlo bidone è probabilmente eccessivo, ma sicuramente quello di Diego è stato uno degli acquisti peggiori che la Juventus abbia messo a segno nella sua storia. Furono investiti circa 27 milioni di euro per riuscire a strappare il talento brasiliano al Werder Brema nel luglio del 2009. La sua partenza in Serie A fu scintillante, con una super doppietta all'Olimpico contro la Roma, ma la sua favola durò ben poco e insieme all’altro flop Felipe Melo sarà uno dei principali capri espiatori della stagione fallimentare bianconera. La sua involuzione sarà irreversibile e a fine stagione, nel 2010, verrà nuovamente rispedito in Germania al Wolfsburg con tanti rimpianti.
Voto al bidone: 8.5

2. RICARDO OLIVEIRA: Prelevato dal Betis Siviglia, da parte del Milan, per diciasette milioni di euro più il cartellino di Vogel; il brasiliano doveva essere l’erede designato di Andriy Shevchenko. In realtà non sarà nemmeno l’ombra dell’ucraino. Dopo un inizio incoraggiante il brasiliano si perse strada facendo e Ancelotti, per mancanza di alternative valide, sarà costretto a impiegarlo abbastanza spesso con scarsissimi risultati. Così solo dopo una stagione e ventisei presenze condite da tre reti, verrà girato nuovamente in Spagna alla Real Saragozza nella speranza di non vedergli mai più fare la strada del ritorno come di fatto accadrà.
Voto al bidone: 9

1. RICARDO QUARESMA: Uno dei peggiori flop della storia dell’Inter: voluto a tutti i costi dal tecnico portoghese Josè Mourinho nel 2009, non è minimamente riuscito ad imporsi come un giocatore importante all’interno della formazione nerazzurra. Acquistato per quasi trenta milioni di euro. Quaresma farà delle prestazioni molto al di sotto delle aspettative, tanto che la sua famosa "trivela" si vedrà solo in un occasione contro il Catania dopo un incolpevole deviazione di Pippo Mascara. E poi? Semplicemente scompare e durante il suo biennio in nerazzurro, con la parentesi Chelsea nel mezzo, le sue presenze totali saranno soltanto 32 con 1 goal all’attivo. È sicuramente lui, di poco, il peggior bidone del primo decennio del nuovo millennio senza alcun dubbio, bravo!
Voto al bidone: 10

I MENZIONATI SPECIALI
Anche in questo episodio non mancano coloro i quali hanno deluso ma che allo stesso tempo per ciò che hanno fatto nel calcio non possono essere bollati come dei bidoni.
Di seguito i tre nomi:
EMERSON: acquistato dal Milan nell'Agosto del 2007 per 5 milioni di euro dal Real Madrid. Non sarà mai più il grande "metronomo" ammirato con le maglie di Roma e Juventus. Farà due stagioni , tra infortuni e panchine, senza mai riuscire ai incidere con i rossoneri.
MANCINI: uno dei giocatori più importanti della spettacolare Roma di Luciano Spalletti deluderà parecchio prima all'Inter e poi sopratutto al Milan, nel 2010, dove farà solo sette presenze. Purtoppo per lui il vero Mancini è rimasto per sempre nella città "eterna".
FABIO GROSSO: eroe e simbolo della vittoria del mondiale del 2006, convinse l'Inter a investire su di lui prelevandolo dal Palermo, sulle ali dell'entusiasmo, dopo lo strepitoso mondiale in Germania. Non riuscirà mai a far rivedere il "Grosso" ammirato in nazionale e per nostra fortuna quell'anno andò parecchio bene.

Ai prossimi episodi!

Ciccio