Come dici, l'Italia non ha lo Stato meglio degli altri, ma come giovani da lanciare nel calcio ne è zeppa? Ma sai i giovani poi che fine fanno?

L'Italia pallonara sembra un mix di internazionalizzazione, vero, si è aperto a tutto e tutti, e soprattutto nel calcio, dove quando in campo le squadre erano 'italiane' perchè erano piene zeppe di 'italiani', oggi..
E quanti passaggio abbiamo fatto da Franco Baresi, Paolo Maldini, Alessandro Costacurta, Gaetano Scirea, Beppe Bergomi, Giuseppe Giannini, Bruno Conti... Sì, erano gli anni '70 e '80, quelli che hanno costellato le più grandi uscite dalle primavere del calcio italiano, ma quelli  erano dove le primavere contavano tanto, anzi erano il pane quotidiano del calcio italiano, si c'era sempre lo straniero, c'è sempre stato dai tempi dei tempi, quindi nessuna eccezione anche in quegli anni, ma la rosa era italiana in primis, con qualche nome altisonante e non in rosa. Era le squadre italiane che combattevano per vincere la Champions, basti pensare che nelle 7 Champions vinte dal Milan, le rose erano per lo più italiane; 1962-1963  22 su 27, nella seconda 1968-1969 erano 24 su 26, poi il salto nel 1988-1989 con la terza con 24 italiani su 27, poi la quarta 1989-1990 sempre 24 su 27, 1993-1994 quinta, erano 24 su 31, poi altro salto fino ad arrivare al 2002-2003 sesta Champions, la prima rosa con prevalenza di stranieri anzi con un italiano in più, 19 su 37.  Poi l'ultima nella stagione 2006-2007, con 22 italiani su 36. Quindi l'italiano è sempre stato il più presente nelle squadre italiane, perchè si credeva nel giocatore italiano. Adesso se andiamo a vedere da quel 2006-2007 ad oggi il Milan conta in rosa: 10 italiani su 29! E pensiamo che ci sono squadre che contano ancora più stranieri.

Ma perchè parlo del Milan?
Parlo del Milan perchè tra le sue fila gioca un giocatore che è uscito dal suo vivaio, e riponde al nome di Davide Calabria, classe 1996 (23 anni), e che se la sta passando molto male, già perchè se in passato i terzini italiani hanno sempre avuto un grande successo nei precedenti Milan, basti ricordare dal più forte Paolo Maldini, per tornare a Aldo Maldera a Mario Trebbi, per dirne tre, ci troviamo ad un giocatore che dal 2006 all'età di 10 anni è entrato nella società Milan e si è fatto tutta le trafile delle giovanili per arrivare proprio nella stagione 2015 in prima squadra, grazie a Filippo Inzaghi, che lo conosce già dalla sua precedente panchina nella squadra della Primavera, che se lo porta dietro. Da quel 2015 sembra aprirsi un nuovo ciclo, ma sempre con la paura che da un momento all'altro faccia l'errore, tanto che ogni anno si chiede un terzino importante e perchè no, se fosse uno straniero è meglio. Questo ha rovinato un ragazzo che avrebbe potuto ripercorrere la strada intrapresa dai tre campioni del passato, che in 5 anni di Milan ha totalizzato soltanto 127 presenze contando tutte le competizioni in cui ha giocato il Milan in questi 5 anni. Ma non fatevi ingannare dal 127, perchè se stringiamo le stagioni ci accorgiamo che in Serie A, ha totalizzato 91 presenze di cui solo 66 da titolare, quindi partendo dal primo minuto. Quindi 66 presenze da titolare divise in 5 anni, sono pochine se non pochissime. E quando accosti gli Dei del passato su quelle fasce ci accorgiamo che ne hanno fatto la storia. Molti dicono che Calabria non è un difensore affidabile, mentre sembra più una situazione che porta a pensare "Meglio lo straniero!". Questo purtroppo è una cosa che pian piano sta rovindo del tutto, gli italiani nelle primavere che per la maggiore sono sbattuti a destra e manca, e per la maggiore spariscono nel nulla. Ma poi le Primavere Italiane... non sono più poi così italiane, ma questa è un altra storia...

Spero vivamente che un giorno le squadre italiane si ripopolino di giocatori solo e unicamente italiani per la maggiore, e lo straniero in maniera minore verrà comunque accettato, ma non come di questi tempi, altrimenti di italiano c'è solo il nome del club, del resto una squadra mista, certamente non italiana.