Il calcio estivo ha poco valore in linea di massima in quanto si cerca più la valorizzazione del lavoro di preparazione che il risultato in sé. L'Inter si porta a casa comunque una vittoria importante per il suo significato simbolico, avendo vinto contro uno dei top club a livello mondiale. Si porta a casa anche una Tokyo con pubblico molto più interista e questo fa molto bene al marketing. La partita vera giocata con un buon ritmo non dura moltissimo.
Il ritmo cala inevitabilmente, ma comunque anche da queste esibizioni estive si possono trarre indicazioni interessanti.

Non deve esserci aria di buon clima in quel di Parigi con il caso Mbappé e un Neymar, inizialmente molto imbronciato, lasciato in panchina insieme a Verrati e Sanches. Poi i siparietti ridanciani tra Neymar e Verrati cambiano il clima della panchina e vengono puntualmente ripresi dalle telecamere e sottolineati dal pubblico.
Comunque è partita vera per almeno buona parte del primo tempo e le indicazioni sono sicuramente interessanti per il nuovo lavoro di Luis Enrique. Inzaghi schiera una Inter 352 solita con schemi ben collaudati e poco può fare contro il controllo palla del PSG che ricorda molto il Barcellona dello stesso allenatore. Il 433 sulla carta è sostanzialmente un 451 mascherato con Soler largo a sinistra e Vitinha largo a destra. A centrocampo giostrano un formidabile Ugarte interditore e prima ripartenza di classica scuola uruguagia, insieme a Ruiz e ad un notevole francesino diciassettenne di grande futuro che è Zaire-Emery. Dietro ha una difesa importante con i due ex interisti Hakimi e Skriniar, Marquinos e il somigliantissimo fratello del nostro Theo.
Francamente l'Inter la palla la vede poco, ma comunque la sua difesa tiene e il suo giovane portiere Stankovic è un portierino niente male che si disimpegna su una conclusione ravvicinata e mostra un controllo di piede decisamente superiore al suo molto più celebrato collega Donnarumma.

La superiorità del PSG, pur a ritmi che si affievoliscono, è marcata ma piuttosto sterile nel complesso e in fondo il gol del vantaggio arriva su una palla giocata male da Lautaro. Nel PSG brilla particolarmente Asencio che il Milan ha inseguito a lungo e dimostra una condizione già ottimale con giocate di gran classe. Agisce come punta centrale mobilissima che lascia aperti spazi per gli inserimenti. Chiaro che Soler non è Mbappé ma comunque l'Inter tiene bene con il suo collaudato trio di centrocampo e qualche tentativo di contropiede.
Ormai stabilizzata la posizione di play basso di Calhagoglu, il raffinato raccordo di Mkhityrian e le progressioni e le giocate di Barella che però si infrangono sul mobilissimo centrocampo parigino. Francamente notevole il ragazzino francese che è ovunque sul campo. Vitinha fa secco Stankovic con un missile da appena fuori area e in fondo la vera partita finisce lì.

Ma la nota decisamente positiva per Inzaghi viene dalle seconde linee e questo fa nettamente la differenza con il PSG. Si possono percepire quali siano le indicazioni di gioco di Enrique con un possesso palla costante sfruttando i piedi raffinati dei suoi giocolieri soprattutto a centrocampo ma in attacco si sente l'assenza dei suoi fuoriclasse. Non credo che si possa rinuciare contemporaneamente a due giocatori come Mbappé e Neymar. Sarà quindi interessante vedere le sue proposte tattiche future soprattutto in Champions dove i transalpini non hanno mai raccolto e valorizzato con una vittoria le miliardate spese dal suo ricchissimo patron. Anzi, addirittura il sindacato calciatori francesi è intervenuto lamentando, forse ridicolmente, una forma quasi di mobbing verso questo fuoriclasse.
Dicevo delle seconde linee Inter. L'Inter ha una batteria di titolari e non certo di seconde linee. A parità di seconde linee il PSG è stato ribaltato. La differenza è che le seconde linee di Enrique magari con giocatori anch'essi pagati a milionate a gogò non sono stati funzionali allo schema tattico iniziale, mentre quelle di Inzaghi sì. Il PSG ha infatti completamente perso i riferimenti inziali e le “riserve” interiste sono dilagate. L'Inter ha come riserva Sensi, ad esempio, che considero uno dei migliori centrocampisti italiani se riesce a mantenere una condizione fisica ottimale. Se si considerano i subentranti, citandone tre a caso. come Gosens, Cuadrado, grande acquisto quello del colombiano, che ha spaccato la partita quasi subito, deVrij e soprattutto Frattesi che si gioca il posto con l'armeno, credo che sicuramente l'Inter sia francamente nelle primissime posizioni sulla griglia di partenza contando quindi, pure in rapporto a quanto messo in campo dal PSG, su una batteria di alternative notevolissima. Questo in un campionato conta tantissimo, potendo così Inzaghi giocarsela bene su tutti i fronti. Penso che con Frattesi al posto dell'armeno l'Inter guadagni anche a centrocampo e quindi in linea ipotetica con un Frattesi in più forse avrebbe meglio contrastato il gioco molto manovrato del PSG e offerto ripartenze dove Thuram deve ancora capire i meccanismi di scambio con Lautaro. Thuram è un giocatore notevole a mio avviso che offre soluzioni di attacco molto diverse soprattutto in un gioco più di manovra e meno verticalizzato.
Rimane il fatto che l'Inter nel primo tempo ha subito e tanto la manovra del PSG, così come quasi sempre le succede con squadre che hanno un grande controllo di palla. Le ripartenze rabbiose, sua specialità, non sempre poi portano a casa il risultato. Forse è anche una sorta di forma mentis di squadra e credo che Inzaghi, con i giocatori che ha e con quelli che avrà, possa passare ad un gioco un poco meno quasi esclusivamente contropiedistico.
Se Inzaghi vuole davvero fare un salto di qualità non può permettere, anche ad una squadra top, un controllo palla di quasi il 65%. Non deve essere solo una forma di disperazione, come nella finale con il City alla ricerca del pareggio ma una forma acquisita di gioco. Anche se rimaniamo in un calcio estivo, con il PSG che attacca costantemente e comunque pur avendo una difesa e un guardiano centrale notevole l'Inter ha subito troppo.

Nell'Inter una nota particolare la spendo per Bastoni. E' sicuramente aiutato da Acerbi con la sua esperienza ma il ragazzo sta diventando uno dei difensori più forti d'Europa, visto che la Beneamata può permettersi tranquillamente in difesa l'uscita di Skriniar. E infine ai tifosi interisti che hanno boicottato Cuadrado, ricordo come innesti di questo tipo in passato abbiano dato frutti eccellenti. Nel Milan del 62 vincere contro la Juve con un vecchio come Chiggia, e uno “scarto” brasiliano fu decisivo, e la Juve vinse con il supporto del vecchio Altafini. Giusto per citarne alcuni. Cuadrado mi è sembrato pimpante non solo ancora in difesa ma soprattutto in attacco. Sua una splendida conclusione sventata da Donnarumma. E' uno di quei giocatori capaci di spostare pericolosamente un poco più avanti il baricentro del gioco, insieme a Frattesi.
E spostare il gioco più avanti di almeno una decina di metri deve essere il nuovo compito del bravissimo Inzaghi. Ha tutti gli uomini per farlo, soprattutto il duo Frattesi Calha può cambiare parecchio in controllo e avanzamento offensivo il gioco interista.