Come Vlahovic e Zakaria, entrambi a segno al loro esordio con la maglia della Juventus nel 2-0 contro il Verona, anche Angel Di Maria non ha deluso le aspettative dei 38.000 presenti all'Allianz Stadium, nella gara di esordio in campionato della Juve contro il Sassuolo. Dopo i primi 20' iniziali, durante i quali Allegri ha schierato un 4-4-2 molto equilibrato, (e forse fin troppo), con Mckennie esterno sinistro e Cuadrado esterno destro, si è passati al 4-3-3, quello che dovrebbe essere il modulo che quest'anno vedremo spesso, con Cuadrado spostato a sinistra e Di Maria a destra. Da quel momento in poi la partita ha avuto un'altra piega: cross di Alex Sandro e volèe di Di Maria, 1-0 Juve. Da lì in poi la squadra è apparsa più sicura e padrona del campo, realizzando in 20' altre due reti con Vlahovic, facendo così dimenticare le poco confortanti partite di amichevole contro Real e Atletico. Nota positiva la prova di Alex Sandro, nota negativa l'infortunio di Di Maria, problema all'adduttore sinistro per lui, oggi gli esami per valutarne l'entità anche se trapela ottimismo.

Le sostituzioni: fuori Di Maria, Cuadrado,  Mckennie e Locatelli, dentro Miretti, Rovella kostic e De Sciglio. Come anticipavo nell'articolo "Ci siamo! Juve qual è la tua identità?" occhio a De Sciglio, che salvo novità di mercato, quest'anno lo vedremo più spesso impiegato sulla sinistra nel contendersi la maglia da titolare proprio con Alex Sandro. Con lui dietro ecco Kostic avanti a garantire la spinta sulla fascia sinistra. Cosa accadrà al rientro di Chiesa? Nel 4-3-3 si consentirebbe ad uno tra Chiesa, Kostic e Di Maria di riposare, con un centrocampo, che molto verosimilmente, potrebbe essere composto da Pogba, Paredes e Locatelli. Ma non disdegnerei di vedere una Juve ancora più aggressiva con un 4-2-3-1, con Pogba e Paredes a centrocampo, e dietro alla punta Vlahovic (Depay), Kostic, Di Maria, Chiesa (Cuadrado).

L'acquisto di Depay sarebbe importante non solo come sostituto di Vlahovic (sarebbe uno spreco tenerlo in panchina), ma anche in un 4-4-2 al suo fianco, o in un 4-2-3-1, come esterno per quella che è la sua duttilità. Come dicevo in "Ci siamo! Juve qual è la tua identità?", fondamentale per l'identità di squadra è l'identità dei singoli. Ritengo che non si debbano snaturare i giocatori, fatta eccezione per quelle situazioni di emergenza.Tornando alla partita di ieri, dopo i cambi la Juve ha solo contenuto il Sassuolo e controllato la partita. Buona prova dei giovani, qualche incertezza invece di Locatelli in cabina di regia, ma in quel ruolo lì dovrebbe arrivare Paredes, Rabiot permettendo. Le sensazioni sono positive, certo non si è vista una Juve brillante, ma è normale poiché stiamo parlando di una squadra praticamente nuova, non ancora definitiva, e i cui meccanismi vanno oleati.