Roma Natale 2019  Via Condotti.

Via Condotti gremita di passanti con buste di regali in mano, ad un angolo un venditore di caldarroste che con il  loro profumo invadono tutta la via, in un altro angolo una signora con un banchetto vende lunari, almanacchi ed oroscopi e per chi vuole, e ci crede, con soli dieci euro legge la mano ed il suo futuro. Non c'è che dire tutta l'aria intorno a Trinità dei Monti è pervasa da quel clima mistico, vanigliato, stracolmo di doni, luci, sorprese, auguri, che solo il magico Natale riesce a donarci trasformando ogni persona in un essere candido, arrendevole, buono di animo.  Ma quando a sera, stanchi per la lunga camminata, e con il portafoglio vuoto, dopo una salutare doccia ed una buona cena ce ne andiamo a letto, con l'anno che sta centellinando i suoi ultimi giorni da consumare, si alberga automaticamente nella nostra mente il pensiero rivolto al bilancio del nostro 2019, come lo abbiamo vissuto, cosa abbiamo fatto d'importante e via via ricordando magari le cose positive piuttosto che le negative.

           La stessa cosa, se pur in chiave societaria, avviene in questi giorni in Via Aldo Rossi, anche se il vero bilancio si chiude al 30 giugno è scontato che ora si vada a ripassare i mesi di quest'anno analizzandone i vari accadimenti.  Andiamo per ordine, la storia del Milan in questi dodici mesi è lunga, tortuosa, fatta di saliscendi e forse, sul finire dell'anno, foriera di una grossa sorpresa nel sacco di Babbo Natale ( a proposito, non ricordo bene, ma lo scorso anno Higuain ce lo ha portato Babbo natale o piuttosto la Befana?!?).                                        Anche il sottoscritto va a dare un'occhiata all'anno trascorso facendone un piccolo bilancio.                                     Alla fine dello scorso aprile un talentuoso ragazzo convince il proprio padre ad iscriversi  come blogger al portale di CM  "Vivo per Lei", e così quasi per scherzo il padre inizia a scrivere articoli con storie sulla squadra rossonera e sulla propria vita firmandoli Massimo 48.  Il Milan ha fatto il percorso inverso a quello di questo blogger e vengo a spiegarlo. Nello stesso mese la squadra, allora allenata da Rino Gattuso, era ad un passo dalla conquista dell'ultimo posto per accedere alla Champions League, per poi per un solo punto perderne l'ammissione.  Nello stesso periodo Massimo 48 ritirava il suo primo premio dopo la pubblicazione del suo secondo articolo, ora a distanza di 8 mesi il Milan langue con prestazioni anonime, scialbe a metà classifica, quando a fine stagione scorsa venne, forse con eccesso di zelo  (economico o strategico, non lo sapremo mai), consigliato a rinunciare alla partecipazione dell'Europa League  per (sempre a detta dei commercialisti del calcio) pareggiare i conti con il FPF e ripresentarsi l'anno seguente bello, pulito e purgato per giocarsi l'Europa     (senza aver calcolato che dal 6° al 16° posto in classifica non si va da nessuna parte, l'unica ancora di salvezza sarebbe la vittoria della Coppa Italia), mentre Massimo 48 ritirava lo scorso novembre la Coppa di vincitore del mese.  Ma non voglio incensare l'amico Massimo, dico che da pensionato qual è, pur non credendo nella sua vena scrittoria, ma spronato dal figlio, valente motivatore, si è sacrificato, si è impegnato facendo severi ripassi di grammatica e sintassi della lingua, a distanza di oltre mezzo secolo dalle ultime nozioni studiate, ed ha rinunciato a tanto tempo libero sottraendolo anche alla sua signora per spremere le meningi alla ricerca  di leggibili argomentazioni, tanto valide quale giudizio di VxL quanto appetibili per la platea di lettori.

         Mi rifiuto di credere che se si fosse applicata la stessa volontà, impegno ed intensità nel lavoro quotidiano la nostra squadra non sarebbe stata in grado di raggiungere, forte di due cambi di allenatore, e dei nuovi acquisti di giocatori nel mercato estivo volti a rinforzare i reparti deficitari della squadra,  una posizione di classifica migliore di quella inguardabile ( e non certo da Milan) che risponde, purtroppo, a quella odierna.   Ora tutti aspettiamo, come manna dal cielo, l'arrivo di un ipotetico Messia che possa far compiere il miracolo di fine stagione e cioè l'agognato 4° posto ( obiettivo sportivo e di bilancio raggiunto)!  Ma con un briciolo di buon senso sappiamo, stando realisticamente con i piedi per terra, quindi concretizzando e non sognando, di essere in una sorta di catalessi sportiva e ci vorrà come una sorta di preistorico "bang" per rivitalizzarci.

         Pochi giorni fa il Milan ha festeggiato i suoi 120 anni di storia e  Massimo, per festeggiare l'evento assieme ad altri due suoi amici rossoneri (strano a dirsi ma trovare a Roma nello stesso condominio ben 3 tifosi milanisti tra una selva di giallorossi e biancoazzurri equivale a rinvenire in un parco un'orecchino perso a passeggio dalla consorte) invita a casa sua Aldo e Giovanni ( Giacomo è purtroppo juventino, sennò il trio oltre che raro sarebbe anche stato comico) per vedere la gara contro il Sassuolo.  per l'occasione ha ordinato dal pasticciere una torta millefoglie ricoperta di crema a strisce rosse e nere con le decorazioni delle 7 Champions, i 18 scudetti, e le altre 26 Coppe vinte in Europa e nel mondo in questi 24 lustri di storia con una media di un trofeo ogni due anni e tre mesi ( per fare un raffronto la Juventus ha vinto 11 Coppe, di cui 2 Champion, 34 scudetti e 13 Coppe Italia per un totale di 58 titoli contro i nostri 51 ma noi vantiamo ben 7 Champions!).   Alla fine del match Milan Sassuolo suonano alla porta, è il mio nipotino Matteo con delle candeline in mano, che a dire il vero i tre tifosi non volevano accendere amareggiati dalla mancata vittoria, se pur dovuta ad una sfacciata sfortuna ed ai miracoli delle parate di Pegolo, ma date le insistenze del nipotino le posizionò , le accese, le spengemmo con un timido applauso e mentre assistevamo alle interviste di fine partita, finiva anche l'ultima fetta di torta divorata più per nervoso che per gola. Nell'uscire Matteo sulla soglia della porta mi dice: "..nonno vado a finire la mia partita alla PlayStation con i miei amichetti...ah..però la prossima volta la torta non la ordinare millefoglie.....e allora quale?!?..mah.... che so...una al Tiramisu!!"

          Se da un lato Massimo 48 può essere soddisfatto del suo anno " VivoperLeiano " non altrettanto può dirsi per l'A.C. Milan. Si chiude uno degli anni più bui della nostra storia. Triste dir questo a pochi giorni dalla fondazione che volle Mr. Herbert Kilpin 120 anni fa in una famosa fiaschetteria meneghina ( lunedì scorso è stata a lui dedicata la rotatoria a Milano di fronte a casa Milan) quale fondatore della nostra squadra.  Purtroppo le statistiche di questo girone di andata, prossimo al termine, sono impietose, e lo sarebbero ancor di più se non riuscissimo a fare punti a Bergamo a soli 3 giorni dal Natale, se si perdesse (oltre agli sberleffi dei cugini che ci dovremmo sorbire come un vero tormentone per tutte le festività) il regalo dentro al sacco di Babbo natale , qualunque esso sia, da Ibrahimovic a Mandzukic o chi per loro, servirebbe solo a far aumentare la tiratura dei quotidiani sportivi sotto le feste, notoriamente avara di notizie stuzzicanti. Il divario dalla quarta, la Roma, è ad oggi di 11 punti, ed in caso di scongiurabile sconfitta con gli orobici potrebbe risultare abissale, incolmabile, esorterei la nostra dirigenza dal desistere dal vano tentativo d'ingaggiare " il campione " con l'audace obiettivo di tentare la scalata verso l'Europa, forse sarebbe più auspicabile dedicarci ad un piano alternativo: il piano "B".

          " B " come Bernard Arnaud, se ne sta riparlando in questi giorni, è tornato alla carica, sarà l'aria di Natale, di regali, di profumi, degli ambiti atelier milanesi con tanto di sfilate di alta moda, ma se è vero che il magnate transalpino stesse tornando alla carica bussando alle porte di Elliott, vuol dire che qualcosa sta bollendo in pentola!....ma per caso, azzardo un'ipotesi, e se il ritorno di Ibrahimovic fosse legato al cambio della proprietà rossonera proprio a beneficio di Arnaud?  Lui non ne farebbe certo una questione di denaro essendo tra i primi cinque magnati viventi, ma così come si presenta il Milan oggi e cioè senza campioni di grido, ne farebbe solo una svalutazione del suo marchio, dunque il suo più alto desiderio sarebbe quello di riportare il Milan ai fasti dell'era berlusconiana e per far questo bisogna investire con tanti soldi, che a lui non mancano, ma soprattutto volti alla ricerca di tanti Veri campioni per centrare da subito ambiziosi traguardi europei.  Se questa ipotesi azzardata si verificasse, sicuramente si riempirebbe ad ogni partita casalinga lo stadio di San Siro in attesa del nuovo, mentre le consorti dei tifosi se ne andrebbero a fare shopping in centro tra balocchi, profumi e qualche bottiglia di Moet Chandon.  Eh.....il buon Bernard ci vede lungo...mah...io un po' voglio crederci, magari per finta, come credere a Babbo Natale...ma voglio credere a questa ipotizzabile realtà: dopo Italia, Cina, America e ora potrebbe toccare alla Francia....direi a Casa Milan ......ma non è che sotto l'albero hai trovato il gioco del        Risiko?!?

          Milano Natale 2019  Piazzale Loreto

La scorsa settimana mi trovavo a Milano, ero dalle parti di Piazzale Loreto, camminavo per recar visita ad un mio caro amico di vecchia data che abita in Via Garofalo, ad un angolo assisto ad una scena simile ad un episodio del cartone " Remi " tratto dal romanzo dello scrittore Hector Malot " Senza famiglia ".  Un bambino di una diecina di anni seduto, gambe incrociate con un tamburello in mano, un uomo sulla cinquantina intento a suonare una malconcia fisarmonica e al loro fianco un barboncino nero che con un cappellino fra i denti chiedeva col suo curioso musetto l'elemosina.  Faceva molto freddo, mi sono fermato 3,4 minuti e nel frattempo saranno passate una dozzina di persone...non ne ho contata una che non si fosse arrestata mettendosi la mano in tasca o aprendo una borsetta come ha fatto una distinta signora mettendo nel cappellino una carta da 20 euro, il signore, il ragazzo e perfino il cane scodinzolando a lungo la coda hanno ringraziato.   Un toccante quadretto di Natale, saluto il bambino dal volto solare, pulito, onesto porgendogli la mano, anche lui me la stringe, nel farlo si sposta la sua sciarpa, sotto il giubbotto vedo che indossa una maglia a strisce rossonere, mi si illumina il viso e anche lui intuisce la mia trepidante domanda : "...ragazzo ...ma sei milanista!?....sì certo, da sempre come papà indicandomi l'uomo che suona"  Mi risponde in perfetto italiano ...." allora ciao e buon Natale.....buon Natale anche a Lei....e sempre forza Milan!!"

             Pochi passi più avanti, nell'attendere un verde pedonale, si accostano due signore e non volendo ascolto la loro conversazione: "....hai  sentito quel poveretto con il bambino ed il cagnolino....ha perso il lavoro ed ora...."   Era scattato il semaforo le signore sono andate avanti e non ho più inteso il resto della storia, ma avevo ben compreso.....anche "Remi" sapeva reagire alle sofferenze della vita con quel volto luminoso, rassicurante ed in ultimo gentilissimo nel fare gli auguri di Natale a tutti ....anche al nostro Milan!

             Amici buon Natale a tutti voi e alle vostre famiglie.

                                                  Un grande abbraccio.

                                                      Massimo 48