Tanti auguri di buon compleanno Andrij, oggi sono 44 anni! Una vita intera passata nel pallone, l'ho abbiamo visto in Italia al Milan e in Ucraina con la Dinamo Kiev, chi si ricorda quando era bambino le sue giocate, le sue esultanze e i suoi goal stupendi ? Bè, scommetto in tanti; la sua carriera inizia proprio nella capitale ucraina dove si trasferì a soli 3 anni insieme alla famiglia e nel 1986 venne attirato dalle attenzioni di un osservatore della Dinamo Kiev mentre giocava in un torneo giovanile e così fu aggregato alle giovanili del club. Nel vivaio della squadra di Kiev mise subito in luce le proprie qualità. Partecipò anche al torneo internazionale Città di Agropoli, in Italia, nel 1989 e l'anno successivo partecipò anche alla Coppa Ian Rush in Galles dove divenne capocannoniere con la squadra Under-14 dei bianco-blu venendo premiato proprio dallo stesso Ian Rush con un paio di scarpe da lui indossate quando giocava nel Liverpool.

Dal 1992 al 1994 entrò a far parte sempre dei bianco-blu che si chiamò Dinamo-2 Kiev e limitava in secomda divisione ucraina per poi passare dal 1994 in prima squadra, il debutto avvenne l'8 novembre 1994 in campionato a Donec'k, in Šachtar Donec'k-Dinamo Kiev 1-3. Il suo primo goal arriverà il 1° dicembre 1994 nella gara vinta per 4-2 contro il Dnipro, ma nella stessa stagione segnò anche in Champions League e in Coppa d'Ucraina diventando capocannoniere della competizione e guadagnandosi così anche l'esordio con la nazionale ucraina. Nell'annata 1995-1996, Shevchenko trascina la sua squadra al secondo titolo consecutivo e alla vittoria della coppa nazionale cosa che si ripeterà nella stagione successiva vincendo solo il campionato. Con i bianco-blu, vi rimane fino al 1999 vincendo 5 campionati ucraini, 3 coppe nazionali, la classifica cannonieri della Champions League nel 1998-1999, del campionato nel 1998-1999 e due volte della Coppa d'Ucraina, nel 1994-1995 e 1997-1998, per un totale di 117 partite e 60 reti segnate.

La sua svolta arriverà nel maggio del 1999 quando venne acquistato dal Milan per 25 milioni di dollari. Il suo debutto con i rossoneri lo effettuò il 21 agosto nella Supercoppa italiana persa per 2-1 contro il Parma, otto giorni dopo arriva il suo debutto in Serie A nella trasferta contro il Lecce dove segna il suo primo goal con la maglia del Milan. L'attaccante ucraino segnò anche nel derby contro l'Inter partita vinta per 2-1 dai rossoneri, la sua stagione sarà tutt'altro positiva segnando 22 reti vincendo la classifica capocannonieri e arrivando terzo nel Pallone d'oro; le altre due stagioni saranno ancora una volta positive ma non riesce ancora a vincere un trofeo. Un'altra svolta arriverà nella stagione 2002-2003 dove riesce a vincere i suoi primi titoli, infatti con i rossoneri (appena tornati al vertice nel calco continentale) vincerà la Coppa Italia e la sua prima Champions League dove è stato decisivo nell'ultimo rigore contro la Juventus all'Old Trafford. La stagione 2003-2004 per l'ucraino sarà ancora spettacolare dove riesce a vincere altri due titoli con la società rossonera (la Supercoppa Europea e il campionato) trionfando ancora una volta la classifica capocannonieri con 24 gol in 32 partite. Il 2004 sarà il suo anno, perchè oltre a questi trofei vinti, vincerà anche la Supercoppa Italiana e finalmente il suo primo Pallone d'oro e nel campionato 2004-2005 il Milan terminò al secondo posto, anche grazie ai 17 gol di Ševčenko, ma perde la finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool nella finale rocambolesca del 25 maggio 2005, dove sbagliò l'ultimo rigore decisivo parato da uno straordinario Dudek. Nella stagione 2005-2006 Ševčenko segnò 19 gol in 28 partite giocate in campionato e 9 gol in 12 partite di Champions League, competizione di cui fu il capocannoniere e l'8 febbraio 2006 nella partita di Serie A contro il Treviso, Ševčenko è diventato il secondo miglior marcatore nella storia rossonera, dietro a Gunnar Nordahl. Nelle settimane successive, i tifosi rossoneri si ribellarono perchè Berlusconi aveva annunciato una possibile partenza dell'ucraino verso il Chelsea che poi si concretizzò alla fine di maggio. L'attaccante poi confermò:

«È inutile nascondere le cose. Quando sono andato dal presidente abbiamo parlato di tante cose, tra cui la possibilità di cambiare squadra. Per ora ne stiamo solo discutendo, non c'è nulla di deciso. Ma voglio chiarire che una mia eventuale partenza non sarebbe da mettere in relazione al mio rapporto con il Milan che resta affettuoso o ai legami con allenatore e compagni. Sarebbe una decisione presa esclusivamente per la mia famiglia. Voglio dire ai miei tifosi che sono e saranno sempre importanti per me. Dopo sette anni al Milan, devo valutare bene le cose. Lascio per motivi familiari, ringrazio la società per tutto quello che mi ha dato e anche perché mi ha ascoltato e ha valutato la mia volontà di trasferimento. Non c'è un problema di rapporti e men che meno un problema economico.»C

Con i rossoneri, collezionò 226 presenze segnando 127 goal ottenendo con il Milan 5 trofei tra cui: un campionato, una Coppa Italia, la Supercoppa Italiana, la Champions League e la Supercoppa Europea. Dopo i suoi sette anni con i rossoneri, si trasferì al Chelsea dove vi rimane per soli due stagioni ottenendo 47 presenze e con 9 reti segante riuscendo a vincere la Coppa d'Inghilterra e la Coppa di Lega inglese e il 21 luglio 2008 fu definito dal tabloid inglese The Sun il peggior affare di calciomercato dalle squadre della Premier League nei precedenti dieci anni.

Dopo la sua parentesi in Inghilterra, l'attaccante ucraino fece ritorno alla Dinamo Kiev dove divenne vice-capitano; con i bianco-blu ottenne 55 presenze con un bottino di 23 reti, dove vince soltanto la Supercoppa d'Ucraina. Come dicevamo all'inizio, Shevchenko venne convocato anche in nazionale all'età di 18 anni e 177 giorni, disputando per la prima volta i mondiali del 2006 uscendo ai quarti di finale contro l'Italia e l'europeo del 2012 che in quell'anno si svolsero in Polonia e appunto in Ucraina. Alla sua prima partecipazione agli europei, Andrij vuole fare una bella figura e dopo la vittoria contro la Svezia nella prima partita, la nazionale mancherà la qualificazione ai quarti all'ultima giornata annunciando di fatto il 28 luglio 2012 il ritiro dal calcio giocato. Oggi è il CT della nazionale ucraina e dopo aver mancato la qualificazione ai mondiali 2018, riesce ad ottenere ottimi risultati in Nations League dove chiuderà prima nel gruppo 1 lega B e porterà per la prima volta nella sua storia da allenatore la sua nazione agli europei del 2020 poi rinviati a 2021 a causa della pandemia di Covid-19. 

Una carriera fatta di successi ed insuccessi ma per tutti i milanisti lui ha fatto la storia perchè è stato uno dei giocatori più forti di tutti i tempi segnando delle reti incredibili.