Dopo più di novanta giorni, il calcio ha ripreso (finalmente) il suo posto. 

Nel week end appena trascorso, ha ripreso il primo campionato tra i top in Europa, la Bundesliga. È ripartita dalla ventesima giornata, che vedrà chiudersi lunedì 18 maggio con il posticipo tra Werder Brema e Bayern Leverkusen.
Primo campionato ad essere ripartito dopo lo stop causa Coronavirus, le partite appena concluse della Bundesliga hanno mostrato tutte le novità e le norme introdotte per prevenire qualsiasi rischio di contagio: dall'esultanza contenuta battendosi i polsi, alla distanza interpersonale in panchina, dove i giocatori sono muniti di mascherine fino all'assenza totale di tifosi sugli spalti, pratica non nuova a cui si è assistito durante il mese di febbraio.
Dopo un periodo turbolento e contraddistinto da ansia ed incertezza, si è percepita una parvenza di normalità, laddove un appassionato di sport ha potuto godere nuovamente la possibilità di seguire delle partite di calcio. Si è respirato un clima diverso, assistendo ad un primo passo per tornare al calcio giocato in più paesi possibili. 

Tuttavia sulla ripresa del calcio permangono ancora diversi dubbi e ci sono ancora diverse scuole di pensiero, poiché se sì la Bundesliga è ripartita, altri campionati hanno optato per la chiusura, come la Ligue 1. La Serie A sta procedendo con cautela, avendo scelto già un'ipotetica data ma ancora immersa in dubbi e perplessità.

È apparso evidente, con l'esempio tedesco, di come effettivamente si possa tornare a giocare, mantenendo le distanze e applicando le norme di sicurezza, ma è altresì è stato motivo di interrogativi il vedere atteggiamenti non in linea con le norme, come la barriera (i calciatori non rispettano l'ipotetica distanza) o la marcatura corpo a corpo dei difensori sugli attaccanti avversari.

Il versante verso cui il campionato italiano si sta orientando sembra essere quello della ripresa, anche per motivi che riguardano dinamiche interne alle varie società calcistiche. 
È da considerarsi un atto di improvvidenza riprendere il campionato o è il modo migliore per dare un segnale diretto alla popolazione mondiale?
Tra dubbi e incertezze, il calcio è tornato nelle nostre vite.