Alla fine è successo, dopo un mese Buffon è stato praticamente messo in panchina da Tuchel a fare da secondo a Areola. 
Buffon è arrivato quest'anno al PSG dopo una vita alla Juve, dove sembrava dovesse chiudere la carriera, alla fine non è riuscito a dire basta e ha scelto Parigi come nuova avventura. Dalle sue parole era emerso che dentro si sentiva ancora un bambino, che aveva fame e voglia di lottare per qualcosa di importante e non era pronto a fare il secondo a nessuno.
Perché lui, comunque, è stato e si sente ancora il più forte del mondo e così ora... farà il secondo in Francia al PSG ad Areola. 

Oggi l'allenatore Tuchel é stato chiaro, ha dichiarato di avere deciso che il titolare sarà Areola e che Gigi dall'alto della sua esperienza lo aiuterà a crescere. Praticamente gli ha detto, Gigi stai pure tranquillo in panchina, farai qualche partita e aiuterai Areola. 
Bene bene ma non benissimo. Non credo proprio che questo sia stato il ruolo che Gigi aveva in mente quando ha scelto Parigi. Il secondo portiere lo poteva fare anche a Torino se avesse voluto e lo avesse comunicato al presidente, invece no, lui voleva essere ancora un numero 1 un titolare di un top club. 

Francamente questo finale se lo poteva risparmiare se solo avesse avuto un po' di buon senso e umiltà nel capire che a 40 anni ti puoi sentire ancora un ventenne, ma non è così. Come se io mi sentissi CR7 dentro, ma fuori fossi Salvini. 
Dispiace, io la sua scelta non l'ho mai capita già da subito, e questo epilogo mi fa capire che a volte per essere campioni bisogna anche capire quando dire basta.