Baku-Madrid, Azerbaigian-Spagna. Tanta distanza, stadi diversi ma con un elemento (o forse quattro) che accomunano queste città. Sì, perché il calcio della Regina è tornato, fatto di sfontatezza, pragmatismo e un pizzico di follia. Se la prima meta ci ha regalato già un verdetto, la seconda deve ancora darci il responso più importante anche se i presupposti per vedere un'altra spettacolare finale ci sono tutti.

In Europa League ha trionfato il "sarrismo" (o meglio il "Sarri-Ball") contro un Emery quasi inerme di fronte ad una filosofia che fatto del "football" il suo principio più importante. Al Wanda Metropolitano altre due scuole di pensiero: la pazzia di Poch e il cinismo di Klopp, due allenatori addirittura definiti più volte perdenti dagli addetti ai lavori. Eppure il tetto più alto d'Europa sarebbe pronto per uno di questi due, con quello targato Baku già occupato. 

FIRST CHAPTER - Chelsea-Arsenal, Blues contro Gunners, Sarri contro Emery. Un bancario, dopo tanta gavetta, arriva al più importante appuntamento della sua carriera. L'altro invece cerca di consolidare il suo identikit, la sua fama con il quarto successo nella competizione. Epilogo? Il fumatore incallito spazza via la certezza e l'esperienza, facendo rivivere persino ai tifosi partenopei del Napoli quel tipo di gioco che ha ipnotizzato il San Paolo e tutti i telespettatori incollati allo schermo. Pokerissimo fimato Giroud, Pedro e Hazard (doppietta) e il Nord di Londra umiliato e ammutolito come nei precedenti appuntamenti finali europei.
Se il Chelsea ha riempito la bacheca, l'Arsenal piange dopo Parigi e Copenhagen.
Ma dall'altra parte della capitale inglese c'è un altro team pronto ad una battaglia cruciale, stavolta contro un muro rosso e imponente già noto nel continente per trionfi inaspettati. 

SECOND CHAPTER - Archiviata Baku i riflettori si spostano sulla terra della sangria e della corrida. Nuovo stadio, nuove finaliste e nuovo verdetto. Tottenham-Liverpool. Se gli Spurs arrivano per la prima volta sul palcoscenico più importante, la storia dei Reds dice ben altro. Cinque Champions, forse con una sesta pronta ad essere posizionata sullo scaffale secondo i bookmakers.
Ma il "football" è imprevedibile, proprio come le sue squadre che, durante le semifinali, hanno dato vita a pirotecniche rimonte. MSF (Mane, Salah, Firmino) contro i tre pilastri del reparto offensivo londinese (Kane, Lucas, Son). Scontro tra top player, o meglio tra titani. Già per loro sono già grandi al di là del risultato.
La Brexit sembrerebbe fallita e dopo l'en-plein di questi quattro club bisognerebbe modificare il nome con quello di Brex-in. Perché le inglesi son tornate, più forti che mai.