Gli immigrati italiani hanno lasciato il segno anche nel calcio brasiliano e nel principio di alcuni club. Immigrati genovesi fondarono il Boca Juniors ma anche in Brasile c'è la firma italiana nella fondazione di due club calcistici brasiliani, ovvero il Palmeiras, con sede a San Paolo del Brasile e il Cruzeiro, con sede a Belo Horizonte.

1941: Immigrati italiani a San Paolo‎ erano desiderosi che una squadra di calcio li rappresentasse, e così Luigi Cervo, Luigi Marzo, Vincenzo Ragognetti, e Ezequiel Simone lanciarono una petizione attraverso il giornale della comunità italiana, Fanfulla, con un appello ai connazionali e agli oriundi per vedere se l'idea era di loro gradimento. Ottennero una risposta più che positiva, entusiasta, e fu così che il 26 agosto del 1914 fondarono il club Paléstra Italia, il primo nome della squadra del Palmeiras. L'idea venne dopo una tournée brasiliana delle squadre del Torino e della Pro Vercelli. Gli italiani immigrati volevano avere sul posto una squadra italiana che li rappresentasse.

Cambiò nome da Paléstra Italia a Palmeiras nel 1942, durante la seconda guerra mondiale quando il Brasile entrò in guerra contro le nazioni dell'Asse, ovvero l'Italia fascista di Benito Mussolini e la Germania Nazista di Adolf Hitler, che fecero il cosidetto "Patto d'Acciaio. Asse che poi si estese anche al Giappone, il cosiddetto "Asse Roma Berlino Tokio" e diventò il Patto Tripartito.  Quindi fu questo il motivo, onde evitare antipatie e problemi vari, visto che il Brasile era contro l'Italia nella seconda guerra mondiale, che portò il club brasiliano a cambiare nome. Tuttavia non sono mai state rinnegate le origini italiane del Palmeiras, difatti lo stadio del club brasiliano si chiama Stadio Paléstra Italia.   

Il Palmeiras ha un forte imprinting italiano ed è tradizionalmente molto legato al bel Paese. I colori tradizionali sono il verde e il bianco, colori presenti nella bandiera italiana insieme al rosso, mentre il soprannome della squadra è Verdào, ovvero Verdone. La sua mascotte è un pappagallo verde, di nome Periquito. Il Palmeiras è un club calcistico di spessore, molto quotato, sia in Brasile che a livello internazionale. E' uno dei club più importanti in Brasile. Il Palmeiras non è solo una squadra di calcio. E' una polisportiva che ha una squadra di basket, hockey su pista, pallavolo e calcio a 5. 

Nel corso della sua storia tanti campioni hanno vestito le maglie del club brasiliano come Djalma Santos, Vavà, che furono campioni del mondo con il Brasile nel 1958 e nel 1962, Roberto Carlos, ex Inter e Real Madrid tra gli altri, e Marcos, campioni del mondo con la nazionale brasiliana nel 2002, ma anche gli ex Milan Rivaldo, che vinse il pallone d'oro nel 1999 e che anche lui fu campione del mondo del 2002 e che con il Milan vinse una coppa italiana, una supercoppa europea e una Champions League, Luiz Adriano, anche lui ex Milan che con i rossoneri vinse una supercoppa italiana nel 2016. Ma anche gli allenatori Luxemburgo e Scolari hano fatto parte della storia del Palmeiras. Tanti ce ne sono e tanti ce ne saranno.  Il Palmeiras tra le sue peculiarità  può vantare di aver conquistato almeno una volta tutte le competizioni nazionali che ha disputato ricevendo il titolo di campione del secolo del calcio brasiliano dalla Federaçào Paulista de Futebol nel 1999 ma anche dal giornale Estado de Sào Paulo, dalla rivista Placar e dal giornale Folha de Sào Paulo. Ha anche vinto in coppa libertadores, per cui ha trionfato anche al di fuori del Brasile. A dimostrazione del forte attaccamento che il Palmeiras ha verso l'Italia, durante l'epidemia del Corona Virus, che ha colpito in tutto il mondo, e in maniera importante e massiccia anche l'Italia, il Palmeiras ha inviato una lettera toccante di supporto alla popolazione italiana che recita così: 
"LETTERA AGLI ITALIANI:  Cara Italia, Sono ormai trascorsi più di 100 anni dal nostro saluto, quando la Guerra, la miseria, la fame e la povertà hanno cambiato i nostri destini all'inizio del XX secolo. Con molto dolore e nostalgia, abbiamo attraversato l'Atlantico per “Fare  l’America". Qui abbiamo piantato il tuo seme in tutti i campi di attuazione, sostituendo la mano d’opera degli schiavi. Con sudore, lavoro, fede e resilienza, sono stati i tuoi figli immigrati qui a San Paolo che hanno guidato la lotta contro la Grande Influenza nel 1918, che ha devastato il mondo, simile ai tempi così bui che stiamo vivendo. Abbiamo vinto insieme queste e altre sfide sociali, e siamo diventati ancora più forti nel nostro percorso. Sono passati parecchi anni, abbiamo costituito glorie sociali e sportive come lo avete fatto anche voi, quando una Seconda Guerra Mondiale ci ha immersi di nuovo nel caos, nella paura e nella distruzione. Ancora una volta abbiamo avuto la forza per superare momenti oscuri, per reinventarci e andare avanti. Anzi, sembra proprio questo essere il nostro destino: riemergere sempre e sempre più forti. Quando gioca il Palestra, gioca la Bella e Leggendaria Italia. Con orgoglio ostentavamo i suoi colori con i nostri simboli. Era la nostra premessa nei primi tempi della nostra esistenza. Oggi chiediamo il permesso ai nostri avi per riscrivere questa idea: quando feriscono in qualche modo l’Italia, feriscono anche il Palestra e la sua gente! Oggi, il tuo figlio distante qui in Sud America soffre e piange nel vedere la sua madrepatria collassata, come tutto il resto del mondo. Tra le tante precauzioni in questo momento così delicato dell'umanità, è dovere dei più giovani accogliere i parenti e gli amici più vecchi e vulnerabili con altruismo e fratellanza, come i nostri genitori e nonni. Il Palmeiras, eterno Palestra, cerca di seguire alla lettera questa raccomandazione, e urla dal fondo della sua anima: siamo con voi fratelli italiani! Siamo insieme fratelli italiani. FORZA. Società Sportiva Palmeiras (Palestra Italia)".

Qualche anno dopo la fondazione del Palmeiras, in risposta la comunità italiana di Belo Horizonte nel quartiere Cruzeiro, nel Minas Gerais, il 2 gennaio del 1921 fonda la Società Sportiva Palestra Itàlia, dove fino al 1925 fu permesso di partecipare solo ad atleti italiani. La prima formazione che scese in campo era composto da atleti i cui soprannomi era bizzarri e rimandavano al bel paese, tra cui Nullo, Polenta, Ciccio, Checchino, Lino e Spartaco. All'inizio della sua storia vinse consecutivamente tre campionati mineiro, dal 1928 al 1930. Nel 1936 iniziarono a serpeggiare dei malumori sul nome. Una corrente interna al club chiamata  Ala Renovadora insisté per un cambio di nome. Come il Palmeiras, per via delle vicende legate alla seconda guerra mondiale, furono obbligati a questo passo e optarono per il nome Cruzeiro, ovvero croce del sud, costellazione visibile solo dall'emisfero australe e presente nella bandiera del brasile. Il legame con l'Italia era ed è talmente forte che la prima divisa del Cruzeiro era composta dai tre colori della bandiera italiana, ovvero verde-bianco e rosso. Successivamente il colore diventò blu cobalto. Il simbolo é la volpe ed è una della squadre più antiche del Brasile ed uno dei club più vincenti brasiliani, anche a livello internazionale. 

Può vantare di aver vinto il tripla corona, ovvero l'aver conquistato il campionato brasiliano, la coppa del Brasile e il campionato statale, una sorta di treble verde-oro, nello stesso anno, il 2003. Nel 2019 per la prima volta nella sua storia è retrocesso nella serie B brasiliana. Il Cruzeiro non è solo la squadra di calcio, ma ha anche una squadra di pallavolo, atletica leggera, bocce e bowling.

Sono tanti i calciatori che hanno fatto la storia del Cruzeiro e tanti gli allenatori e tanti ancora ce ne saranno, ma non possiamo non citare Nelson Dida, ex portiere che giocò nel Cruzeiro e che successivamente giocò anche nel Milan con il quale vinse un campionato italiano, una coppa Italia, una supercoppa italiana, 2 Champions League e 2 supercoppe europee e una coppa del mondo per club.

Brasile d'Italia: Palmeiras e Cruzeiro, due figli del bel paese nella storia del calcio brasiliano.