Il week-end perfetto del tifoso spallino è servito; sabato mattina arrivo di Borriello, centravanti che non ha bisogno di presentazioni, per lui parla la carriera, contratto per due anni, e di Salamon, difensore carneade polacco, entrambi dal Cagliari, abili ed arruolati per la trasferta di Roma contro la Lazio all'Olimpico.
Domenica sera pareggio a reti bianche contro la compagine biancoceleste, che solo sette giorni prima aveva, nello stesso stadio, vinto la Supercoppa italiana contro la Juventus all'ultimo respiro.

No caro amico ferrarese, non è un bel sogno e non devi svegliarti, è reale; e per poco, al 90esimo con Floccari, non si avverava la profezia del presidentissimo Mattioli che, intervistato nei giorni precedenti alla sfida, si era augurato "di vincere con una peretta al novantesimo". Sarà per la prossima volta Presidente, ma deve essere fiero della squadra che ha costruito, con l'abile ds Vagnati e con lo scaltro e pragmatico allenatore Semplici.

​Gomis, titolare al posto di Meret, ha parato tutto, anche mosche, zanzare e falene; Vicari ha guidato la difesa con l'esperienza di un veterano (segnatevi il nome, il ragazzo fra due-tre anni sarà il centrale titolare della Nazionale, si accettano scommesse), ben supportato ai lati da Oikonomu (poi Cremonesi) e Vaisanen. Viviani, al debutto con la maglia biancazzurra, ha magistralmente diretto il centrocampo a cinque, sorretto sul centrodestra da uno Schiattarella formato "box to box" e da un mai indomito capitan Mora sul centrosinistra; sulle ali i due folletti biancazzurri, Lazzari a destra (stremato e sostituito da Mattiello nel finale) e Pippo "Gufetto" Costa a sinistra, non hanno mai ceduto il fianco ai vani attacchi laziali e, anzi, a più riprese son ripartiti alla grande e han tentato di far male.

In attacco forse le uniche note stonate della serata: Floccari bene, ma mal supportato dal compagno d'attacco Paloschi, apparso spaesato e ancora fuori dagli schemi, sostituito nella ripresa da Borriello, che a sprazzi ha fatto intravedere cosa può dare alla causa spallina; Antenucci, bomber nella passata stagione, ha guardato i compagni per tutti i 95 minuti di gioco dalla panchina; pensieroso e corrucciato, forse per la panchina  o forse per le voci di mercato (sembra che l'Empoli gli abbia offerto un ricco triennale).

Mancano 39 punti alla salvezza, non perdiamo di vista l'obiettivo... forza Spal! 

P.s. Al momento non siamo ancora in grado di dirvi se domenica Spal-Udinese si giocherà al Mazza, diversi indizi mi portano a dir di no... purtroppo.