Dopo aver smaltito lo stupore iniziale, e aver metabolizzato la tragicomica diretta da casa Milan di Bonucci, che esce dopo le firme con tifosi svenuti (più per il caldo che per lo shock mi sentirei di dire), potrebbe essere giunto il momento di tirare le somme di quello che si appresta ad essere il caso dell'estate in fatto di trasferimenti tra squadre di Serie A.

Bonucci è un ottimo giocatore, in fase di impostazione è forse il numero uno dei difensori centrali e anche in fatto di inserimenti e tiri o colpi di testa è in grado di garantire 4/5 gol a stagione, non pochi per uno che di mestiere i gol dovrebbe solo evitarli.
Tatticamente dà una possibilità di gioco non indifferente consentendo di avviare l'azione dal portiere con un passaggio comodo e poi di poter sviluppare la trama offensiva con il centrocampo o saltandolo. 
Nella prima ipotesi il Milan con Biglia e Bonaventura non potrà che giovarsi di avere un'altro playmaker, nella seconda eventualità un attaccante con le caratteristiche di Belotti potrebbe dare il tempo alla squadra di salire mentre fa a sportellate.

Dunque il Milan ha guadagnato una fonte di gioco preziosa che la Juve ha perso e che potrebbe rimpiangere nel momento in cui dovesse incontrare squadre chiuse con mediani che tendono a chiudere le linee di passaggio a Pjanic o a Marchisio.
Dal punto di vista difensivo invece Bonucci è un giocatore normale con un buon senso dell'anticipo, ma con diversi cali di tensione nella stagione e nella partita (le famose bonucciate), non è difficile da rimpiazzare e non ha comunque espresso il meglio di se giocando a 4. Giocando a 3, infatti, spesso può fare quasi il libero e affrontare gli attaccanti in seconda battuta anticipandoli sul passo mentre a 4 è più facile che venga puntato e perda il duello uno contro uno. Questo non vuol dire che non sappia giocare a 4, ma semplicemente che non è un difensore che può dare il meglio di se in quel sistema di gioco e che, difensivamente, la juve potrebbe anche giovarsi del fatto di giocare con, a fianco di Chiellini, uno tra Rugani, Benatia, o Caldara se dovesse arrivare subito.
Il Milan comunque non aveva difensori forti da affiancare a Romagnoli nemmeno prima e pertanto, tutto sommato, anche in fase di non possesso potrebbe migliorare la qualità del suo reparto arretrato.

Infine il prezzo, 40 mln non son pochi, soprattutto per un 30enne scontento, i rossoneri lo spareranno in mondo visione come uomo copertina sfruttando al massimo il marketing connesso, la Vecchia Signora potrebbe usare il ricavato per un'operazione di prospettiva come Bernardeschi - potenzialmente il nuovo 10 della Nazionale italiana - o per un centrocampista muscolare che faccia sentire i kili e la corsa nelle partite rognose, aspettando l'esplosione di Bentancourt che, potenzialmente, è un giocatore che nulla potrebbe far rimpiangere rispetto a un rakitic o a un Kroos.

Insomma tutti contenti nel solco della tradizione che vuole l'asse Torino - Milano sempre reciprocamente vantaggioso, e adesso ci sia aspetta il gentleman agreement sul prezzo di De Sciglio...