Sembrava amore eterno quello tra la Juventus e Leonardo Bonucci, proprio un anno fa il rinnovo.

UN ANNO DI BONUCCI: quanto è cambiato!

Proprio un anno fa il 19 Dicembre 2016, Leonardo Bonucci poneva la sua firma per prolungare il contratto di prestazione sportiva con la Juventus. La storia ha voluto un percorso che nessuno si sarebbe mai aspettato.

Bonnie era completamente amato dai suoi tifosi. Al punto tale che le onerose offerte arrivate in estate (si parlava di una cifra fra i 60/80 mln) che per un difensore sono atipiche, vennero ripetutamente respinte. Proprio a dimostrazione della centralità di Bonucci nel progetto Juve

"Ho rinnovato fino al 2021. Ho scelto la casa dove sono cresciuto e diventato grande tra i grandi. Vestirò ancora il mio 19 con orgoglio bianconero. Ancora, Fino alla Fine, un solo obietivo: continuare a vincere #LB19 #Bonucci2021"

Così recitava Bonucci in un post scritto sui social network. Tutto regolare. A parte la sua smania di diventare leggenda, il suo egoismo e soprattutto protagonismo. Leo non voleva essere un grande tra i grandi. Leo voleva essere grande su tutti. Non poteva accettare l'idea di invecchiare dietro l'ombra di Buffon, Chiellini, Barzagli e Marchisio che, per diritto di anzianità, avrebbero vestito prima di lui la fascia da capitano

Bonnie non poteva proprio accettare di perdere questa occasione. Al Bari non era nessuno, e diciamocelo pure, anche nei primi anni alla Juve furono più gli insulti che gli applausi ricevuti. Eppure la società gli diede fiducia. Così come i tifosi che fecero di lui un vero idolo. 

Purtroppo quella di Bonucci era però una insofferenza a quanto pare evidente all'interno degli spogliatoi. Cosa successe a Cardiff rimane ancora un mistero. Ma le vicende che lo portarono a sedere su quel famoso sgabello affianco a Nedved e Agnelli, beh proprio non potevano essere accettate da una personalità forte come la sua. L'orgoglio di un leone ferito gli annebbiò la vista fino a litigare oltre che con il mister anche con i suoi compagni che fino al giorno prima erano fratelli. 

E così la parabola di Bonucci lo ha portato dalle stelle, quella della maglia bianconera, alle stalle di Casa Milan. Una società completamente allo sbando e ogni giorno a rischio fallimento societario. Senza parlare delle difficoltà sul campo. Leo ha dimostrato agli occhi di tutti come fosse un fantastico giocatore tra i grandi. Ma che evidentemente è troppo sensibile per assumere una leadership così importante, per di più in un gruppo totalmente rinnovato come quello del Milan. Gaffe e scivoloni clamorosi hanno scatenato su di lui una bufera di meme e sfottò. Se li sarà forse meritati? 

Se una cosa è certa ad oggi i tifosi dell Juventus non rimpiangono uno degli addii più pesanti di questi anni. D'altronde almeno De Sciglio ha segnato un gol, gol che al Milan non era mai riuscito a fare.