L'Inter di Inzaghi gioca il miglior calcio italiano. Sembra il Napoli di Sarri dei migliori tempi. Dovrebbe essere maggiormente cinica sotto porta, ma già si trova con una media goal da primato europeo.
La finale vinta, meritatamente anche se all'ultimo secondo utile, contro la Juventus ha mostrato in campo due squadre diverse, forse di due categorie diverse. La Juventus vista a San Siro è una squadra ombra della Juventus dei tempi dagli scudetti continuativi. Nove! Sinceramente bisogna riconoscere ad Inzaghi e alla dirigenza nerazzurra di aver fatto grandi cose.
Il primo trofeo importante della stagione è arrivato. Ora manca lo scudetto e chissà che non arrivi qualche altre sorpresona. Vedremo.
Il triplete è sempre un sogno, ma anche un grande incubo, perchè dopo quel sogno l'Inter è precipitata in disgrazia. Nonostante i rigori netti negati all'Inter, pur avendo segnato su rigore, la squadra di Inzaghi, si è dimostrata superiore alla Juve su tutti i fronti non appena ha deciso di giocare a calcio. Perchè nei primi minuti l'Inter in campo non era ancora scesa. Questa Inter è la squadra più forte della SerieA. Finalmente è piacevole vederla giocare, e vince. Si può giocare bene a calcio vincendo le partite? Sì. Non serve andare in Spagna a cercare il Real, in Premier, il City o il Liverpool, o in Germania la corazzata tedesca del Bayern.

L'immagine che rimarrà nella storia di questa partita è (e sarà) una sola: Bonucci pronto ad entrare e che non entrerà! Dovrà mangiarne ancora di pastasciutta, soprattutto per una questione di stile. E con lui anche la Juventus. Che sta affrontando un terremoto incredibile, nessuno ad inizio anno avrebbe solo osato pronosticare una classifica del genere. 
Certo, va dato atto che la rincorsa di Allegri ad oggi è stata notevole. Si trova ad un passo dalla zona Champions. Gli interisti si augurano che si stiano ponendo le basi per un dominio decennale per i nerazzurri e che non sia solo fuoco di paglia. C'è bisogno di continuità e dimostrare al mondo intero che SerieA non fa rima solo con Juventus ma può benissimo e in modo meritorio fare rima anche con Milano ovvero Inter.

Il cammino è ancora lungo, Simone Inzaghi intanto si diverte a punire Allegri nei momenti finali di una finale. Il calcio italiano, pur nelle sue tempestose difficoltà, sta riuscendo a regalare del calcio giocato di ottimo livello.
Bisogna scusarsi con Inzaghi, vista la diffidenza iniziale che c'era stata verso la sua nomina. Alla Juventus e Bonucci, simbolo della disfatta bianconera, non si può che augurare una buona pastasciutta, servirà a far dimenticare, forse, una sconfitta giunta in un modo che sportivamente brucia, eccome se brucia, quando i rigori erano ad un passo.
Quel passo che è stato negato con un colpo felino di Sanchez.