Sinisa Mihajlovic alla guida del Bologna dopo due gare ha ottenuto quattro punti. Dopo i tre punti di domenica scorsa a San Siro contro l’Inter, quest’oggi al Dall'Ara ottiene un buon pari al cospetto di un Genoa coriaceo. Il risultato è giusto, nonostante i padroni di casa hanno sfiorato la vittoria nella fase finale dove hanno spinto molto e colto anche una traversa con Danilo. Con il serbo in panca il pubblico finalmente sta vedendo una squadra che mette l’anima in campo e da tutto quello che ha fino alla fine. La tempra del suo condottiero in panchina viene trasmessa anche ai giocatori. Il punto guadagnato è molto prezioso e permette agli emiliani di rimanere in corsa per la salvezza. Il Bologna sale a quota 18 ed aggancia l’Empoli al quart’ultimo posto, mentre il Genoa sale a 25 punti ed al momento è distante dalla zona calda.

La partita è stata equilibrata, anche se con un pizzico di cattiveria in più forse il Bologna poteva prendere l’intera posta. La formazione emiliana vede partire Destro dal primo minuto, supportato da Palacio ed Edera. In mediana confermato ancora il nuovo arrivato Soriano insieme a Pulgar e Poli, il vero leadr di questa squadra. Dall’altra parte Prandelli concede ancora fiducia al danese Lerager. In difesa fuori Romero per squalifica e dentro Gunter insieme a Zukanovic. In avanti ancora Sanabria con Koume e Lazovic.

Parte bene la squadra di Mihajlovic ed al 17’ è già avanti 1-0 con gol di Destro. Era dal 24 febbraio che l’attaccante non trovava la via del gol e per uno strano gioco del destino era proprio al Dall'Ara contro il Genoa. I liguri non ci stanno e provano a riportarsi in parità con Sanabria al 30’ fermato però da Skorupski. Pochi minuti dopo è Lerager invece a buttarla dentro sugli sviluppi di un angolo e sfruttando le indecisioni della difesa felsinea. Come detto dopo il pari la partita non ha grandi sussulti, tranne nella parte finale dove il Bologna mette alle corde il Genoa e solo per sfortuna non riesce a trovare la rete del vantaggio.

Ed eccoci alle pagelle:

Skorupski 6 – Si fa trovare pronto al 30’ due volte su Sanabria, sul gol ravvicinato di Lerager non può fare nulla. Sempre attento anche nel secondo tempo.

Mbaye 6 – dal suo lato deve vedersela con un cliente difficile come Kouamè, ma tutto sommato se la cava senza errori.

Danilo 6 – Comanda la difesa senza errori e sfiora la rete nel finale di gara.

Gonzalez 5 – Il peggiore dei suoi, paga a caro prezzo l’errore su un angolo. Si fa sorprendere da Lerager nell'occasione del gol genoano. Passo indietro rispetto alla prestazione della scorsa settimana contro l’Inter.

Mattiello 6 – Si limita alla fase difensiva ma la fa bene non facendosi mai superare. Non si spinge mai in avanti.

Poli 7 – Quantità e qualità a servizio della squadra. Fa l’assist per il gol di Destro e per poco non si ripete con Edera. È il leader della squadra. La sua esperienza e tenacia sarà preziosa da qui a fine stagione per la salvezza che ora non è più un miraggio.

Dzemaili 6 – Subentra al 76’ ad un Poli sfinito, forze fresche nei minuti finali.

Pulgar 6 – Di solito è il regista della squadra, oggi non vi riesce, ma sfiora il gol al 94’.

Soriano 6 – Ancora non è il giocatore ammirato qualche anno fa con la Samp, ha l’occasione del 2-0 ma la spreca malamente, per il resto fa il suo aiutando la squadra.

Palacio 6,5 – Corre e corre. Prestazione di gran cuore alla sua età, i più giovani dovrebbero prendere esempio. Rischia il secondo giallo per un ingenuità. Generoso.

Destro 7 – Viene preferito a Santander e ripaga la fiducia del mister con un gol. Lascia il campo tra gli applausi. Se recuperato può essere un’arma in più per la corsa salvezza.

Santander 6 – Dal 59’ prende il posto il Destro; seppur non è al massimo della forma mette sempre tanta grinta nelle sue prestazioni ed oggi non è da meno.

Edera 6,5 – Un pericolo costante per il Genoa, sia come assistman che come marcatore. Un intervento prodigioso di Radu gli nega il gol. Sorpresa.

Sansone 6 – Entra al 70’ e regala verve all’attacco bolognese in un finale di match giocato tutto all’attacco dal Bologna.

 

Radu 6,5 – Chiamato in causa in più occasioni, nega il gol agli avversari più volte. Decisivo nel finale su Danilo e Pulgar. Paga l’avventa uscita iniziale che gli costa il gol. Se migliora nelle uscite puà diventare un grande portiere. L’Inter ha il futuro Handanovic.

Biraschi 6 – Difende bene, ma non disdegna di spingersi anche oltre la metà campo avversaria. Da quando è diventato titolare fornisce sempre prestazioni di sostanza. Gli manca poco per poter fare un salto di qualità.

Gunter 5 – Chiamato in causa al posto dello squalificato Romero non risponde presente. È sul l’errore sul gol, si perde Destro. Ma anche in altre occasioni e molto impreciso e per poco un suo retropassaggio non mandava in gol un avversario. Rimandato.

Zukanovic 5,5 – Un po’ meglio del suo compagno di reparto al centro della difesa, ma non è nella sua migliore giornata. Pesa l’assenza di Romero con cui si intende al meglio.

Criscito 6,5 – Il capitano non delude mai. Sempre presente per sfornare ottimi cross sul fondo e poi rientra subito in difesa. Stantuffo di sostanza e qualità.

Veloso 6 – Prende il posto di Rolon per un attacco febbrile di quest’ultimo. Prestazione sufficiente e come sempre tenta il tiro da fuori, la sua qualità migliore.

Bessa SV – entra nel finale all’80’ ma non incide poiché tutto il Genoa è nella propria metà campo a difendere il pari.

Radovanovic 6,5 – Sempre nel vivo del gioco. Un ottimo acquisto di personalità.

Lerager 7 – Il migliore dei suoi ma non solo per il gol. Riconfermato dopo l’esordio della scorsa settimana si conferma al alti livelli. A centrocampo è molto dinamico e non spreca palloni.

Lazovic 6 – E' suo il corner che porta il gol del pari, ma la sua prestazione è solo sufficiente. Da lui si ci aspettano quelle giocate di qualità per impensierire le difese avversarie. (Dall'83' Pereira sv). Kouamè 6,5 – Fa tanto lavoro sporco e preferisce l’assist alla conclusione. Sembra un attaccante scafato, ma è solo un ragazzo.

Sanabria 6 – Si rende pericoloso due volte alla mezz’ora ma il portiere ha la meglio. Un po’ nervoso si fa ammonire, ma è sempre presente in area.