La caduta nella finale di Libertadores porterà inevitabilmente ad intense settimane di valutazioni sul prossimo futuro da parte della dirigenza Xeneize. La prima in ordine di importanza, non può che riguardare il tecnico Guillermo Barros Schelotto, apparso molto abbattuto nella conferenza stampa post-partita del Santiago Bernabéu.

"Proviamo una grande tristezza, non solo per tutte le persone che ci hanno accompagnato fin qui, ma anche per tutti coloro che ci hanno sempre sostenuto, sia durante le partite che nelle sessioni di allenamento, fino a quelli che ci hanno accompagnato in strada per salutarci. Un dolore enorme per me, ma più per la gente", ha detto.

Secondo alcune voci, il tecnico del Boca aveva già fatto intendere di voler lasciare il suo incarico una volta terminato il contratto che lo lega al club di Buenos Aires, il 31 dicembre 2018.
Probabilmente però, non tutti in casa Boca avevano immaginato un epilogo così drammatico della vicenda dopo la pesante sconfitta contro i Millionarios, Schelotto in primis. Perché, proprio le sconfitte con il suo rivale di sempre, il River Plate, compresa la finale della Supercoppa argentina giocata lo scorso marzo a Mendoza, e la mancanza di un'identità calcistica che si è vista negli scontri decisivi, hanno lasciato il Mellizo con quella sensazione che pur avendo ottenuto due campionati nazionali in tre anni (2016/17 e 2017/18), conclude il suo mandato nel peggiore dei modi, con tanto amaro in bocca per qualcosa di profondamente incompiuto.

RIENTRO ALLA BASE – Tornati in patria su un volo privato, i giocatori del Boca, accompagnati dai parenti, si sono recati in autobus fino al complesso Pedro Pompilio dove la squadra è stata messa in libertà fino al 4 gennaio, con l’obbligo assoluto del silenzio stampa. Saranno giorni decisivi per il futuro del club, con il presidente Daniel Angelici atteso dal consiglio di amministrazione non solo per fare un resoconto finale con l’allenatore, ma per valutare anche le volontà di alcuni giocatori, Tevez e Gago su tutti.

Per quanto riguarda la successione di Schelotto c'è già una grande girandola di nomi che vanno da Martin Palermo, Alejandro Sabella, Antonio Mohamed, Miguel Russo, Gabriel Heinze, Gustavo Alfaro e José Pekerman.