Da queste pagine, mesi fa, salutavo l’ingresso di Zorro in società come una sorta di liberazione per motivi estremamente concreti.

Innanzitutto fino a quando era chiamato in causa per esprimere giudizi tecnici e societari in veste di commentatore televisivo, si era sempre dimostrato acuto e spietato allo stesso tempo sul Milan in particolare. Più in generale, l’uomo Boban si è sempre distinto per una sorta di superiorità intellettuale rispetto al panorama calcistico medio.

Se c’era qualcuno da cui potessi aspettarmi un’esplosione sulla gestione Elliott del Milan, questi non era Maldini, tanto grande come giocatore, quanto impalpabile a livello di efficacia comunicativa e di grinta dirigenziale, ma proprio il croato.

E oggi non mi ha deluso. Boban solleva un polverone su tutta la gestione dei Singer che farà epoca.
La gestione del caso Rangnick, credo sia solo la punta dell’iceberg, il casus belli, per denunciare quanto servi, saltimbanchi e leccapiedi di ogni provenienza non avevano mai osato fare: la gestione del Milan fa acqua da tutte le parti, a cominciare da chi comanda! Esattamente quello che dico da mesi, mentre altri si sollazzavano coi 35 miliardi in gestione al  fondo, fonte inesauribile di garanzia per i nostri colori o sui compleanni di Lodetti celebrati su Facebook con tanto di cornice ovale stile loculo! Un modo molto furbo per evitare come la peste di dire cose sensate, legate all’oggi e non pelose e del tutto inutili rievocazioni!

Zvonimir dice esattamente il contrario, che poi è la realtà di chi non vuole continuare a scodinzolare: la gestione sportiva di questo club, dopo due anni di presunta cura a stelle e strisce, rimane dilettantesca, priva di un progetto oculato e lungimirante, dove l’uomo azienda Gazidis, palesemente stralunato in tribuna, prende decisioni intempestive, sbagliate e destabilizzanti invadendo costantemente un terreno non suo e facendo, come se non bastasse, acqua in quello per cui invece è preposto, ovvero quello dei ricavi! Ma il signor Gazidis ha un’attenuante grande come una casa: è stato messo lì dalla proprietà, non teletrasportato da Vulcano!

Il croato senza peli sulla lingua segna oggi ufficialmente l’era in cui si certifica o che Elliott non è una proprietà, o che semplicemente non lo sa fare! Personalmente, ed è grave, la mia opinione propende per la prima ipotesi e non escludo che tra le pesantissime parole di Zvonimir si possa leggere altrettanto.

Quando lo stesso afferma testualmente “stile Milan, o, quantomeno del Milan di cui ho memoria“, non lascia spazio a molte interpretazioni.

Ora che il bubbone è esploso da parte di un manager rossonero, credo che  Elliott non potrà limitarsi a fare spallucce e trovarne un altro più accondiscendente!
Dovrebbe sentire quantomeno l’obbligo di fare ciò che con arroganza inqualificabile ha evitato fino ad oggi: aprire un microfono e parlare in modo chiaro e comprensibile.