Nemmeno il tempo di concludere la brutta vicenda legata alla cessione della società a Paul Baccaglini, che un nuovo affaire coinvolge la società rosanero.

Nella giornata di oggi, infatti, la Guardia di Finanza ha attuato un blitz per effettuare delle perquisizioni in sede; i capi d'accusa sono falso in bilancio, appropriazione indebita e autoriciclaggio.

Il primo nome sulla lista degli indagati è quello di Maurizio Zamparini, al quale è stata imposta una perquisizione anche al proprio domicilio, che ha esternato tutta la propria rabbia ad un'emittente siciliana, Trm: "Sono una delle persone più oneste del calcio italiano. Ora blocco il mercato e comunque del Palermo non me ne frega un ca...", parlando anche di un contatto in corso con una cordata americana e della possibilità concreta di far scendere in campo la Primavera.

I tifosi, ovviamente, restano vigili sulla situazione: la bruttissima annata in serie A, coincisa con una delle retrocessioni più scontate (e giuste) della propria storia, non può essere seguita da un'altra stagione buia in B. L'aspetto tecnico, però, in questo momento passa in secondo piano.

40 milioni di euro di debito, cifra riportata da vari mezzi d'informazione, non sono uno scherzo per una società che, negli anni, ha necessitato dell'autofinanziamento del calciomercato per tirare avanti. 

Per questo, le prossime settimane saranno decisive; la storia di questo sport, tra le altre cose, insegna che la ricerca di una soluzione rapida non sempre è indolore. Su tutti, il recente caso del Parma. Situazioni diverse, conti differenti, ma uno dei pochi aspetti migliorati concretamente dopo le vincende legate al club emiliano, con situazioni a metà tra il drammatico ed il ridicolo, è l'attenzione rivolta allo status societario. 

Fare calcio richiede passione e stimoli, ma senza i giusti investimenti si rischia di buttare all'aria anni ed anni di sudore, esultanze e voglia di emergere di una delle realtà del calcio nostrano.