Alcune premesse sono d'obbligo :

1) Oggi la squadra di Genova non ha rubato nulla

2) In una gara sportiva si può vincere o si può perdere

3)  Non si può vincere sempre

4) Il risultato di oggi nulla compromette per il domani.

Tanto premesso, la squadra bianconera, oggi, è sembrata una lontanissima parente di quel gruppo baldanzoso e stoico che ha stroncato le speranze di Mr  Simeone poche serate fa.

Analiticamente, alle pagelle, non saprei chi salvare all'insufficienza.

Orbene, i moderni pedatori amano definirsi dei "professionisti" forse perché non si "dedicano" ad altra attività  che mantenersi in buona forma fisica per prendere a calci un pallone di  cuoio.

Personalmente, ho sempre ritenuto che la "DEDIZIONE" fosse cosa differente dal semplice impegno contrattuale, e da come ho visto "pedare" oggi, quei sedicenti Prof. sarebbero assimilabili all'ingegnere che non ricorda le tabelline, allo scrittore che dimentica l'alfabeto, al Medico che non conosce nulla del corpo umano.

Sento parlare di "concentrazione, di "voglia" fisiologicamente appassita, di "pancia oramai piena" di difficoltà concentrativa.

Ogni difficoltà sparisce, però, con tutta probabilità, quando si versano nelle voraci saccocce,  emolumenti non certamente inflazionati dal tempo che è trascorso.

Lì, va sempre bene. 

Il fenomeno è fortemente deludente e difficile da comprendere da chi sia fuori dalla mentalità. 

Forse illusoriamente, non si può comunque non pensare che attraverso un minimo di onestà  intima, di correttezza etica, di semplice "educazione" si potrebbe, almeno interiormente, ritrovare una briciola di dignità che eviterebbe certe meschine figure.

Il correttivo sarebbe utile ai medesimi protagonisti, se arrivassero a comprenderlo, e,  ciò che è più importante, esprimerebbe doveroso rispetto nei confronti  di tutti coloro che li seguono, li ammirano, spesso li idolatrano (e pagano il biglietto per lo stadio).

"Il divertimento si vede al circo!" - tuona il Nostro Coach

Ma non quando i leoni siano di peluche ....

Il "tifoso" deve seguire la squadra e sostenerla sempre, anche e soprattutto nei momenti ti difficili, ma laddove latiti la volontà , passa la voglia.

Se è doveroso, ma possibile curare un ammalato anche attraverso un supporto psicologico, è spesso difficile contrastare un soggetto autolesionista, svogliato o dedito a colpevole pigrizia.

In settimana ho applaudito, entusiasmandomi, la prova di una squadra che mi avrebbe soddisfatto anche se avesse perso la partita.

Oggi non approvo l'attaggiento di un gruppo che censurerei, anche se avesse vinto.

Forse, sono un cattivo tifoso, ma non ho voglia di scusarmi.