Con il sistema delle plusvalenze diverse società hanno messo una pezza fondamentale ai propri bilanci, una toppa che se salta comprometterà in modo sensibile i bilanci di alcune protagoniste del mondo del calcio. Aumento di redditività, tra debiti e rischi di morosità, e in tutto ciò c’è chi è convinto che finirà a tarallucci e vino e che non accadrà niente.
Questa volta la sensazione sembra essere diversa. Le inchieste in corso dovrebbero far tremare seriamente il mondo del calcio. Che è convinto alla luce del recente passato effettivamente finito in niente che si ripeteranno le archiviazioni di questi procedimenti che non porteranno da nessuna parte semplicemente perché è impossibile riuscire a provare il fatto che il sistema della plusvalenza possa comportare un mero illecito sanzionabile penalmente o nelle vie giudiziarie.

C’è la giustizia sportiva che potrebbe indipendentemente dal tutto andare avanti per la propria strada, c’è la questione etica, quella morale. In un calcio dove giocatori ignoti son stati venduti a palate di soldi senza che il rendimento potesse giustificare ciò. Come le inchieste di Calciomercato hanno evidenziato per lungo tempo. Alla fine si dirà, ma chi decide il valore di un giocatore? Cosa? Quale il criterio?
Ecco, qui casca l’asino. Il criterio oggettivo non esiste. Pare che nel 2022 arriverà l’algoritmo voluto dalla FIFA che contribuirà a porre fine a questa follia che ha permesso al sistema calcio però di sopravvivere. Se cade una sola squadra, o meglio società che conta, per la questione delle plusvalenze, cadrà mezzo calcio. Certo che si deve arrivare come sempre sull’orlo del precipizio per capire che continuando ad andare avanti in modo sballato e strafottente ed arrogante si rischia di precipitare nel burrone.

Ma si ragiona all’italiana, tanto si vedrà, tanto ci sarà sempre qualche santo in paradiso che metterà la mano al momento giusto per fare il goal giusto. No, non parliamo della mano di Dio di Maradona, quella è una roba diversa, da campo. Qui stiamo parlando di potere, di sistema calcio, di architettura, di soldi, di bilanci.
Bilanciopoli è un qualcosa di enorme, ma si ha la sensazione che lo si stia sottovalutando, che stia prendendo forma la concezione dell’impunità, che non accadrà nulla, come sempre.

Ma siamo certi che questa volta sarà così? Peccare di arroganza può essere una cattiva cosa che si rischia di pagare a caro prezzo. Il sistema delle plusvalenze è una forma di doping per il calcio, tossine, nocività, che vanno sradicate.
Regole chiare, se l’algoritmo sarà una soluzione, ben venga, ma il terremoto è dietro l’angolo.
Il sistema calcio in tutto ciò sembra che stia confidando in una sorta di autoassoluzione.