Nelle aziende i bilanci si fanno alla fine di un esercizio, ma io non voglio che un'eliminazione o una vittoria in UEFA League dell'Inter possano condizionare il mio giudizio su questa lunghissima stagione, figlia della telenovela Icardi, accompagnata dalle epurazione di Nainggolan e Perisic che tanto hanno fatto discutere opinionisti e tifosi.

Oggi 10/8/2020, prima della partita di Uefa League con il Borussia Dortmund, vorrei dimostrare perchè, a mio avviso, la dirigenza nerazzurra abbia azzeccato tutte le scommesse "difficili".

Le cessioni difficili:

  • Icardi: Wanda Nara non vedeva l'ora di poter evidenziare quanto l'Inter avesse sbagliato ad allontanare il suo assistito nonchè compagno di vita. Purtroppo per lei Lukaku ha regalato ai tifosi nerazzurri una tonnellata di gol ed assist da far dimenticare in pochi giorni lei, Icardi e tutte le puntate della telenovela. La presenza sui social della bionda agente si è ridotta durante la stagione ai minimi termini silenziando anche opinionisti e mass media che per mesi avevano cavalcato l'onda.
  • Perisic: Non pervenuto. Lui sta bene dov'è e Conte non lo ha rimpianto. Probabilmente in questa squadra avrebbe fatto panchina perchè non utilizzabile in un 3-5-2 così come non lo era il pur discreto Politano.
  • Nainggolan: Forse l'unico vero cruccio dei tifosi, vista la carenza di corsa e personalità a centrocampo. Nainggolan che sta bene è due volte Vecino, due volte Gagliardini che hanno avuto tantissimo spazio facendo perdere anche tantissimi punti. Ma il suo prestito a Cagliare è stato un provvedimento "disciplinare" e non sappiamo veramente cosa avrebbe dato il Ninja in Neroazzurro. A Milano si sa, le tentazioni sono tante ed è richiesta una professionalità che lui stesso ha ammesso di non aver sempre dato. Certo è che se veramente sposasse la causa e decidesse di provare seriamente a contrastare la Juventus nella lotta allo scudetto, uno spazio in squadra Conte glielo troverebbe.

Le cessioni ordinarie:

  • Di Marco: non mi dispiaceva il ragazzo. Fosse rimasto forse avrebbe fatto tanta panchina, ma secondo me non era tanto peggio di Biraghi. Inoltre ci ha fatto male segnandoci all'andata contro il Parma.
  • Dalbert: scambiato con un prestito per Biraghi. Dicono che sia fortissimo, ma che non sappia gestire le tensioni. E pensare ad un Mental Coach?

Gli arrivi "difficili":

  • Conte: non possiamo non partire da colui che è stato definito da Marotta la stella del calciomercato di agosto 2019.  Memori della disavventura di Lippi, come ex Juve è stato subito posto in osservazione dalla tifoseria. Ha saputo però, con i suoi atteggiamenti sinceri e passionali, farsi accettare nonostante il suo passato. A mio avviso la valutazione in generale è positiva. Certo, rispetto a Spalletti ha avuto una rosa, checchè lui ne dica, migliore. Però è anche vero che lui ha avuto la forza per far spendere alla società 75 milioni per Lukaku senza aver ancora incassato nulla dalle cessioni e che forse lo stesso Lukaku non sarebbe venuto con altri allenatori. Inoltre l'Inter ha avuto subito una sua identità ed è riuscito nella consacrazione dei vari giovani (Lautaro, Barella, Sensi e Bastoni) e ha rispolverato Candreva e ultimamente rivalorizzato Gagliardini.

          Ovviamente ci sono state anche cose che non hanno funzionato nella gestione di Conte (e anche lui ha dichiarato di avere delle responsabilità in alcuni risultati negativi):

  1. Skriniar è in fase di rottura con il tecnico e lo stesso Godin, che doveva essere un elemento di esperienza, è stato poco utilizzato.
  2. Durante alcune partite è sembrato dimenticarsi della possibilità di fare delle sostituzioni. Anche con il nuovo regolamento dei 5 cambi, giocatori che "non ne avevano" più sostituiti sempre con colpevole ritardo.
  3. Le esternazioni e le lamentale fatte con i media contro la dirigenza semplicemente non si possono fare. Se ti proclami professionista devi esserlo anche nella comunicazione. I nemici veri sono fuori dalla società. Poi è vero che forse qualcuno all'interno, se proprio non è un nemico, magari non è neppure amico, ma se vuoi raggiungere veramente degli obiettivi con l'Inter devi saper gestire anche questi aspetti e fare affidamento sulle persone di cui ti puoi fidare e che ti stimano (Oriali e Marotta ad esempio). Non siamo la Juve nel bene e nel male.
  4. Il solito calo dopo le vacanze natalizie. Ok, diciamo che per ora Conte è scusato per la rosa corta, ma già dall'anno prossimo (chiunque ci sia come allenatore) questo non deve più accadere.

 

  • Barella: Un giovane dal Cagliari pagato 50 Milioni sembrava uno sproposito. A me personalmente (che non metto i soldi) mi piaceva da impazzire al Cagliari e ha confermato quest'anno che sono stati soldi ben spesi. Deve imparare a non prendere ammonizioni quando non servono, ma veramente forte.
  • Sensi: Anche lui in arrivo da una piccola e con un fisico non proprio da lanciere, lasciava molti perplessi. Poi quando lo si è visto all'opera si è capito che faceva andare l'Inter ad una velocità che non si vedeva dai tempi di Sneider. Finchè c'è stato lui, ho visto un'Inter spumeggiante e che lottava con la Juve. Speriamo che torni per le ultime di UEFA League e che sia ancora quello di prima.
  • Bastoni: Che dire? Ha inanellato prestazioni positive in lunga serie con una tranquillità da veterano che non vedevo dai tempi dello Zio Bergomi. Acquistato dall'Inter quando aveva 17 anni e dato in prestito (prima all'Atalanta e poi al Parma) è rientrato a 20 anni dimostrando di poter stare nel grande calcio. Speriamo rimanga con piedi per terra, perchè può diventare fortissimo.
  • Sanchez: Arrivava da due anni di disgrazia. Purtroppo anche con noi ha avuto problemi fisici, ma quando si è ripreso ha fatto rivedere la sua indiscutibile classe. Speriamo di riuscire a gustarcelo anche nelle prossime partite di UEFA League.

Gli arrivi "ordinari":

  • Lazaro e Agoume: semplicemente non pervenuti.  E' vero che da loro non ci si aspettava che facessero la differenza, ma che almeno si capisse cosa avessero visto in loro chi li ha segnalati. Quanto meno Agoume (acquistato per 4,5 milioni) ha solo 17 anni, ma come si è potuto pensare di spendere 22 milioni per Lazaro?
  • Biraghi: ragazzo volenteroso. A volte la buona volonta non è sufficiente. In prestito dalla Fiorentina tornerà alla base.
  • Moses e Young: In arrivo nel mercato di riparazione per dare una mano sulle fasce dove abbiamo perso Asamoah e dove Lazaro non dava affidamento. Hanno fatto il loro dovere senza lode e senza infamia. Young più di Moses.

La ristrutturazione societaria:

Quello che tanti tifosi non percepiscono a proposito del lavoro fatto in questi anni dalla dirigenza e che aggiunge valore alla società sono stati i seguenti punti:

  • Aumento del fatturato e abbattimento del debito con rientro nelle politiche di fair play finanziario
  • Acquisizione di nuovi sponsor
  • Assunzione di Marotta come dirigente
  • Presentazione del progetto per il nuovo stadio
  • Prese di posizioni forti e senza incertezze (leggi paragrafo cessioni), ma al tempo stesso capacità di non reagire di impulso nel caso Conte, dando ancora una volta dimostrazione di forza e di attaccamento agli obiettivi del progetto prima ancora di farne una questione di principio e di orgoglio. In questo modo si è fatto capire a tutti che, finalmente, all'Inter ci si comporta da professionisti. E questo punto, da solo, merita la promozione a pieni voti della nuova dirigenza.

Suning, imparando dai primi errori di mercato fatti affidandosi a procuratori squali che hanno fatto pervenire i vari Joao Mario e Gabigol per cifre spropositate, si sta dimostrando una società seria e oculata, quella che i tifosi assennati speravano di avere da anni, quella che fa sperare di non dover vivere delle "pazzie" di un Moratti (che comunque ha iniziato a vincere dopo più di 10 anni di presidenza e venduto una società piena di debiti ad un certo Thoir), ma di poter veramente aprire dei cicli e comunque rimanere nel calcio che conta grazie ad investimenti e a programmazione pluriennale. E' ovvio che un progetto con questa impostazione è in conflitto con la voglia di giocatori ed allenatori che vorrebbero risultati immediati per dar lustro al loro curriculum (e di conseguenza ai loro ingaggi).

Ci sono sicuramente ancora tante cose da migliorare (a partire dagli "spifferi" dallo spogliatoio che notoriamente da sempre avvengono tra le file dei nerazzurri e che tante tensioni creano), ma sarà la capacità di continuare in una gestione oculata, senza farsi condizionare dalla pressione degli allenatori (che tanto passano), dei tifosi (che tanto rimangono) e dei media (che dovranno accontentarsi di fare cronaca sportiva e annunciare bombe di mercato acquistate ad un prezzo ragionevole).

Anche i presupposti del prossimo mercato (che inizierà ufficialmente a settembre, ma che di fatto è sempre aperto) lascia intravedere cose interessanti: Sanchez confermato senza pagare alcunchè per il prezzo del cartellino (la richiesta iniziale del Manchester era 20 Milioni), l'acquisto di Hakimi (che sembra fortissimo), la trattativa in stato avanzato per Tonali (che a me piace tantissimo) e anche solo il fatto di aver aperto una trattativa per Messi dimostrano, ancora una volta, la volonta di voler fare passi in avanti per diventare competitivi in ambito nazionale ed europeo.

Questo trascorso è sembrato l'anno delle prove generali. Se Conte proseguirà si potrà andare avanti nel progetto contando su fondamentali solidi e scelte oculate che sono le uniche cose che garantiscono che una società rimanga tra le grandi a lungo. Le vittorie arriveranno con il tempo e come conseguenza del buon lavoro fatto negli anni.

Se invece dovrà essere divorzio, purtroppo si dovrà registrare uno stop, e questo la società lo sa, ma anche Conte sa che subirebbe il terzo esonero dopo quello con la Juve e con il Chelsea e questo non gioverebbe alla sua immagine.

MaC