La FIFA proprio ieri ha fatto un'istantanea del mercato internazionale. Ossia dei trasferimenti provenienti dalle federazioni. Un lavoro piuttosto complesso, fatto di numeri, che é reso pubblico dal TMS (Transfer Matching System). Non si tratta quindi di proiezioni o di ipotetiche valutazioni, ma di solide e semplici realtà. Per dare un idea più dettagliata snoccioliamo qualche dato:

1- Nonostante le chiusure diverse, il mercato continua ad essere in costante crescita. Nei 93 giorni estivi e in questa sessione, i trasferimenti sono stati 8401. 

2- Quasi il 60% hanno riguardato giocatori senza contratto, e quindi senza un corrispettivo in denaro per il trasferimento. Il 13,8% dei giocatori è andato in prestito, mentre il 15,7% a titolo definitivo.

3- La parte del leone la fanno sempre le "big5" che spostano circa un quinto dei giocatori per il 77,5% della spesa globale pari a più di 7 miliardi di dollari.

4- I club italiano hanno speso il 99% per giocatori provenienti dalle big5

5- Francia e Inghilterra sono quelle che spendono di più. Italia e Germania staccate.

5- Dal 2011 ad oggi la cifra spesa fra club delle big5 é passata da 725 milioni di dollari ai 2,55 miliardi di oggi per un aumento del 250%.

6- Dietro le big5 la prima a spendere di più é l'Arabia Saudita seguita da Belgio,Portogallo e Olanda. Crollo preventivabile della Cina.

7- L'Italia "gira" più giocatori italiani rispetto agli anni 90. Seguono argentini e spagnoli.

I dati sono sotto gli occhi di tutti e lasciano poche interpretazioni. La macchina del mercato non sembra arrestarsi e probabilmente andrà sempre in crescendo. Dato molto positivo guardando in casa nostra è la media etá dei giocatori che arrivano in Italia: 22 anni e 10 mesi. Un numero importante che testimonia quanto stiamo andando verso la direzione dei vivai e di puntare sui talenti freschi. "Der Spiegel" e "L'Espresso" hanno dedicato recentemente un articolo sui trasferimenti resi pubblici dalla FIFA. In principio si era parlato di Doyen Sports e sul famoso trasferimento di Radamel Falcao all Atletico Madrid. Fece molto scalpore l'ascesa del gruppo di investimenti privato, autentico apriporta del business sportivo moderno.
Poi il discorso si é spostato su Fair Play finanziario e bilanci in attivo. Quello che balza all'occhio é la crescita esponenziale negli anni, che spinge quindi sempre più investitori.
La domanda che le due testate si fanno é quindi: "Perché nessuna grande squadra é finita mai fuori dalle coppe europee, o retrocessa o comunque punita, avendo sforato il fair Play finanziario"? Semplice. Per tutti i dati che abbiamo sopraelencato. Il mercato é dei maggiori paesi europei e senza di loro l'ingranaggio non gira.