Il Monza nella storia del calcio non conta nulla. Non e' un avversario del Milan, quindi non vi è nessuna rivalità sportiva né tantomeno ho nessuna acrimonia nei confronti dei tifosi del Monza.

Questa storia va però oltre ogni limite della decenza. L'epopea berlusconiana al Milan si è chiusa con gli anni tristi del geometra che aveva cacciato uno ad uno tutti i dirigenti del Milan per farsi gli affari suoi con la silenziosa complicità del padrone. Dopodiché Berlusconi si è ripreso fino all'ultimo centesimo i soldi spesi nel Milan, quando la famiglia lo ha costretto a vendere. Avrebbe potuto farlo un paio di anni prima all'emiro del Qatar, ma voleva ancora lucrarci elettoralmente o chissà cos'altro.

Adesso dopo aver sentito la cantilena: il Milan è un pezzo di cuore, la notizia del Monza. L'idea immagino sia quella di creare una sorta di piccolo miracolo riportando in A il Monza per provare a ridare smalto anche all'avventura politica.
Una cosa penosa. L'indegna chiusura di un trentennio. A Berlusconi dobbiamo molto, ma lui deve molto di più al Milan. Non ci ha rimesso il becco di un quattrino e ne ha tratto benefici fiscali e d'immagine senza paragoni.

Il suo crepuscolo è triste e mesto come quello del suo compagno di scorribande il geometra.
Tanti auguri comunque ai tifosi del Monza che vedranno per la prima volta la Serie A.