Alcuni Colleghi Blogger hanno scritto più di un pezzo in cui descrivono la situazione attuale delle squadre pronte a giocarsi il prossimo campionato di serie A che è molto atteso per vari motivi. Trovo i loro articoli parecchio interessanti e vorrei provare a replicare predisponendo una sorta di griglia di partenza della prossima serie A. E’ sempre un esercizio molto complesso perché nessuno possiede la celebre sfera di cristallo in grado di predire il futuro. Il comico statunitense, George Carlin affermava: “Previsioni del tempo per stanotte. Buio continuo per tutta la notte con ampia luce diffusa nella mattinata”. Non è certo mia intenzione svalutare il ruolo dei meteorologi. Tutt’altro. Anzi, ne ho la massima stima e mi affido sovente a loro per misurare la situazione atmosferica. Mi rendo conto, però, che la perfezione è impossibile così come la certezza relativa al futuro. Chi effettua una predizione deve essere assolutamente conscio che potrebbe cadere in errore e il medesimo stato mentale è necessariamente parte di chi lo ascolta. Qualcuno starà pensando che mi voglio riparare da eventuali errori. E’ proprio così e sono convinto che non vi fosse necessità di operare un simile discorso. Elaboro questo scritto con la piena consapevolezza che potrei sbagliarmi, ma il nuovo torneo è alle porte e voglio divertirmi rendendo omaggio agli altri Blogger. Traggo spunto da una magnifica frase : “Ma allora è vero? Si ricomincia? Ma certo che è proprio vero! Si ricomincia finalmente, quindi tantissimi auguri e…… buon calcio a tutti”. Tali parole piene di entusiasmo, reale e concreta positività, sono contenute in un pezzo di Opinionista obiettivo (utilizzo la “o” minuscola perché la leggo così nel suo profilo) dal titolo: “Ma davvero si ricomincia?Con la medesima convinzione del Collega, inizio...

IL DERBY D’ITALIA

Ancora tu, non mi sorprende, lo sai?”. Inizia così un importante pezzo di Battisti che si chiama proprio Ancora Tu. La Juventus avrà avuto il medesimo pensiero nell’istante in cui ha visto l’Inter ripiombare con passo pesante nelle zone altissime della classifica. Mi tolgo il velo e bando alla suspense, credo che lo Scudetto sia una discussione tra le dette contendenti. Non vedo altre rivali pronte a sconfiggere il duopolio. Se mai il vessillo dovesse muoversi da Torino, penso che imboccherebbe l’A4 in direzione nord-est. Dopo aver calato immediatamente l’asso, però, vorrei prendermi un breve spazio per sostenere che, nonostante le varie difficoltà finanziarie che l’emergenza da covid-19 ha amplificato a dismisura, la serie A non sembra aver peggiorato il suo livello. Si attendeva Messi e non arriverà. Con grande probabilità lo stesso accadrà con Suarez, ma sono sbarcati sul nostro pianeta alcuni giovani con prospettive future favolose e questo non può che essere un vantaggio. Il riferimento è ai bianconeri Arthur e Mckennie, all’interista Hakimi e a Osimhen che vestirà la maglia del Napoli. Un tricolore all’X Factor, insomma. La gioventù è sempre gradita. A questi si aggiungono campioni affermati come Pedro che ha sposato il progetto della Roma. Torno, però, al duello rusticano e al magnifico derby d’Italia. Il nuovo che avanza o antiche certezze? Importante quesito. La Vecchia Signora sta cambiando pelle e rappresenta una grande incognita. Pirlo non ha mai allenato prima. Il suo staff mischia la freschezza di personalità che si approcciano al mestiere con altre abili ed esperte. Pure la compagine si ringiovanisce con i citati centrocampisti, ma anche grazie a Kulusevski che pare pronto a vantare un ruolo da protagonista. Arriverà, poi, il centravanti. Con il Pistolero sempre più lontano dal Piemonte, la rosa delle opzioni pare contenere solo i petali di Dzeko e Giroud con Kean che resta sullo sfondo, ma giungerebbe in territorio sabaudo come alternativa a un’altra prima punta. I valori per centrare il decimo Scudetto consecutivo sono chiaramente evidenti, ma quando si opera una rivoluzione non si può che partire con qualche incertezza fornita dal cambiamento soprattutto se il tempo non ha concesso tregua a chi deve agire. Dall’altra parte, ecco l’Inter che giunge a ai nastri di partenza con uno squadrone. Immaginatevi questo possibile undici titolare schierato con il 3-5-2: Handanovic; Godin, De Vrji, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Nainggolan, Kolarov; Lautaro, Lukaku. Ho escluso Skriniar che potrebbe essere il sostituto del Faraone nel caso lasciasse Milano. In panchina, invece, ci sono uomini come Eriksen, Sensi, Perisic e Sanchez. Non ho considerato, invece, Vidal, ma soltanto perché l’acquisto del cileno non è ancora ufficiale. Una compagine formidabile. Direi che nel 2020-2021 non può nascondersi perché sulla griglia di partenza è esattamente allineata con la Juventus. Conte ha le frecce nell’arco per centrare il traguardo sfuggitogli al primo tentativo e, forse, se si adattasse a scegliere un modulo diverso, avrebbe ancora maggiori potenzialità perché dispone di giocatori più adeguati ad altre soluzioni tattiche. Se dovessi sbilanciarmi, ed è ciò che voglio fare, direi che i sabaudi hanno ancora un’inezia di vantaggio fornita dalla consolidata abitudine al trionfo. E’, però, più il cuore della ragione a provocarmi tale determinazione.

CONFERME E NOVITA’

E poi? Beh, oggi non mi va di farvi aspettare e sparo subito i nomi. In seconda fila, vedo un terzetto piuttosto particolare: Atalanta, Milan e Partenopei. Non me ne vorrà il Meridione. Trattasi di posto stupendo. Consiglio calorosamente, a chi non si deve recare in loco per altri motivi, di trascorrervi un periodo di vacanza perché rimarrebbe abbagliato dalla magnificenza dei suoi capolavori naturali e architettonici, ma anche dall’ospitalità che sa regalare. Per la Champions, però, la vedo dura. Solo il Napoli “osimheiano”, per utilizzare un’espressione di De Laurentiis, penso potrebbe regalare qualche sorpresa al Sud Italia. Il bomber nigeriano a cui si riferisce il patron azzurro è stato pagato circa 70 milioni. Ha 21 anni e vanta un futuro all’apparenza molto roseo. Fisico e qualità. Il centravanti che sostituirà Milik è dotato di grande istinto e della sana foga data dalla giovinezza. E’ questo entusiasmo che, probabilmente, si cerca nell’ambiente azzurro rimasto un po’ frastornato dalla delusione del post Sarrismo. E’ inutile negarlo, Ancelotti non è riuscito a fornire l’imprinting che ci si attendeva. Probabilmente è stata una questione di ambientamento. E’ andata così e intorno alla squadra aleggiava una sorta di tristezza che Gattuso sta risollevando. Servono gli sprint e il turbo dell’attaccante in arrivo dal Lille. Oltre a Victor, occorre considerare le conferme di Insigne, Mertens, Politano, Llorente e Lozano con Petagna che sbarca dalla Spal. Non considero, al momento, Ciciretti, Ounas e Younes che non paiono troppo inseriti nel progetto. Beata abbondanza, ma gli altri reparti? Meret e Ospina sono una garanzia. Per la difesa occorrerà osservare il futuro di Koulibaly che resta una pedina difficilmente sostituibile. In mediana ci sono parecchi giocatori discreti: Zielinski, Ruiz, Demme ed Elams. Manca, però, quel campione in grado di fornire assoluta continuità. In lotta con i campani, ecco la Dea e il Diavolo. La squadra di Gasperini ha rinforzato una rosa già importante. Miranchuk ha dimostrato il suo grande valore nel Lokomitiv Mosca. Piccini sostituisce Castagne. La permanenza di Gomez, Hateboer e Gosens potrebbe fare la differenza come il recupero di Ilicic. I nerazzurri hanno tutte le carte in regola per centrare ancora una volta il terzo posto. Sarebbe una conferma fantastica e chissà che non si possa persino volare più in alto. Il Milan si ripresenta ferocemente nella corsa alla Champions sfuggita all’ultimo turno solo 2 stagioni fa. Se il cammino è quello intrapreso nel post lockdown, non ci sono dubbi. L’obiettivo sarà raggiunto. L’acquisto di Tonali non può che rappresentare una garanzia alla stregua delle conferme di Ibra e Rebic. Sarà, invece, da valutare Diaz, ma l’ultimo pacco in arrivo da Madrid, sponda Real, portava il nome di Theo. Non proprio male… Insomma, mi butto: Atalanta, Milan, Napoli. Questo potrebbe essere l’ordine d’arrivo.

LE ROMANE

Chi mi fa l’onore di seguirmi, noterà che qualche giorno fa ho scritto un pezzo in cui specificavo l’importante valore della Roma. Lo confermo. L’articolo recitava: “Una simile compagine non può certamente essere al livello della Juve e, forse, nemmeno dell’Inter. Non credo, però, abbia molto da invidiare al resto delle rivali. Il potenziale è devastante e con qualche intervento mirato si potrebbe ambire a mete importanti”. “L’intervento mirato”, tuttavia, al momento non è pervenuto. Il mercato è ancora lungo. Tutto può accadere e vale per qualsiasi squadra, ma devo basarmi sul presente. Oggi non vedo nei giallorossi la possibilità di agganciare il treno che conduce in Champions. Milik risulterebbe certo un colpo fenomenale, ma presupporrebbe la partenza di Dzeko. La squadra sarebbe svecchiata di quasi 10 anni, ma non subirebbe sicuramente un upgrade nel breve periodo. Kumbulla, invece, potrebbe servire ai Capitolini come il pomodoro sulla pizza margherita. La difesa ha necessità, infatti, di qualche ritocco e se nell’affare che condurrebbe il bosniaco alla Juventus fosse inserito De Sciglio, non sarebbe malaccio. Che strano, però… Mattia è sempre criticato, ma quando è necessario completare un puzzle, il suo nome non è mai disdegnato. La Lazio non si è rinforzata in maniera eclatante, ma non ha nemmeno perduto i suoi gladiatori. Da Acerbi alla Scarpa d’Oro Immobile passando per Luis Alberto e Milinkovic, per ora, sono rimasti a Formello. Il nome di Muriqi non scalda i cuori e la delusione per il mancato sbarco di Silva resta, ma il kosovaro potrebbe stupire. Lo stesso vale per Fares. Tare ha abituato a colpi particolari. Vedo i biancocelesti in leggero vantaggio sui cugini che devono, comunque, fare i conti con il lungo infortunio di Zaniolo. La Roma, però, potrebbe preparare un roseo futuro.

LE POSSIBILI SORPRESE

“Mi sta sfuggendo la tastiera” e chiedo scusa per la lunghezza del pezzo, ma voglio trattare l’argomento serie A in maniera dettagliata. Già nella trascorsa stagione parlai di borghesia del calcio pronta a rinascere . Fiorentina, Torino, Sampdoria, Cagliari e Genoa rappresentarono invece grandi delusioni. Sarò, quindi, molto più cauto. Assegnati i posti europei alle 7 sorelle, le possibili sorprese che si inserirebbero nella corsa non potrebbero che condurre ad alcuni di quei nomi. In effetti, la Viola di Commisso ha inserito nel motore cavalli come Amrabat, Borja e Bonaventura. Sulla carta potrebbe entrare di prepotenza nella lotta per la seconda competizione internazionale. Lo farà? Iachini riuscirà nell’impresa? E’ un discreto enigma che si accompagna al futuro di Chiesa. Giampaolo è il nuovo tecnico dei granata che si sono rinforzati con giocatori come Rodriguez, Murru e Linetty. Cairo, quindi, ha accontentato il “Maestro” con la speranza che possa concedergli soddisfazioni importanti. Saranno proprio toscani e piemontesi a inaugurare la serie A. La sfida si giocherà sabato, alle 18.00, al “Franchi” e ammetto di essere piuttosto curioso. A meno di exploit, non penso comunque possano ambire a traguardi continentali. Lo stesso vale per blucerchiati, grifone e sardi. I primi sono rimasti pressoché immobili durante il mercato. Gli altri si sono mossi cambiando pure il tecnico. Sull’Isola è sbarcato Di Francesco. In Liguria è arrivato Maran. Mi espongo e sostengo che la salvezza possa essere il loro traguardo più ambito. Signori, vi prego di porre grande attenzione sul Sassuolo. Allo stato dell’arte ha confermato praticamente tutti e Schiappacasse potrebbe rappresentare un rinforzo importante. Che la vera sorpresa arrivi proprio dall’Emilia?

LA LOTTA SALVEZZA

Chiarisco subito un punto. Vorrei inserire la Città della Lanterna in questo settore. Per necessità espositive, ho dovuto porre Genoa e Samp nel paragrafo che precede. Come specificato sopra, penso, però, che dovranno lottare per mantenere la categoria senza possibili altre ambizioni. Il Verona ha perso Amrabat, Rrhamani e, forse, partirà pure Kumbulla. Per i veneti sarà veramente difficile ripetere l’exploit della trascorsa stagione. L’Udinese vede la sua rosa praticamente invariata compreso l’allenatore. Lo stesso vale per il Bologna. Il Parma, invece, ha perso Kulusevski e Liverani ha sostituito D’Aversa sulla panchina. I Ducali rappresentano una scheggia impazzita della serie A. Benevento, Cortone e Spezia sono 3 gustose novità. I campani riportano Pippo Inzaghi nel massimo torneo dopo le avventure non propriamente magnifiche con il Milan e i felsinei. Glik è sicuramente un gran colpo e, insieme a Maggio, donano importante esperienza alla retroguardia. A centrocampo sono arrivati Hetemaj, Schiattarella e Ionita. Sono calciatori che hanno militato già ad alti livelli. In attacco, Caprari e Lapadula completano un reparto che vede anche Sau e Roberto Insigne. Le Streghe hanno tutte le chance di salvarsi. E’ più difficile la situazione delle altre matricole. Signori, mi sbilancio di nuovo. Credo che potrebbero salutare la serie A proprio calabresi, Aquilotti e, mi perdonerà il Genoa, ma non “può sempre andare bene”. Se il calciomercato non regala aria fresca, penso che al terzo anno sull’orlo del baratro, il Grifone dovrà accettare la serie B.

Mi sono divertito e ho giocato. Davvero, vi prego di non considerare i miei pronostici come una sentenza personale. Sono assolutamente cosciente che sto brancolando nel buio, ma ho voluto tentare questo esperimento con la speranza che sia gradito.