Giocare a calcio è certamente il sogno di milioni e milioni di bambini in tutto il mondo. Diciamoci la verità, chi di voi lettori non ha mai sognato, un giorno, di calcare i manti erbosi di stadi come il Bernabeu, il Camp Nou o San Siro, magari con la maglia di una delle squadre più forti d'Europa? Medhi Benatia da Courcouronnes, 31 anni da Aprile, è riuscito nell'impresa di esaudire il suo sogno. Nella scorsa stagione, infatti, il marocchino è diventato uno dei titolari della difesa juventina, scendendo in campo negli stadi prima elencati e rendendosi grande protagonista dell'annata degli uomini di Allegri. Ma quest'anno, tutto questo sembra essere già solo un lontano ricordo.

TERZA SCELTA? ME NE VADO - Dopo il ritorno del figliol prodigo Bonucci, infatti, l'ex difensore di Roma e Udinese è stato costretto ad accomodarsi in panchina, finendo per essere la terza scelta nelle gerarchie. Un rospo difficile da ingolare per il numero 4 che, nella giornata di ieri, ha espresso tutti i suoi dubbi alla stampa: "Purtroppo non ho la continuità dell'anno scorso. Onestamente non è una situazione piacevole. Non è il momento di parlare di mercato, ma a 31 anni bisogna cercare di giocare tutte le settimane. A gennaio vedremo cosa può succedere, vedremo quanto sarò utilizzato, vedremo se il mister mi vorrà tenere".
Una sorta di ultimatum da parte di Benatia: o gioco sempre o me ne vado. Dichiarazioni che hanno fatto certamente scalpore, visto siamo abituati a sentire raramente certe parole provenire da casa Juve. Certo, da una parte sono comprensibili: sei titolare, fai una stagione sopra le aspettative e poi vieni sostituito da uno che, solo un anno fa, aveva abbandonato la nave per tentare di dimostrare di non essere solo uno dei tanti ingranaggi di una macchina quasi perfetta come la Juventus? Deve essere stato un brutto colpo per Benatia che, però, se vogliamo dirla tutta non ha perso la stima che Allegri aveva nei suoi confronti. Il marocchino è infatti sceso in campo in 5 partite fino ad ora e, con i continui guai fisici che stanno affliggendo Chiellini, le sue presenze sarebbero certamente aumentate, non giustificando quindi un'uscita come quella avuta ieri. Inoltre, le parole dello stesso Medhi rilasciate a inizio anno, in cui diceva di essere a conoscenza della grande forza dei campioni d'Italia, e di essere pronto a lottare per avere un posto da titolare ogni settimana, che valore acquisiscono in questo momento? 

TUTTO SU DE LIGT - Milan e Barcellona, intanto, sarebbero pronte a darsi battaglia per acquistare il cartellino di Benatia. Ma davvero ne varrebbe la pena? Davvero Benatia pensa di poter fare il titolare in una squadra che può vantare due eccellenti difensori come Piquè e Umtiti, con Lenglet dietro in rampa di lancio? O, in caso di approdo nella Milano rossonera, davvero varrebbe la pena lasciare una squadra in lotta per la Champions da subito, per una che sta tentando da anni di tornare quello squadrone che era un tempo? La Juventus, dal canto suo, segue da diverso tempo Matthijs De Ligt, capitano dell'Ajax e titolare della nazionale olandese nonostante i 19 anni di età. L'elevato costo del cartellino (50 milioni) e la concorrenza del Barcellona non spaventano, visto che la Signora può contare sull'aiuto dell'agente Mino Raiola e sul gradimento del ragazzo, che avrebbe già visitato il centro di allenamento bianconero. Ora la palla passa a Benatia, sta a lui scegliere se chiedere scusa e lottare per un posto da titolare, oppure dare ascolto al suo mal di pancia e lasciare spazio al baby-prodigio olandese.