Mazzoleni, arbitro di Milan-Juve è sotto l'occhio del ciclone. Siamo alle solite, nell'episodio del rigore calciato e sbagliato da Higuain andava ammonito per la seconda volta e quindi espulso.
Questo e' quello che molti esperti di calcio sentenziano, dimenticando o forse non conoscendo il regolamento.

Mazzoleni ha arbitrato un ottima partita, rischiando poco, tenendo sempre sotto controllo la partita.
Cerchiamo di mettere un po' d'ordine: non sempre il fallo di mano in area deve comportare l'ammonizione del giocatore. L'arbitro a sua discrezione deve capire se quel tocco sia fortuito o no ma soprattutto se il giocatore che ha calciato avrebbe possibilità di concludere l'azione.
Ebbene nessuna delle due cose sono evidenti, il controllo del pallone del milanista prima del tocco di braccio non è stato perfetto e l'azione sarebbe svanita nel nulla. Questa e' stata la decisione dell'arbitro che non ha commesso un errore ma agito secondo quello che ha valutato. Dire o meglio sentenziare che il rigore deve avere come conseguenza il giallo è sbagliato.

Il regolamento non afferma ciò, si tratta solo di fango mediatico per vendere giornali e creare polemiche inutili.
Ancora una volta impariamo da Gattuso che non ne ha voluto sapere, sportivamente accettando il verdetto del campo. Anche molte emittenti e programmi sportivi hanno capito dopo essersi informati che stavano commettendo uno sbaglio nell'informare la gente di una cosa sbagliata.

Ci vuole coerenza e intelligenza e l'essere un po' più obiettivi, tirare l'acqua al proprio mulino non va sembra bene. Guardare sempre come i muli nella solita direzione che ci fa più comodo e' autolesionismo.
Il dovere del bravo giornalista, direttore o redattore è raccontare i fatti e le regole che ne seguono, non sputare sentenze e odio gratuito per qualche vendita o visita sul web in più.
Meglio allora fare i giornalai. A Benatia il giallo non manca, da ieri, forse, alla Juve nemmeno Higuain.