Sono veramente stufo. Vada pure per i complimenti (meritati) per l'ottimo gioco espresso dal Napoli, ma arrivati ad oggi si sta quasi rasentando il ridicolo. Le ultime parole di Sacchi (potete trovare un articolo di calciomercato nella home) sono solo la ciliegina sulla torta dell'immagine costrutita intorno a mister Sarri. Sicuramente un grande insegnante di calcio, ma siamo sicuri che a pari organico con la Juventus, riuscirebbe a mantenere il bel gioco vincendo e sfruttando tutta la rosa?! 

Mi spiego meglio... avere gli uomini di qualità contati, per certi metodi di lavoro, è molto più redditizio che avere un'ampia rosa da far ruotare. Ripetere mille volte al giorno un determinato movimento, per far in modo che questo diventi automatico, non è applicabile in una rosa di 20/22 giocatori che dovrebbero partire più o meno alla pari. Ce li vedete Mandzu, Bernardeschi, Marchisio, Lichsteiner, Asamoah, Cuadrado, Bentancur, Barzagli e Rugani... guardare gli altri che corrono e provano, sapendo che quel lavoro con loro non verrà mai fatto?! Oppure vederli entrare in campo per 20 minuti ogni 4 partite?! 

C'è chi giura che il metodo di lavoro di Sarri, avendo una rosa completa, sarebbe in grado di cambiare mantenendo la spettacolarità del calcio prodotto fino ad oggi. Purtroppo la storia dello stesso Sarri, smentisce questa ipotesi; pensate a come sia stato scoperto Mertens centravanti... È stato obbligato da un'infortunio! Prima del forfait di Milik, il belga era una riserva di lusso del piccolo scugnizzo Insigne.

Il tecnico toscano denota anche della lacune mostruose nella gestione dell'aggressività e del morale dei propri giocatori. Errori come quelli di Firenze (abbiamo perso il campionato in albergo), alla Juventus (e con Allegri) non sarebbero capitati. Un conto è gestire psicologicamente un gruppo formato da ottimi giocatori, ma senza un passato importante alle spalle. Un altro, invece, è gestire personalità ingombranti come possono essere Buffon, Bonucci (anno scorso), Khedira, Barzagli, Lichsteiner, Mandukich, Marchisio, Duglas Costa; tutta gente abituata al grande palcoscenico, ma soprattutto abituata ad essere al centro del progetto e mai messa in discussione.

Stimo molto Sarri per la sua competenza e la sua simpatia (da buon toscano come me), ma non può essere considerato un grande allenatore adatto ai grandi palcoscenici. Ce lo vedete Sarri al Real Madrid?! In tuta a dire a CR7 che deve fare quel movimento 100 volte al giorno?! Chi nasce tondo, non può morire quadrato. L'insegnate di calcio va bene nelle piccole squadre di provincia; in quelle di vertice, ormai, serve un gestore delle risorse fisiche e umane. Questo, Sarri, non lo sarà mai.