Se c'è un dato che è emerso con chiarezza nella sfida da 10 Champions in campo, e 18 finali  da Champions, quella tra Liverpool e Bayern è che la regola del gol fuori casa limita parecchio le competizioni ed oggi non ha più alcun senso.

Introdotta per la prima volta a livello UEFA negli anni '60, qualora il punteggio complessivo (totale tra andata e ritorno) sia di parità, viene premiata la formazione capace di effettuare il maggior numero di gol fuori casa. Sono tante le partite che hanno cambiato la loro storia, nonostante il risultato calcistico sul campo, in base a questa regola. 
E non era neanche così semplice farla capire a chi non seguiva con assiduità il calcio. Regola che condiziona in modo pesante anche l'approccio delle squadre in campo. Si deve dare lo stesso valore al gol fatto in trasferta, a quello fatto fuori casa. Questa regola era stata pensata per una società che non esiste più, per un calcio che non esiste più. Serviva per premiare le squadre minori e che in trasferta facevano gol.

Oggi, con i soldi che circolano in competizioni come quella della Champions, tutto ciò non ha più alcuna ragione di esistere. Giocare in casa o in trasferta è spesso irrilevante, salvo rarissimi casi. C'è chi parlerà di regole romantiche, chi di rispetto di una forma di etica che oggi è stata superata da un calcio spettacolo che richiede velocità, competizione, e soprattutto che non deve annoiare.
Il calcio oramai è questo. E piaccia o non piaccia, la regola del gol fuori casa ha segnato il suo tempo ed il terzo millennio non è più il suo di tempo.