Il silenzio si dice che sia d'oro. Le parole sarebbero d'argento (e già sarebbe un metallo di minore nobiltà), ma in questo caso specifico il materiale da usare potrebbe essere tutt'altro.

Commentiano un'altra uscita pubblica discutibile da parte del Presidente del Milan Paolo Scaroni il quale, come riporta la Gazzetta dello Sport, avrebbe dichiarato che il club "ad oggi ha fiducia in Pioli e Maldini".

"Ad oggi", espressione pubblica di fiducia a tempo per l'allenatore ed il responsabile dell'area tecnica di una società che si appresta a vivere, già tra mille dubbi e problematiche, la parte finale della stagione nella speranza di evitare l'ennesimo fallimento totale.

Le dichiarazioni del Presidente Scaroni rivelano sempre uno status soggettivo a metà tra l'ingenuità e la totale incompetenza del settore calcistico, pur avendo già ricoperto il ruolo di presidente del Vicenza (1997-1999) e di membro del CdA dello stesso club di Via Aldo Rossi sotto l'infausta presidenza cinese.

Questo status, di per sè, non sarebbe un problema nè una colpa imputabile allo stesso manager vicentino, il quale nella propria lunga carriera di uomo d'affari è stato affaccendato in altre importantissime faccende (su tutte, è stato amministratore delegato di ENI per ben 12 anni, tra il 2002 e il 2014). Non parliamo certo di uno sprovveduto, ma di un uomo di mondo, che la sa molto lunga.

Il problema, grosso e palese, nasce per i tifosi rossoneri nel momento in cui le uscite pubbliche del massimo rappresentante della società danneggiano in modo più o meno diretto, le prospettive della squadra in campo: cosa che spesso accade, quando Scaroni apre bocca.

Per concludere il simpatico quadretto, Mister President ammette candidamente di non sapere se Rangnick sarà o non sarà l'allenatore del Milan, in quanto ciò rientrerebbe nelle competenze di Gazidis

E Maldini, direttore dell'area tecnica? Cosa dirige, allora, Paolo Maldini in cambio di uno stipendio netto da due milioni di euro all'anno, stipulato meno di un anno fa?

Anche stavolta, restiamo sconvolti dalla caduta di stile di un club che, un tempo e per tanto tempo, è stato simbolo di classe ed eccellenza nella comunicazione.

Velo pietoso.