Durante una conferenza sul paranormale a Roma, la sensitiva tedesca Helga Ulmann (Macha Mèril) avvertì la presenza di un omicida tra il pubblico. Spaventata decise di interrompere la seduta. Era impaurtita e disse vicino allo psichiatra Giordani (Glauco Mauri), di sapere questa persona misteriosa da lei percepita. Il killer era nascosto nel teatro e dopo aver sentito le parole della sensitiva, entrò nella sua casa e la uccide per diverse volte con la mannaia.

Il pianista jazz Marc Daly (David Hemmings), aveva appena finito di fare le prove con la sua orchestra e decise di andare nella piazza sotto casa insieme all'amico Carlo (Gabriele Lavia). Entrambi sentirono delle urla e Marc vide la sensitiva scaraventata dal vetro della finestra e chiese aiuto, ma una volta precipitata muore. Il commissario Calcabrini (Eros Pagni) interrogò Marc come sospettato anzichè come testimome, ma non si interessò alle sue parole. Nel frattempo, il protagonista fece ritorno a casa e trova in piazza l'amico Carlo pesantemente ubriaco e confidò all'amico di aver visto un quadro entrando nell'appartamento del delitto. Tale oggetto verrà scomparso misteriosamente.

Anche la giornalista Gianna Brezzi (Daria Nicolodi) era interessata alle indagini dell'omicidio dal quale spera di ricavare un articolo interessante e decise di indagare insieme a Marc. Il protagonista conosce poi la madre di Carlo (Clara Calamai), un'ex attrice con segnali di demenza, che lo indirizza da un amico del figlio. Quest'ultimo era omosessuale e ha un rapporto molto ambiguo con Carlo, il quale si dichiara eterosessuale. La sera stessa, mentre Marc stava facendo delle prove con il pianoforte, l'assassino riesce ad entrare a casa sua e iniziò a sentire una canzoncina che aveva preceduto la morte di Helga. Il pianista rischiò di essere aggredito e con una telefonata di Gianna riesce a salvarsi. Il killer scappò via, non prima di averlo minacciato di morte.
Il giorno seguente, Giordani dichiara che si tratta di uno schizofrenico, mentre il brano si collega con la leggenda della villa del bambino urlante, come riportato nel saggio "Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna." Marc, attraverso il libro risale all'autrice Amanda Righetti (Giuliana Calandra), ma l'assassino la rintraccia prima di lui e la famosa scrittrice viene brutalmente uccisa, il suo volto era ustionato nell'acqua bollente della vasca da bagno. Marc trovò il cadavere qualche ora dopo e avvertì Gianna che lo consiglia di scappare. Tra il pianista e la giornalista inizia a nascere qualcosa. Il giorno successivo, Giordani fece un sopralluogo sulla scena e riesce con un'intuizione a ricostruire la dinamica della morte di Amanda: aveva scritto il nome del presunto killer che l'ha uccisa grazie al vapore dell'acqua bollente.
Nel frattempo, Marc riesce finalmente a trovare la villa della leggenda, disabitata da molto tempo. Il custode che vive nelle vicinanze gli lasciò le chiavi. A sorpresa trovò nascosto nella parete un disegno infantile che raffigurava un bambino armato di un coltello insanguinato. Giordani scrisse degli appunti e tenta di avvisare Marc, però il killer riesce ad ucciderlo dopo averlo spaventato con un manichino mobile usato per distrarlo, colpendolo alle spalle e finendolo con un grosso tagliacarte.
Marc, scosso dalla morte di Giordani, decide di scappare da Roma invitando Gianna a partire per la Spagna, ma osserando una foto della villa nota che una finestra è stata murata. Cerca di avvisare Carlo e lasciò un messaggio a Gianna e si reca nella struttura, abbattendo a colpi di piccone un muro e scopre una stanza segreta dove giace un corpo mummificato. Sconvolto, Marc indietreggia e viene tramortito. Decise di andare insieme a Gianna sul posto, costui avvertì la polizia dopo aver sentito un rumore, ma viene chiamata da una voce. Quando Marc la va a cercare scopre che è stata pugnalata. 
A questo punto, Marc scopre che quel disegno risale al 1950 con Carlo, allora bambino. Questi gli punta la pistola e gli rinfaccia di non avergli dato retta quando gli aveva detto di scappare. Carlo viene trascinato brutalmente da un camion per diversi metri e viene investito da una macchina. Gianna, dopo aver subito la coltellata è fuori pericolo.
Marc mentre stava prendendo la strada di casa, pensò alle parole di Carlo riguardo al quadro scomparso. Tornato sulla scena del delitto, scoprì che c'era uno specchio e si vedeva il volto dell'assassino. Indovinate chi era? La mamma di Carlo che accusò Marc di averlo ucciso. Uccise anche il marito davanti al piccolo, che lo voleva portarlo nella clinica contro la sua volontà. Marc tenta la fuga, ma viene raggiunto e ferito alla spalla dalla donna con la mannaia. Il suo medaglione si impiglia nell'inferriata dell'ascensore, l'uomo preme il pulsante di rimando e la cabina, tirando con sè la collana, decapita la donna. Finisce così una catena degli efferati di omicidi. Ai titoli di coda, viene mostrata l'immagine di uno sgomento Marc riflessa in una pozza di sangue.

Partiamo da una semplice domanda. Lo sapete chi è l'autore di questo capolavoro? Dario Argento il Maestro del brivido. Un regista che ha costruito un successo straordinario, grazie alle musiche dei Goblin. Fu il primo a creare il genere horror. Lo guardai poche volte e non sono mai riuscito a capire la trama del film, gli omicidi misteriosi e perchè proprio la mamma di Carlo.
Ancora oggi, è la pellicola più vista di sempre e l'horror continua a fare ancora il suo successo.

Un abbraccio Pasqui