"  LA COTTA E...LA RICOTTA ! "

" No!...assolutamente no!!...Massimo B. è uno studente esemplare...buon profitto...buona condotta...mai un'ora di assenza...ma perchè lo dovremmo rimandare a Settembre...solo per la sua matematica... Prof.ssa Maitilasso!?! "  " Ahh...Prof. Fabi ma come glielo devo spiegare!!...allora lo ripeto così ascolta anche il Preside Rodottà...ha gettato dalla finestra un pezzo di carta con la soluzione del problema durante un compito in classe...davanti ai miei occhi perchè io mi ero accorta del passaggio di un fogliettino di carta...così lo invitai a consegnarmelo... ma lui come  volesse emulare il gesto eroico di Toti che vistosi spacciato gettò la stampella contro il nemico...di quel pezzetto di carta ne ha fatto un pallottolino e lo ha gettato dalla finestra aperta a causa di questa ondata improvvisa di caldo...    "...E ha fatto bene!!...- (seguì uno smorzato applauso da parte di tutto il consiglio di classe) - ...ma come si permette Prof. Fabi...mi meraviglio di lei!!"  "...il collega ha perfettamente ragione - tuonava la Prof.ssa Valentini, insegnante di Lingua Inglese -...lei...mi risulta dalle voci dei colloqui con i genitori...che attui dei metodi troppo severi  con i suoi alunni!!"  "...ahhh...ma allora è una congiura!!...la prego intervenga lei Sig. Preside...altrimenti quì va a finire...che saltiamo le ferie!!"    
Era lo scrutinio finale della classe 1a C dell'Istituto Tecnico Giuseppe Armellini, correva il Giugno 1964.

Un giorno piovoso durante la ricreazione non potendo tutta la scolaresca scendere nel parco rimase nel corridoio a consumare le merende, mentre io con il panino farcito di prosciutto e formaggio preparato da mamma tra le mani, mi dilettavo a sfogliare la copia di Forza Milan fresca di edicola.  Alla cattedra era rimasta la Prof.ssa Valentini, quel giorno avevamo con lei due ore di fila di Inglese e la vidi, mentre sbirciavo tra una pagina e l'altra la mia rivista, con lo sguardo sempre più triste ed infine aprì la sua borsetta, ripose una fotografia che un attimo prima serbava tra le sue mani, ed estrasse sommessamente un fazzoletto per tergersi una lacrima.  Smisi di leggere del mio Milan e mi accostai a lei..." Prof.ssa Valentini!!...si sente bene?!...ha bisogno di qualcosa!? "  "...Ma come sei gentile Massimo B. ...sei un bravo studente..ed un ragazzo molto sensibile!!...A te ..lo posso raccontare...è come se avessi tra le braccia mio figlio Emanuele...sai ..oggi ricorrerebbe il compleanno di mio marito..."  "...Ma perchè Professoressa usa il condizionale? "  "...ma perchè non c'è più...Massimo!!"-...e ricominciò a piangere...-  ...noo!!...ma come è possibile!?!...ma così giovane!?!...e quindi lei Prof.ssa è...."    "...Sì...Massimo...sono una vedova da otto anni...ed il mio Emanuele non ha mai conosciuto il suo papà!!"  "...mai??"  "...No..mai..Massimo! Il suo papà Raffaele era un docente universitario in Fisica e si stava recando a New York per un convegno mondiale.  Era il Luglio del 1956 e s'imbarcò a Genova a bordo dell'Andrea Doria...ma non arrivò mai a destinazione...il destino volle che a poche ore dal suo arrivo si sollevasse un improvviso banco di nebbia che impedì al Comandante Calamai di vedere in tempo il sopraggiungere della nave svedese Stockolm e lo speronamento fu inevitabile.  La nostra nave, orgoglio della Marina Commerciale, ebbe la peggio in quel micidiale scontro e la sua fiancata destra venne squarciata nel violento impatto e nel giro di due ore l'Andrea Doria calò a picco nei fondali dell'oceano portando con sè, oltre al mio povero Raffaele, altre 45 persone rapite dalle loro cabine nel cuore del sonno.  Nella disgrazia mi auguro che non abbia sofferto...che non abbia visto la morte in faccia in quello straziante scenario di acqua e sangue!...aveva soltanto 45 anni...ed io ero incinta del mio Emanuele di sei mesi!!...ora ..Massimo...conosci la mia storia!!...e allora ti lascio un compito da svolgere...traduci questa storia in lingua inglese ed io ti darò il voto che merita la sua traduzione...ma ti prego - e mi strinse forte le mani - ...non raccontarla a nessuno, tiella solo per te!!..promettilo!! "  Annuii con il capo mentre suonava la campanella di fine ricreazione.  Mi accorgo solo ora, a distanza di 57 anni, di aver profanato quella promessa ed allora Prof.ssa Valentini e figlio Emanuele ovunque voi siate, vogliate umilmente accettare le mie riverenti scuse. 
" Mamma !!...i quadri non sono ancora usciti, farò più tardi!!...ti è passato il tuo mal di testa!? "  " Ho preso una Cibalgina mezz'ora fà...ma ancora non mi ha fatto effetto!!...stai tranquillo Massimo...io e papà sappiamo..che sei bravo!!...ahh..a proposito...io non posso uscire con questa emicrania...allora non ti scordare..quando rientri passa dal pizzicagnolo e prendi tre etti di ricotta di pecora...dì che è a nome di Ofelia, il Sor Maurizio mi conosce!!"  "...va bene mamma...lo farò!!..riguardati!! ...a più tardi! "  Ero al telefono a gettoni dell'atrio dell'Istituto Armellini nell'attesa che il bidello esponesse i quadri con i promossi, rimandati o respinti dell'anno scolastico '63-'64.  E proprio mentre stavo riagganciando la cornetta ecco pronto il nostro bidello Walter ad appendere con le cimicette i quadri di tutte le sezioni e gli chiedemmo da quali avrebbe cominciato ...ci rispose dalla 1a A...allora ancora 3 o 4 minuti di attesa...e poi eccomi...il terzo nell'elenco alfabetico della 1a C  Massimo B. "Promosso"...e come me tutti quanti con un solo Respinto, Garcea, e qualche rimandato a Settembre, mi pare di ricordare 5 o 6 sul totale di 22...un risultato niente male!....Poi d'improvviso tra il vociare dei maschietti una eco in lontananza si avverte marcatamente...dall'altra parte del salone, nell'estremità destra,  erano usciti i quadri delle studentesse del liceo scientifico..."le femmine"...ed ecco che vedo esultare lei...ci eravamo già consciuti in primavera durante le ricreazioni in giardino..ma ora vederla esultare con quella coda di cavallo castano ramato, con quella sua gonna plissé bianca con dei disegni rosso fiorati, quel sorriso radioso, quella camicetta candida con il primo bottone slacciato...ed i suo incontenibili abbracci di gioia con le sue amiche ...poi d'improvviso si voltò come se il mio sguardo  l'avesse calamitata...e mi venne incontro...sentivo che voleva abbracciarmi...ma forse temeva davanti a tutti di vergognarsi...e allora quell'impulso si trasformò in..." Massimo!!!...sei stato promosso??"  " Sììì ...Pamela...e tu??" " Sììì...Massimo!!!...anche iooo!!!...promossaaa...evvaiii!!!" Ci precipitammo al telefono a gettoni per comunicarlo ai nostri genitori...e fatta un po' di fila per l'affollamento dovuto all'evento, nella mia telefonata, dopo i rallegramenti di mamma Ofelia, mi rammentò di non scordarmi di prendere la ricotta, per lei vitale...molto più della Cibalgina...ci ritrovammo all'uscita della scuola...mano nella mano, qasi con un gesto meccanico ed allora cercai di vincere la mia timidezza domandando a  Pamela: "...Non ti ho mai chiesto dove abiti? "  " ...A Viale Marconi...nei pressi del LungoTevere!"  "...Ma allora abitiamo vicini...io sono mezzo km più avanti, dopo aver attraversato il Ponte...Ma devi aspettare qualcuno ..Pamela!?!"  "...No..Massimo...ho detto poco fà ai miei che sarei tornata con le amiche..."  "...ehh...già...ma non le vedo!!"  "...Ahhh...ma svegliati..Massi!!...a loro ho inventato che veniva a prendermi mio zio con l'auto in Via delle Milizie!!...insomma ...una scusa!!...avevo voglia di parlare con te!!..ma perchè... a te non va!?!"  "...Ma certo che mi va ..Pamela!..ci siamo sempre e solo scambiati qualche parola alla ricreazione..."  "...Ehhh...Massi...ma i miei genitori sono all'antica...sai che se mi vedono parlare con un ragazzo...mi dicono che è ancora troppo presto..."  "...Ahhh..ma allora tu dovresti conoscere mia madre!!...bene..se mi potesse far entrare in un seminario, giuro che lo farebbe...mi dice sempre...avrai tempo per stare appresso alle gonnelle!!!  Devi sapere che il suo modello ed esempio da seguire è un certo zio Mario che si ammogliò all'età di 55 anni!!"  "Ahh...Ahh...Ahh...ma sai che mi piaci proprio Massi!!! "  ...prima arrossii...pensavo che fosse lei la timida..invece ero io.. e di colpo sbiancai...ma si trattò solo di pochi istanti...e lei come se avesse intuito questa mia ripresa..mi trinse forte la mano dicendo e ridendo: " Dai!!...andiamo quì al Bar Angelico, ci facciamo la prima grattachecca della stagione...comincia a fare caldo...e un bel tamarindo e orzata col ghiaccio è quello che ci vuole...dopo tutto siamo stati promossi in seconda...e ce lo meritiamo..non trovi Massi??"  "...ma certo Pamela..."  ...cercai di prendere coraggio e ricambiare la sua stretta di mano con una altrettanto più forte e calorosa...ma non ci riuscii...lei rallentò il passo...si girò verso di me accostando la testa sul mio petto...avevamo la stessa altezza...la sua coda di cavallo solleticava il mio naso...ma dopo qualche breve ma "interminabile" secondo...Pamela cercò e poggiò le sue labbra sulle mie...rimasi confuso, estasiato, inebriato...provai probabilmente una sensazione come sognò Dante con la tanto agognata Beatrice!     Mi resi subito conto di un fatto, Massimo era al suo primo bacio, Pamela probabilmente no, ma non ebbi mai il coraggio di chiederglielo e del resto non avrei mai più potuto farlo, il padre un sottufficiale pilota dell'Aeronautica Militare venne trasferito in quell'estate dall'aeroporto di Pratica di Mare alla base aerea di Aviano nei pressi di Pordenone, ma questo Pamela non me lo disse o non volle dirmelo; lo saprò soltanto verso i primi giorni di Agosto ricevendo una cartolina panoramica del Friuli con i saluti ed i suoi...ultimi mille baci!!

Nel mese di Luglio, un sabato, convinsi papà Renato che aveva detto, non essendo di turno in agenzia di stampa, che ci avrebbe condotto al mare, a cambiare posto, non la solita spiaggetta di Fiumicino dove amava trascorrere il tempo cercando tra gli scogli granchi e cozze, bensì lo convinsi ad andare ad Ostia e precisamente allo stabilimento Duilio con la scusa d'incontrarmi con un paio di compagni di classe perchè il mattino del giorno precedente squillò il telefono a casa nostra...rispose mia madre mentre io ero a fare la doccia...e lasciò la cornetta del telefono a muro penzoloni dicendo che era per me.  M'infilai in fretta l'accappatoio e mi precipitai...era Pamela..." Massi!!..domani mattina andiamo con un mio zio e due cugine andiamo ad Ostia, al bagno Duilio...perchè non vieni anche tu??...dai...che ci divertiamo!!"                                                                                   Quando arrivammo Pamela era già in acqua con le cugine e appena mi vide m'invitò a tuffarmi...quasi mi vergognavo...mi voltai a cercare lo sguardo dei miei...mamma era stesa sulla sdraia con la sua rivista preferita, Grand Hotel, mentre papà passeggiava sul bagnasciuga in cerca di telline...allora compresi di avere disco verde....pochi passi...entrai in acqua con un'ultima rotazione del collo...mi tuffai...poche bracciate...ed in un battere di ciglia mi ritrovai al largo..con l'acqua che ci sfiorava il mento...al fianco di Pamela...con le sue cugine (scomparse..o annegate!?!)...e come nel giorno dei quadri a scuola Pamela non esitò a stringermi e cercare di baciarmi...la sua coda sempre finemente annodata con un elegante fermaglio era ora sciolta ed i riflessi ambrati e polarizzati dai raggi del sole sui capelli sparsi e bagnati tra mille luccichii la rendevano ancor più bella...sembrava una dea tra le acque!!  Mi strinse...forte..forte...e nel mio corpo avvertii tra le gocce di sudore e la salsedine...qualcosa d'insolito...difficile da descrivere ma facile quanto irripetibile da vivere....e...d'improvviso....come lo Stop in un sogno...un grido dalla terraferma!!!...Era lo zio, il padre delle cuginette, vive e complici, che si sbracciava...forse avendo intuito il pericolo...camuffandolo con un prosaico...."Attenta ...Pamela...l'acqua è molto alta...torna indietro!! "   E tornammo indietro!!...sì...a malincuore... Indietro..e purtroppo per l'ultima volta....e per sempre!! 

Di quella giornata al bagno Duilio mi rimase solo la silhouette di mamma Ofelia distesa sul bagnasciuga a concedersi gli ultimi raggi di sole al tramonto sul mare di Ostia...sempre con la sua rivista e l'immancabile maritozzo con la ricotta...mentre io ancora inebriato dalla mancata celestialità di quei baci...pronto ignaramente a tentare di smaltire negli anni successivi ...la cotta più cocente della mia adolescenza!!

Una cotta ...con la ricotta...portata via lassù...lontano...nei cieli azzurri di Aviano dalla nascente Pattuglia Acrobatica delle Frecce Tricolori...un vanto, un orgoglio per la nostra Nazione!  Ma un ammanco ed uno smacco...per il mio cuore affranto!!!

 

Fine II Puntata.

 

                                                                                                           Un caro abbraccio.

                                                                                                              Massimo 48