Questa volta ho deciso per un attimo di distaccarmi dal campo, dal calcio giocato. Ho deciso di concentrarmi su queste tre parole che compongono una frase ricchissima di significato e che ha portato alla nascita di un blog (a proposito che bella invenzione!), che permette a tutti noi di mettere su carta e schermo le nostre considerazioni, i nostri pensieri attuali e magari lontani.
Perché alla fine essere un blogger è anche questo, che sia far rifiorire un ricordo o trattare un tema d'attualità, lo scopo è sempre lo stesso, mettere giù un accozzaglia di parole in grado di accendere una scintilla, di suscitare un' emozione.
Come me, che ho iniziato questo percorso quasi per gioco e all'improvviso ho sentito quasi come l'esigenza di scrivere, scrivere e tornare a scrivere. Soprattutto in un periodo del genere, dove tutto sembra così strano e questa piattaforma mi ha dato una valvola di sfogo.

Ma tornando a noi, oggi mi sono soffermato a chiedermi il significato del "vivo per lei" ed ho buttato giù tre interpretazioni: la prima che mi è venuta in mente è ovviamente, come spesso capita, quella più scontata e di conseguenza, forse, più banale. Lei è tutto l'insieme, il mondo del calcio, al quale con signorilità e ammirazione ci rivolgiamo in maniera formale per dare sfogo a quell'amore viscerale che ti scoppia dentro sin da bambino. E poco importa se il tempo cambia le cose, se ormai la tecnologia conti quasi più degli uomini in campo ogni qual volta vedremo un rettangolo con una palla al centro e qualche ragazzino o uomo a rincorrerla non potremo non posare il nostro sguardo su di "Lei". "A proposito caro signor Calcio, La ringrazio per esserci stato sempre, anche in un momento particolarmente difficile dove Lei, a suo modo ha continuato a tenerci tutti uniti, a regalarci una distrazione, una chiacchiera da bar con un amico su WhatsApp."

Il secondo pensiero ha ristretto il cerchio. È andato direttamente a lei, l'oggetto del desiderio attorno al quale si è costruito tutto questo: la palla! Nel tempo cambiano gli interpreti, le regole, i campi, i materiali che compongono quest'affascinante attrezzo. Negli anni è cambiato tutto ed il contrario di tutto, eppure la protagonista indiscussa resta sempre e solo lei. Non importa se sia di stoffa, di cuoio, un Super Santos o una pallina di carta argentata arrotolata, quando troveremo una forma sferica sul nostro cammino, scatterà in noi quell' istinto primordiale di calciare. Emblematica, in tal senso, la frase di un grandissimo scrittore argentino, tale José Luis Borges che recitava: "ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per strada, lì ricomincia la storia del calcio". Come se in realtà sia solo lei la chiave ed il fulcro di tutto.

Ed è proprio parlando di scrittura che ho avuto una sorta di lampo di genio: la terza interpretazione forse è quella più suggestiva ed anche quella che mi ha emozionato di più. Lei non è nient'altro che una semplice penna che dà voce ai nostri pensieri ed alle nostre emozioni. Sì perchè in fondo scrivere è bellissimo ed io forse sono rimasto tra quei pochi al Mondo a cui ancora piace consumare fiumi d'inchiostro per la brutta copia, prima di passare alla "bella" in digitale. Lo trovo romantico e vi confesso una cosa, sono destro ma ho sempre ammirato chi a scuola scriveva con la mano sinistra. Pensavo avessero una marcia in più, probabilmente perché immaginavo che scrivendo con la mancina le parole venissero direttamente dal cuore.
Creare questo blog è stata una fantastica idea e mi piacerebbe sapere dall'autore in realtà chi fosse davvero 'lei'. Intanto io ho tratto le mie conclusioni, mi piace davvero tanto scrivere per Lei, di lei, con lei.


RED: l'ideatore, nel lontano 2008, fu il nostro editore Carlo Pallavicino, e 'lei' è la squadra del cuore di ognuno di noi :)
complimenti per le tue interpretazioni!