Ammetto. Per ora avrei voluto parlare di calcio evitando di scrivere sul BarVxL. E’ un’iniziativa magnifica che ho caldamente supportato e accolto in maniera entusiastica quando è stata ufficializzata dalla Redazione. Questo mese, però, avrei voluto concentrarmi sul focus della nostra magnifica Community. Gradivo parlare esclusivamente di calcio che è poi l’argomento principale della piattaforma. Ricominciano le Coppe Europee. La Champions presenterà sfide esaltanti con la Juve che sarà impegnata in una doppia gara con il Porto. Non si parla di un’armata devastante, ma nemmeno di un branco di “scappati di casa”. Quando una compagine giunge tra le prime 16 del Continente significa che è dotata di valori importanti. L’Atalanta sarà, invece, attesa dal Real Madrid. Basta udire il nome per comprendere già praticamente tutto. La Lazio sfiderà il Bayern Monaco e qui si trema. Non si può dimenticare, poi, l’Europa League. Il Milan sarà alle prese con la Stella Rossa di mister Stankovic, Pippo Falco e Diego Falcinelli. La Roma affronterà i lusitani del Braga e per il Napoli, ecco il Granada. Match emozionanti. Ma non sono gli unici perché il campionato è più che aperto. Le 7 sorelle sono lì a darsi battaglia. Inter, rossoneri, Vecchia Signora, giallorossi, biancocelesti, partenopei e la Dea… Alla fine nessuno molla di un centimetro. A corrente alternata, tutte queste compagini restano attaccate al treno come dei vagoni ben saldati e nessuno cede. Si scambiano le posizioni in continuazione senza risparmiarsi colpi. E’ molto affascinante e attraente. E’ quasi magnetico.

Questi sono solo alcuni argomenti pallonari di cui si potrebbe trattare. Ma… Non posso resistere.
Qualcosa si sta prendendo assolutamente la scena ed è, ancora una volta, il covid-19. Anche se occorre ammettere che non è il virus in sé a ritagliarsi questo spazio, ma è la gestione dell’emergenza. Insomma, sono ancora una volta le persone che non sono in grado di amministrare il problema. Lo dico apertamente e senza voler accusare nessuno, ma non ho trovato una soluzione completamente vincente all’enigma. Cosa è accaduto di tanto trascendentale? Beh… siamo nel caos più totale. Mi sembra di vivere in un immenso paradosso che ora proverò a spiegare e mi scuso se al centro della mia analisi risulterà esserci la Politica, forse quanto di più lontano dai trend topic di VivoPerLei.

E’ ARRIVATO IL SALVATORE?
Ormai qualche settimana fa è andata in scena la nota crisi di Governo che ha condotto all’avvicendamento tra l’esecutivo mediaticamente denominato “Conte II” e quello guidato da Mario Draghi. Il principale artefice dei giochi, che volgarmente potrebbe essere definito “burattinaio”, è stato Matteo Renzi. Il toscano ha deciso di condurre gli esponenti del suo partito alle dimissioni provocando così una spaccatura nella precedente maggioranza che non è mai stata ricucita. Il tentativo di conciliazione in extremis tentato dal Presidente della Camera, Fico, su indicazione del Capo dello Stato, non ha condotto all’effetto sperato. Il senatore fiorentino aveva già tracciato una strada e per convincerlo sarebbe stata necessaria un’autentica impresa, credibile nel momento dei fatti, ma davvero impossibile analizzando quanto accaduto ex post. Occorreva essere lucidi e notare che a quel tavolo non partecipò neppure il diretto interessato. Il riferimento è proprio all’ex Primo Ministro. Così Mattarella ha scelto il tanto caldeggiato Mario Draghi in quello che avrebbe lo scopo di essere il “Governo dei Migliori”. Ahia… Eccoci. La prima falla. Può esistere una struttura simile? Modestamente credo di no. Perché? Tutto è soggettivo. Quello che è giusto per Tizio apparirà sbagliato a Caio. Non è un titolo di studio e nemmeno una carriera a garantire un simile appellativo. Ciò di cui si può trattare è un tema di competenze. Il curriculum vitae di un uomo è assolutamente inconfutabile, ma non è detto che lo renda più abile di un altro. Solo l’esame dei fatti sarà giudice di Cassazione. Nessuno è dotato di una sfera di cristallo in grado di predire il futuro e l’attuale esecutivo potrebbe rivelarsi il più grande flop della storia. Non ho mai amato gli eccessi. Ho notato che molti media, invece, hanno incensato Giuseppe Conte fino all’ultimo respiro per poi voltargli gabbana e riempire di moine il suo successore. Lo trovo, francamente, molto ipocrita. E’ ai limiti della comicità. Draghi ha quindi accettato il suo mandato con riserva e avviato le consultazioni. Dopo ben 2 turni ha raccolto una maggioranza che appare schiacciante. Sono davvero poche le forze politiche che si schiereranno all’opposizione. La più nota è la coalizione guidata da Giorgia Meloni. Ma vorrei concentrarmi su un punto. La Lega e Italia Viva sono sempre apparsi tra gli schieramenti maggiormente aperturisti tanto che, da qualcuno, Salvini è stato etichettato a tratti persino di negazionismo. Non giudico. Non sto scrivendo questo pezzo per schierarmi politicamente. Tutt’altro. Bene. Sia il leader del Carroccio che l’ex Sindaco di Firenze non hanno avuto mezze misure nel sostenere il nuovo esecutivo. Vi pregherei di tenere a mente questo particolare. Il professore umbro ha sciolto la riserva ed elencato i suoi Ministri. E’ la sera di venerdì 12 febbraio 2021 quando tra questi compare un fulmine a ciel sereno. Si tratta di un nome: Roberto Speranza. Il dottore in scienze politiche è confermato al dicastero della salute. “Ma come?” Si chiedono in tanti. “Avrebbe dovuto essere il Governo dei Migliori, quello che segnava la differenza rispetto al recente passato e in uno dei ruoli chiave della pandemia viene riproposto il leader?!. Sinceramente la domanda è lecita e non vado oltre trattando di altre personalità perché, ribadisco, non ho obiettivi politici che evadano l’aspetto legato all’attuale emergenza. Il giorno successivo, alle ore 12.00, Draghi ha giurato davanti al Presidente della Repubblica prima di assecondare ogni rito formale di passaggio e, infine, ha diretto un CdM.

Tutto normale, penserete. Macché. Stando ai media, nel consiglio dei ministri, SuperMario, il marziano sbarcato per salvarci, avrebbe risposto a un quesito postogli sullo stile comunicativo da adottare. L’indicazione si può riassumere in una parola: “sobrietà. Ok, un cambiamento rispetto a un modello, da alcuni definito “casaliniano”, che invece tendeva a essere parecchio presenzialista. La nomenclatura utilizzata è chiaramente riferita al portavoce dell’ex Primo Ministro. A quanto pare, l’intenzione dell’umbro è quella di parlare solo ed esclusivamente di fatti concreti evitando così allarmismi eccessivi o reazioni scomposte. Ci sta. Anzi, sembra la strada più efficace. Perché sarà ricordato il 14 febbraio 2021? Per San Valentino? Per la conquista della vetta della classifica dell’Inter di Conte Antonio, non Giuseppe? Assolutamente no. La risposta sta nella prima caduta del Governo Draghi. La partenza non è falsa. Di più. Perché? E’ colpa sua? Risponderò a ogni domanda specificando chiaramente quello che è il mio parere. Lungi dall’essere oggettivato.

RICCIARDI SCATENA L’INFERNO
A rompere gli indugi ci pensa un certo Gualtiero, detto Walter, Ricciardi. Un uomo multitasking visto che oltre a essere un esimio professore è pure un attore. Così, almeno, riporta Wikipedia. Ma bando alle ciance. Non è importante. Ciò che conta è che questo individuo è un consulente di Speranza. Ricordate a chi faccio riferimento? Al noto Ministro della Salute confermato dall’attuale Presidente del Consiglio. Bene. La notizia fa immediatamente il giro dei media perché l’esperto partenopeo sgancia una bomba incredibile. Altro che sobrietà… Chiederà al dicastero di originare un lockdown totale. Il boccone prelibato non può che scatenare l’inferno. Nessuno, chiaramente, si astiene dal riportare la notizia. E’ giusto. E’ giornalismo. Le reazioni politiche non tardano ad arrivare. Da chi? Beh… quelle che erano state definite le forze più aperturiste non possono certo essere troppo soddisfatte. Salvini lo dichiara senza mezzi termini. Ora mi chiedo e Vi domando: Matteo Renzi, che ha tanto criticato i vari confinamenti, come la penserà? Mi auguro vivamente che sia del parere del suo omonimo. E’ chiaro: un blocco imposto da Draghi non può avere una valutazione diversa da quello del suo predecessore. La giornata, però, è solo all’inizio in quanto il carico da novanta giunge sotto sera quando arriva l’ordinanza che ferma la ripartenza dello sci amatoriale. Gli impianti avrebbero dovuto essere aperti il giorno successivo, ma arriva un niet che li pone in ginocchio. Apriti cielo. Dalle Regioni alle associazioni di settore, si è scatenata una bagarre terribile provocata dalle tempistiche. Finita? Figuriamoci. Alla sera Ricciardi calca la mano e, alla Rai, rincara la dose affermando che serva un confinamento rigido e breve. Quanto? Neanche lui lo sa. Sarei sinceramente stato stupito del contrario. L’obiettivo è raggiungere una certa soglia dettata da un dato numerico. Occorre, poi, potenziare il tracciamento e vaccinare come se non ci fosse un domani. Ecco, quindi, le reazioni dei colleghi scienziati e anche qui il fronte non è unico. Crisanti, per esempio, concorda con il Collega così come la Fondazione Gimbe guidata da Nino Cartabellotta. Galli? Beh… lo lascio immaginare al lettore. Per quanto concerne Brusaferro. Fate vobis… I contrari, invece, sono Vaia, figura di spicco dello Spallanzani, Burioni, Palù di Aifa, Bassetti e Pregliasco. Pure l’associazione degli anestesisti ricorda come sia meglio imporre un controllo più rigido delle misure in vigore. Logicamente ho riportato alcuni esempi. Anche questa disciplina, quindi, si presente non univoca ed è logico che sia così. L’uomo è imperfetto. Tutto ciò che afferma e in ogni campo è assolutamente confutabile.

IL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO
Ripercorsi i fatti vorrei analizzarli scomponendoli e partendo da un punto di vista scientifico. Non ho la minima competenza in materia quindi porrò soltanto delle semplici domande che avranno una risposta. Se qualcuno che legge fosse in grado di illuminarmi, gliene sarei grato. Innanzitutto, mi sembra che occorra ancora una volta accordarsi sui vocaboli. Lockdown totale” cosa significa? Abbiamo assistito a vari modelli, tutti diversi. Si è passati da quello estremo visto in Cina a uno molto simile ammirato da noi durante la scorsa primavera. Con il tempo, giustamente, le maglie si sono allentate. Ora vediamo versioni di confinamento comunque più leggere. Pure in Inghilterra e in Germania non esistono persone segregate in casa come fossero agli arresti domiciliari perché, è inutile nascondersi, la realtà precedente era pressoché questa e trovo irrispettoso chi la giustifica affermando che fosse una richiesta senza eccessive conseguenze sulla salute psicofisica. Stando al Fatto Quotidiano ci si potrebbe dirigere verso tale ipotesi.
Pongo un ulteriore quesito ed entro maggiormente nello specifico. Immaginiamo che vi sia questo confinamento. Cosa accadrebbe alle frontiere? Siamo tutti al corrente che il problema derivi dalle varianti del covid-19. Queste sono già presenti sul nostro territorio, ma potrebbero pure entrare da fuori. Presumo, quindi, che si adotterebbero controlli molto rigidi. Sono sufficienti? Quando si riaprirà, cosa succederà al primo caso di ricomparsa del virus? I Paesi esotici posti a esempio da Ricciardi richiudono sconfessando così la sua teoria per cui, una volta superato questo momento, la ripresa appare quasi definitiva.
Poi… Nell’istante in cui vi sono scambi con l’esterno, se gli interlocutori non hanno adottato una simile strategia, il covid-19 torna presto in casa. Insomma, a me pare una pura e semplice utopia. Anzi, mi sembra persino poco rispettosa perché illusoria per un Popolo che ha già sofferto molto. Ma non sono un tecnico.

ESISTONO TANTE VARIABILI
Quella psicofisica - Passerei ad analizzare la situazione dal punto di vista decisionale e della modalità con cui si interviene. Ritengo, ancora una volta, che alcuni scienziati abbiano una visione miope del problema. Quando chiedono un sacrificio “breve” non sanno quantificarlo sicché l’aggettivo perde completamente di significato. Leggevo un articolo su Insideover dove è chiaramente specificata l’altra faccia della medaglia. Senza mezzi termini, si parla di ansia” e “depressione. Vorrei sottolineare a chi non ha avuto a che fare con questi mali quanto siano terribili. Non li paragono al covid-19 perché non è una gara e non amo tali generi di confronto. Fortunatamente non ne ho sofferto di persona, ma li ho osservati da vicino. Non è il caso di sottovalutarli. Si tratta, poi, dell’aumento dei TSO. Il Trattamento Sanitario Obbligatorio è qualcosa di estremamente grave che viene adottato in situazioni drammatiche e psichicamente parecchio compromesse. Riprendersi da tali generi di realtà è complicato come scalare l’Everest. Serve rispetto. Si parla, inoltre, di problemi cardiovascolari dovuti alla sedentarietà. E’ strano che i famosi “professori del covid” non analizzino un problema prettamente medico. Potrei comprendere che il lato psicologico non sia totalmente parte del loro ramo d’interesse, ma il resto no. In ogni caso, chi propone un lockdown totale, ben sapendo quali siano certe conseguenze, non ha ben chiaro il dramma oppure non lo considera. Quest’ultima ipotesi sarebbe deleteria e ancora più condannabile. Qualcuno potrebbe pensare che certi mali dovuti a specificati motivi siano tipici di persone deboli, ma ognuno ha i propri limiti. Il risultato non cambia. Nascondersi dietro una giustificazione simile per sostenere la propria tesi è come comportarsi alla stregua dello struzzo che copre il capo con la terra per non vedere ciò che gli accade intorno.

Quella giuridica - Sono dell’idea che, in Democrazia, il Popolo sia sovrano. Nessun genere di esperto può permettersi di oltrepassare la volontà della gente che poi dovrà subire le conseguenze relative al suo comportamento. Qualche virtuoso del diritto, mi dirà che “la libertà individuale termina dove inizia quella altrui”. E’ una massima che rispetto. Assolutamente. Il problema, però, è decifrare questo limite perché può essere che venga superato da ambo le parti. Pongo un esempio banale e tratto del crocifisso come simbolo religioso nelle scuole laiche. Questo emblema potrebbe infastidire il fruitore di un’altra religione. Soluzione? Viene levato così l’alunno, l’insegnante o il membro del personale ATA non è costretto a far fronte alla presenza di Gesù. Allo stesso tempo, però, si può ledere la sensibilità del cristiano che sente forte il bisogno di una simile partecipazione alla sua giornata lavorativa. Chi ha ragione? Credo che il dilemma sia piuttosto vicino a quello legato al covid-19. La nota guida giuridica è un dictat astrattamente molto valido, ma che concretamente rischia di avere un riscontro complesso. Un valore che, invece, può essere utile a comprendere la via da seguire è quello della maggioranza. Il Popolo è saggio. E’ in grado di conoscere quello di cui ha bisogno. Giuridicamente parlando, non credo occorra un padre padrone che gli indichi la retta via. Spesso non concepisco tale figura all’interno della famiglia, figuriamoci se la posso approvare a livello dirigenziale. Lo Stato non è proprietà del Politico. Non è un bene di cui egli può fare ciò che vuole, ma è un insieme di persone che deve accompagnare nelle scelte. Il verbo non è casuale. Le decisioni devono rispettare sempre la volontà dei cittadini con diritto di voto che hanno concesso a quell’istituzione proprio tale potere. Il rischio, altrimenti, è quello di pericolose derive. Si pensi al “pazzo” che crede in uno sterminio di altri per il meglio della sua gente. Purtroppo, la storia ha dimostrato che questi esseri esistono. Sono, quindi, sorte delle misure legislative tese a impedire il ripetersi di tali situazioni. In casi limite si rischia di perdere la bussola e l’emergenza attuale è uno di questi. La realtà è che nessuno, CTS compreso, è onnisciente quindi può permettersi di andare oltre determinate soglie. Spesso tale Comitato si trincera dietro il proprio ruolo consultivo affermando che poi le sentenze sono di altri. E’ un corretto scaricabarile di responsabilità ma, se questi signori non sono totalmente estranei alla realtà, avranno ormai compreso il forte ascendente che denotano. E’ chiaro che è difficile perché contraddire l’esperto è qualcosa di assolutamente ingombrante. Ma la politica deve mostrare coraggio nella discontinuità. E’ la sua gente che glielo chiede e i commenti al lockdown proposto da Ricciardi sono alquanto palesi. Il messaggio è chiaro e muove persino la tenerezza d’animo: “Noi non sappiamo più come mantenerci e crescere i nostri figli. Se ci pagate subito e non con un’elemosina possiamo pure pensare di chiuderci in casa, altrimenti siamo di fronte a un massacro. A ciò si aggiunge una forte sensazione di stanchezza e una reprimenda nei confronti del proponente. Le persone non ne possono più. Tale è, in pratica, il succo del discorso. Questo allarme, che si va ad unire a quelli di carattere psicofisico, non può che essere ascoltato. Qualcuno chiede al Professore Napoletano di provare a campare in un confinamento senza stipendio: in effetti, l’idea sarebbe interessante…

Le tempistiche - Parlerei ora delle tempistiche legate alle scelte. Ormai è palese che nessuno accetti più assurdi e impensabili cambi di programma dell’ultimo momento. Occorre che le decisioni vengano prese e annunciate prematuramente alle persone. Quanto accaduto con lo sci è irrispettosamente grottesco, ma è soltanto il susseguirsi di una serie troppo lunga di eventi simili. La Liguria ha saputo di essere zona arancione con un solo giorno di anticipo quindi i ristoranti sono stati chiusi con gli approvvigionamenti già pronti. Molti locali hanno deciso di aprire comunque in barba alle norme e non posso ritenerlo un comportamento approvabile, ma ne comprendo pienamente i motivi. Chiederei a certe istituzioni di porsi nei panni dei lavoratori che avrebbero dovuto gettare al vento un immenso quantitativo di cibo. Poi si parla di sprechi… Non voglio nemmeno scrivere oltre relativamente alla questione della montagna perché mi sembra un atteggiamento talmente scorretto da essere intollerabile. In tanti hanno già pronunciato lunghi fiumi di parole e scritto milioni di pagine. Sarei ripetitivo.

La comunicazione - Passerei, quindi, all’ambito comunicativo. Se ricordate, qualche paragrafo fa, riassunsi con una parola la richiesta di Draghi ai suoi ministri:sobrietà”. Forse questi esperti hanno compreso il concetto, ma i tecnici non direi. Chiaramente la situazione è degenerata a causa di Ricciardi e della sua dichiarazione sul lockdown. A quel punto si è aperto un universo di pareri e opinioni diversificate che mostrano ancora una volta l’aleatorietà della materia. Così è difficile guadagnare credibilità. Il Premier non può impedire ad alcuno di parlare, ma solo suggerire alla sua squadra una comunicazione maggiormente rigorosa e istituzionale. A quel punto sosterrei che, per il bene comune, sia opportuno cercare di evitare quantomeno alcune pericolose boutade come quella dello scienziato partenopeo. Con il suo atteggiamento ha posto in difficoltà l’intero nuovo Governo che già deve affrontare la scabrosa questione relativa allo sci. Insomma, è la classica zappa sul piede. E’ un colpo basso involontario che il campano ha tirato al mondo politico e a Mario Draghi perché le forze opposte, tutte inserite nel progetto, hanno chiaramente espresso la loro opinione. Questa non è unanime.

DRAGHI, IN MEDIO STAT VIRTUS
Una bella gatta da pelare per la Guida del Governo dei Migliori che non ha nemmeno ricevuto la fiducia delle Camere e già si trova praticamente assediato da ogni parte. Lockdown sì o lockdown no? Auguri professore. Ma se proprio vuole un consiglio spassionato, mi permetto di darglielo. Prima che sia troppo tardi cambi tutti i tecnici del Ministero della Salute. Molti italiani non hanno una gran fiducia in loro e sarebbe un’importante indicazione di discontinuità rispetto al passato. Se proprio deve scegliere il confinamento, poi, lo faccia in modo bilanciato. Non creda a chi Le dice che esiste solo il bianco o il nero. Si rifaccia ai latini: “in medio stat virtus”. Si ricordi che su di Lei pende la tenuta sociale e psicologica di un Paese. Salute significa anche questo. Sono certo che lo saprà e non ha sicuramente bisogno del mio umile suggerimento. Buon lavoro e non ci faccia rimpiangere il recente passato. Se mi è consentito, l’inizio è rivedibile.