Mi voglio porre diverse domande e la prima la troverete di seguito pronta: avrei dovuto intitolare "Gli alieni si chiameranno robot" o "robots"? La questione è complicata, ma preferisco rendere il titolo italianizzato è non più consonantico del dovuto, eppure grammaticalmente scorretto...

Dunque, in questi giorni, mi è capitato più volte di trovarmi di fronte ad alcuni dibattiti, in televisione o al computer ma anche a scuola, riguardo l'intelligenza artificiale e lo sviluppo di androidi o sistemi operativi resi il più possibile simili per aspetti che si concentrano dal fisico apparente alla mente ben più profonda dell'essere umano. Sarà mai un ET o un vulcaniano nel firmamento a volere queste casualità per me che mi imbatto spesso nel tema? O forse per alzare la curiosità del lettore scrivo di complotto o misteri fittizi del cosmo già nelle prime righe? Complotto! Ebbene l'ho fatto. Allora proprio su Internet, un prodotto artificiale che a tutti gli effetti tenta di riunire i saperi dell'uomo in un cervellone di connessioni e connessioni che sono incappato su questo articolo che vi lascio proprio qui sotto, ma tranquilli che non è necessario aprirlo in quanto sarò io a spiegarvi la questione.

(https://www.agensir.it/chiesa/2019/02/26/robotica-hiroshi-ishiguro-umani-e-umanoidi-insieme-nella-societa-del-futuro/)

Innanzitutto, spero perdonerete le mie maniere caotiche e non formulate secondo un ordine cronologico, volevo incominciare dalla più ricorrente delle domande esistenziali, quella maledetta "W" inglese: why? Perchè? Perchè Hiroshi Ishiguro dovrebbe creare dei sistemi umanoidi ma veramente forniti di un'identità robotica? Due motivi.

Perchè... è più comodo. Lui così si stanca di meno, sta tranquillo sulla sua poltrona, magari con un telefono o qualcosa di simile in mano, magari la poltrona l'ha presa proprio il giorno prima al nido Ikea, tanto non è che le mattine abbia molto da fare con la sua nuova invenzione... ah un momento! Chi è Hiroshi Ishiguro? È un insegnante giapponese che lavora nell'università di Osaka nel dipartimento di macchine adattive ed ha creato una copia umanoide di sè stesso, un androide praticamente, ora sta cercando di creare dell'altro da mettere nel giro dei prossimi anni in commercio, è al 26° posto tra i geni viventi secondo il Daily Telegraph, sicuramente sì che è un cervellone il nostro Ishiguro.

Allora ero rimasto alla parte in cui scrivevo che lui andava al nido Ikea per comprarsi la poltrona. Il fatto è che... gli serve per condurre un'esistenza più comoda come già scritto. La seconda motivazione è che vuole osservare le differenze tra umani ed umanoidi. Come? Questo lo chiedo io. Siccome ha già affermato sopra che una delle ragioni per costruire i suoi androidi sono di renderli dei "servetti" o dei "camerieri domestici", allora lui che fa? Sviluppa un essere umanoide tentando di fornirgli ciò che pare impossibile perchè esclusivamente umano: la coscienza. Però questa coscienza deve essere arrestata, il senso della giustizia! Trovate giusto che un essere "quasi umano" debba vivere alla mercé dell'uomo se questo ha raggiunto o quasi il livello dell'intelligenza umana? A me no. Stiamo limitando un essere artificiale che è entrato nel cerchio dei viventi. Siamo degli egoisti allora! L'essere di questione deve essere artificiale e controllato da noi, non può ribellarsi e non può avere assolutamente il sopravvento sull'umanità (come ha espresso Ishiguro anche successivamente nell'intervista) perchè sarà sempre schiavo dell'homo sapiens sapiens astutissimo, ma nonostante tutto lo vogliamo con una coscienza propria e simile all'umano! Ma non deve ambientarsi tra di noi, deve solo stare ai nostri ordini!

Ma è assurdo! Ma che sono? Creiamo delle giostre con dei bottoni da spingere per farli comportare come vogliamo, poi diciamo che sono uguali a noi? E se io fossi uno di loro? Ma io sono uno di loro, missione Blade Runner! Sono Roy Batty. Ok, ok. Anche io trovo noioso dopo qualche momento Discovery Channel, freniamo il discorso scientifico. E che poi, per me, il computer non saprà mai essere come un umano, quella coscienza è già impostata, la nostra è un qualcosa di naturale e non spiegabile... o forse anche la nostra è già impostata? Potrebbe essere tutto. Non rivolgere domande più grandi di te, Damia'.

Ma qui sono d'accordo con Ishiguro, non sappiamo se questi androidi potranno mai provare il dolore o se sapranno solo muoversi con i muscoli elettronici in modo da farlo apparire in scena. Non lo sappiamo cosa provano. Ma nemmeno l'uomo può star sicuro che l'altro soffre se non osservandolo, non c'è modo di rilevare la potenza delle emozioni. Mica c'è un dolorometro per intendere se si sta soffrendo o no! E allora forse è più semplice trovare un dolorometro per l'androide che per l'uomo! Ancora devo intendere meglio a cosa serva davvero questo "androide", certamente affascinante ma quanto giusto, quanto funzionale alla vita umana?

E come la mettiamo con il discorso religioso? Ishiguro vorrebbe sapere che ne pensa il Vaticano dell'intelligenza artificiale. L'androide azzera ogni forma di credenza cristiana in quanto è un essere "quasi umano", partorito solo dall'uomo, ma poi dalle mani dell'uomo! Controllato dall'uomo stesso! Dove è il Dio? È un essere concepito senza nulla di naturale, non è segnato nè nella catena alimentare nè nell'albero della vita! Siamo noi che vogliamo produrlo ma questo non dovrebbe esistere! Sicuramente la cultura occidentale, Ishiguro, sì che mi influenza: Westworld, Her, Blade Runner, ma questo assomiglia molto anche delle pianeta delle scimmie.

Abbiamo sempre avuto il timore che gli alieni potessero invaderci? Arrivare? Controllarci? Ma questi non sono alieni... li avremmo creati noi gli androidi e li diffondiamo noi egualmente nel caso! Google già esiste e non è in fase di sviluppo... Ebbene sì, ma io sto attaccato alla poltrona! Non voglio rischiare di abbandonare la mia posizione sulla scala dei valori del Pianeta Terra a favore degli "androidi", creati poi da chi? Dell'umano! Nossignore, no proprio! Vade retrooo! Perchè poi se finisse come con il ventriloquo di Lillo e Greg che trattai mesi fa? Il ventriloquo è l'umano e l'umano è il ventriloquo... e quello che chiama al telefono chi è? Ma Bill Gates? Complotto ancora! Complotto! Leggete questa parola, la nomino forte!

E comunque, io... mah boh! Sarà che non avrò inteso davvero il concetto totale! Io rimango scettico, ma sicuramente Ishiguro ha un quoziente intellettivo superiore al mio... nonostante ciò non mi fido. Proprio non mi fido. E come la mettiamo col problema del traffico? I nuovi alieni andrebbero in automobile? Aumentiamo l'inquinamento! E a Roma che si fa? Non si circola più se gli androidi, nuovi marziani si mettono le cinture di sicurezza e scendono al volante. Però un androide mi andrebbe proprio bene al posto posto Ibrahimović! Metallo e metallo davanti, chissà che bordate che tira davanti la porta, sarebbe infallibile! Un momento, me lo dice Max Palinuro:

"A Roma c'è il traffico, ma il traffico, ma talmente tanto traffico, ma talmente tanto traffico che una volta..."

Davvero scettico, Damiano Fallerini