Si avvicina la nuova stagione e con essa uno dei giochi più amati dal popolo: il fantacalcio. Ma quanto è bello il fantacalcio, amici? Stare lì a spulciare i nuovi arrivati, le giovani promesse, i talenti che arrivano dalla cadetteria…Mamma mia, sono già elettrizzato all’idea di cimentarmi con l’asta. Già, l’asta…Che momento magnifico! Si sta lì, fogli scarabocchiati alla mano, che tra l’altro custodisci manco se avessi la ‘ricetta segreta’ dei giocatori vincenti, quasi ad aver scritto nomi che non figurano in altre liste, in pieno stile “ho mangiato in una pizzeria che conosco solo io”, che ‘fantacalcisticamente’ corrisponde a “questo l’ho scoperto io”. E c’è da esserne gelosi dei propri studi; devi per forza dar senso a quelle ore di articoli letti su ‘pincopallo’ che arriva dal Sud America con le stigmate da nuovo Messi, o il centrocampista che arriva dall’est che “sembra Modric” ( ormai chiunque sia di nazionalità croata, sembra Modric ), ad analizzare le medie voto dei calciatori della serie a sperando di tirarne fuori il diamante grezzo pronto a illuminare la scena. Ma non basta amici miei. Eh no, perchè questo è il passato. Adesso c’è anche il fantacalcio ‘mantra’; col cappero che devi solo conoscere i nomi di chi già bazzica il nostro campionato e chi arriva, adesso devi conoscere minuziosamente anche il ruolo specifico, sennò non sei nessuno. Il vero ‘malato’ deve sì fare una rosa da venticinque calciatori come da sempre, ma deve anche schierare poi un undici con ruoli ben definiti; era bello fare il ‘guappo’ dicendo mi prendo Papu Gomez che ‘tanto gioca attaccante e mi fa dieci gol’; ora prendi Gomez sapendo che riempie lo spazio da trequartista.

Sì ma qui siamo ancora comunque tra la gente ‘normale’, niente di straordinario. Come dite? Cosa c'è di più? Cosa c'è di più! E ve lo dico subito; c’è l’Eurolega. No, so cosa state pensando. Avete immaginato quei fanta con le liste dei giocatori della Champions, o quelle che fanno in occasioni di europei e mondiali. Ma quella è robaccia, signori. Per ‘Eurolega’ intendo proprio un gioco che contempli un listone gigantesco con gli interpreti dei cinque campionati top: Serie A, Premier League, Ligue 1, Bundesliga e La Liga. Sì esiste. Esiste ed è un gioco fantastico; questo sì, da 'malati' del football. Naturalmente non sono presenti proprio tutti i nomi, perché ne verrebbe fuori un libro più che una lista, con oltre quattromila professionisti. Ci sono praticamente tutti i calciatori delle squadre ‘top’, più qualche stellina di squadre ‘minori’; ad esempio De Paul - che allora giocava nell’Udinese - era presente, essendo un giocatore clamoroso e non ‘escludibile’. Stesso criterio viene usato ancora con i giocatori dei club non di primissima fascia delle rispettive leghe. Per far funzionare il ‘giocattolo’, anziché coprire le trentotto giornate previste in serie a, l’eurolega viene strutturata su trenta settimane, che corrispondono ai week-end in cui le cinque leghe giocano pressappoco in concomitanza.

Ne deriva che bisogna avere una conoscenza abbastanza approfondita dei campionati europei, con tantissimi nomi che possono rendere le squadre forti o fortissime. Viene naturale pensare ‘all’asta chiamo Mbappè o Lewandoski, così ho trenta gol garantiti’; non si può dire 'niente di più falso', perchè è assolutamente cosi. Compri Lewandoski e sai che in Germania il polacco ne ‘pianta’ trenta o più, ma è altrettanto vero che se lo scorso anno - come successo - prendevi Schick a un credito, lo stesso ti avrebbe garantito ventiquattro gol, quota raggiunta in Italia solo da Vlahovic e superata solo dai ventisette messi a referto dal solito Ciro Immobile. E non è neanche l’esempio più calzante, perchè in Europa ci sono centrocampisti che vanno tranquillamente in doppia cifra, raggiungendo quote da ‘numeri nove’. Il caso più eclatante nella scorsa stagione è stato Nkunku; ‘listato’ centrocampista, il francese ha giocato l’intera stagione da falso nueve, realizzando tra campionato e coppe oltre trenta reti; una roba monstre. Allo stesso tempo, partecipare ad un gioco così, tende a farti puntare molto su atleti che calcano i campi degli altri campionati, finendo per mettere un pochino in ombra quelli della nostra serie a. Anche questo rischia di rivelarsi un errore, perché i ventisette gol di Ciruzzo valgono alla stregua dei ventotto segnati da Mbappè; forse valgono anche più vista la costanza di rendimento del 'laziale', il quale rientra nel tabellino marcatori praticamente ogni settimana, a differenza della stellina francese che ‘riempie gli occhi’ con i numeri, ma magari salta l’appuntamento con il gol per qualche giornata raggruppando i quasi trenta con cui chiude la stagione, in tante doppiette e qualche tripletta. Questione di fortuna chiaramente; in ogni gioco ne serve tanta, e anche qui la situazione non è diversa. Puoi beccare una giornata storta e affrontare un avversario a cui le cose non sono andate meglio, ma ha fatto quel tanto che bastava per strapparti tre punti; la settimana successiva semmai realizzi tre gol e ti capita dinanzi l’amico 'carico' di divina provvidenza che ha nel suo undici tre doppiette e perdi ancora;  é proprio lì, in quel momento che decidi di affrontare l’altissimo, in un discorso dalle forti tinte blasfeme!

E’ lì che maledici la stagione, che imprechi in aramaico e salta fuori la fatidica frase: “il prossimo anno cercatevene un altro! Ora basta! Corca*** che lo faccio ancora!”. Ma poi sei sempre lì; come dopo le amarissime sconfitte della squadra del cuore, quelle che ti fanno dire “ma chi me lo fa fare, basta”, poi ti cade lo sguardo su una bandiera e sei innamorato più di prima; alla stessa maniera, non puoi rinunciare a quella sensazione da ‘scout navigato’, da ‘genio del mercato’, da intenditore di calcio che “sono sprecato qua, in mezzo a voi cialtroni”. Grazie di cuore a Riccardo Albini, il giornalista che in quel lontano giugno del 1988, in un bar del centro della città meneghina, diede vita a questo capolavoro ispirandosi al ‘fantasy football’; un gioco statunitense ‘ottimizzato’ per il football americano (meriti una statua Riki!), e grazie alle idee di tutti coloro che l’hanno mutuato negli anni a seconda delle preferenze dei fruitori. Il fantacalcio ragazzi: che gioco pazzesco!