Jules Verne l'autore del romanzo di fantascienza "Dalla Terra alla Luna" previde con 104 anni di anticipo quello storico allunaggio che il 20 Luglio 1969 compì Neil Armstrong scendendo dalla scaletta del LEM e poggiando il primo piede umano sulla crosta lunare. Fu indubbiamente l'episodio più saliente non solo di quell'anno ma di tutto il millennio scorso, una pietra miliare che l'uomo pose oltre il proprio naturale habitat terrestre, da allora inizierà una escalation tecnologica impensabile solo mezzo secolo fa e che ci porterà a modificare radicalmente il nostro stile di vita. Di quello storico 1969 preme in queste righe sottolinearne alcuni tra i suoi più salienti accadimenti.  
New York, 21 Agosto: nei pressi della metropoli, in una immensa distesa di prato circa mezzo milione di giovani assistono ad uno dei primi maxiconcerti che la storia ricordi, evento al quale parteciparono le più importanti ugole del momento tra le quali Frank Sinatra, i Santana, Joe Cocker, Jimi Hendrix.
San Remo 1 Febbraio: Iva Zanicchi e Bobby Solo vincono con la canzone "Zingara" il 19mo Festival della Canzone Italiana mentre nasce il sodalizio tra Lucio Battisti ed il paroliere Mogol, sarà un connubio monumentale nella storia della musica leggera di tutto il mondo.
Milano 12 Dicembre: un brutto giorno a chiudere un anno epico. La strage di Piazza Fontana presso un'agenzia bancaria che purtroppo causò 18 morti ed 88 feriti e fu l'atto terroristico maggiore del dopoguerra, da lì ebbero inizio gli "anni di piombo" in cui il nostro paese purtroppo convisse attraversando uno dei momenti più delicati della sua storia politica, la così detta "strategia della tensione". E per ironia della sorte, proprio nello stesso giorno verrà conferito al capitano Rossonero Gianni Rivera il primo Pallone d'Oro che il Calcio abbia mai assegnato ad un giocatore italiano.

Ma, proseguendo nella cronaca dei ricordi calcistici del nostro Milan, veniamo a quella mitica sera del 28 Maggio quando al Santiago Bernabeu di Madrid i Rossoneri vinsero la loro seconda Coppa Campioni battendo in quella finale gli olandesi dell'Ajax di Johan Cruiff allenati da Bennie Muller per 4 reti ad 1. I marcatori furono Pierino Prati (una tripletta) ed Angelo Benedicto Sormani.  Ma per gli amanti dell'amarcord come il sottoscritto rubo due righe e mezzo a questo racconto per scandire (e gioire) i nomi dei singoli calciatori di quella magica nottata: Cudicini, Anquilletti, Schnellinger, Rosato, Malatrasi, Trapattoni, Hamrin, Lodetti, Sormani; Rivera, Prati.
Allenatore: Nereo Rocco 
Presidente del Milan: Franco Carraro.

Nel 1969, nel campionato di Serie A, la Fiorentina di capitan De Sisti ed allenata da Bruno Pesaola conquisterà il secondo scudetto della sua storia. La piazza d'onore la otterrà il Milan in condivisione col Cagliari. Il nostro miglior realizzatore sarà con 21 reti Pierino Prati (detto "la peste"!).

Ma perchè, vi domanderete, ho voluto scrivere questo riassunto almanacco del 1969?
La risposta è la seguente: la mattina di quel giorno di Natale, verso le 12.30, il sottoscritto varcava la soglia dell'ufficio stampa di papà Renato con il gavettino del pranzo ancora caldo, e notava appese al muro varie strisce di zone perforate con in testa la scritta degli episodi più salienti dell'anno, dovevano a breve essere inviate alle maggiori testate giornalistiche europee per narrare sinteticamente l'anno vissuto in Italia in una sorta di almanacco.
Ah!...ma che sbadato!...Scusate, quasi tutti vi chiederete cosa mai siano le strisce di zona perforate... Bene, ora siamo nell'era dei computers, ma fino alla metà degli anni '90 circa le notizie nel mondo circolavano per mezzo della telescrivente, una sorta di macchina da scrivere con la differenza che il testo scritto veniva tradotto in una serie di perforazioni tipo alfabeto Braille in una striscia di carta, simile ad una lunga cintura, che al termine del pezzo scritto veniva introdotta in un trasmettitore e via cavo dall'altra parte il ricevente realizzava il processo inverso, cioè la combinazione di quelle perforazioni veniva decodificata dal ricevitore che faceva così scrivere il pezzo del redattore automaticamente al destinatario.
E così pranzai assieme a papà, fu inutile il suo tentativo nel convincermi a tornare a casa per il pranzo di Natale con la tavola imbandita e piena di parenti, risposi che avrei atteso il suo fine turno alle 18 per poi tornare a casa e cenare tutti insieme. Ma quella sarebbe stata l'ultima volta che mi avrebbe visto al fianco di papà nel suo ufficio stampa. Consumammo il pranzo in un tavolino in fondo alla sala con il frastuono di sei telescriventi che nonostante la festività non si arrestarono per un solo istante e mentre papà apparecchiava io scesi nella birreria sotto lo storico palazzo Colonna. Tornai dopo pochi minuti con due boccali di una spumosa birra  alla spina, un pro sit, un buon Natale, un buon appetito e divorammo lasagna ed abbacchio con patate al forno che mamma Ofelia aveva amorevolmente cucinato. 
Ma, come già detto, quella fu l'ultima volta che andai da papà, la settimana successiva avrei iniziato a lavorare presso un'azienda produttrice di ricetrasmettitori nella zona industriale di Pomezia a circa 30 km da casa. Papà, onde evitarmi faticose levate mattutine per prendere la corriera, mi cedette la sua 600 che gli  riconsegnai  un anno dopo quando ordinai, pagandola a rate, la mitica 500.
Nel frattempo papà raggiungeva il suo ufficio al centro della città con l'autobus, non so oggi quanti padri riuscirebbero ad imitare questo suo gentile gesto. 
Mentre mangiavamo noto queste zone appese alla parete con etichettate le varie diciture...Attualita'/ Politica/ Cinema/ Cronaca/ Sport...e infine resto particolarmente colpito da una targhetta con scritto: "Morte del Papa"....papà!?!...ma che vuol dire?...e mi spiega...".
Vedi Massimo, il 3 Giugno 1963 è morto Papa Giovanni XXIII (il Papa buono) e dopo nemmeno un minuto la nostra concorrente, un'Agenzia Statunitense diffuse al mondo la notizia della sua morte ricavandone un mare di soldi... e noi arrivammo per secondi e quel piccolo ritardo ci procuro' svariati mancati profitti. Da allora il nostro Direttore ci impose di preparare anzitempo la zona del prossimo decesso del Pontefice, così da trasmetterla istantaneamente... solo il tempo necessario al nostro corrispondente in Vaticano per alzare la cornetta del telefono...e lanciare la new!!
Wow!!..resto a bocca aperta!...non sarei mai arrivato a pensare che venisse architettato un simile escamotage nel mondo giornalistico... ed il tutto per un puro fine di lucro!
Questo era il mondo che si viveva mezzo secolo fa, io ero un ventenne, ora sono un settantenne. Ma sembra che sia passato, tecnologicamente parlando, il doppio del tempo, mentre all'anagrafe i 10 lustri trascorsi li sento... e parecchio!!
Cos'altro dire?... Siamo arrivati sulla Luna ma già è come se ce ne fossimo dimenticati, forse perché non c'è acqua, oro, petrolio, non interessa a nessuno e così si cercano altri mondi, magari Marte se si trovasse qualcosa di valido altrimenti si continuerà alla ricerca di ulteriori mete nello sconfinato universo celeste dove nel frattempo si è scoperto che il buco dell'ozono assume caratteristiche oramai inquietanti. Ma ricordo che io, da bambino, andavo con mamma a fare la spesa al mercato con una cesta di vimini a tracolla e lì dentro ci riponevamo di tutto. In questo mezzo secolo abbiamo consumato tonnellate di plastica gettandola per ogni dove e ritrovandola perfino nell'intestino dei poveri pesci cotti alla griglia.  Rammento inoltre quando andavo a comprare il latte comandato dalla mamma (come la mitica canzone di Gianni Morandi) ed era solo con la bottiglia in vetro! L'acqua che si beveva allora era di rubinetto in tutta Italia, altri tipi erano vendibili in farmacia e venivano considerate terapeutiche come la San Gemini o la Fiuggi, oggi ai supermercati ce ne sono di tutti i tipi provenienti, a volte, da siti finora ai più sconosciuti ma tutte solennemente in confezioni di plastica, i cui vuoti tutto il mondo non sa più dove diavolo mettere. 
Il fazzoletto in tasca era solennemente di stoffa, quando era sporco lo si lavava, asciugava, stirava e lo si riusava, ora si consumano camion di fazzoletti di carta che fanno abbattere alberi privando l'atmosfera di una parte della sua vita, la fotosintesi clorofilliana...
Dai!... Ci abbiamo messo del nostro per far disamorare la nostra Terra!

In ultimo la benedetta automobile, papà possedeva dapprima una bicicletta, poi un ciclomotore, poi una Vespa ed infine con il boom italiano degli anni 60 si acquistò a rate la 600. E come lui milioni d'italiani sono passati dal paio di scarpe, spesso risuolate, alle quattro ruote.
Oggi in Italia circolano 51.682.370 veicoli con una popolazione di 60.480.000 abitanti e quindi con una media di 0.85, cioè quasi un auto a persona... e per forza di cose che l'aria risulta di giorno in giorno sempre più inquinata! La soluzione per poter tornare a vivere meglio, cioè con maggior salubrità non sarà così semplice, ci vorranno decenni di duro regime di vita da parte di tutte le popolazioni di qualsiasi etnia con l'intelligente intervento dei nostri governanti che in primo luogo sottraggano qualche investimento destinato agli inutili armamenti e alle ricerche spaziali mirate unicamente al predominio di una porzione di Galassia, e non alla mera ricerca scientifica, per devolverlo a favore del "lifting" della nostra amata Terra i cui ghiacciai si stanno sciogliendo, le colline stanno franando, la temperatura globale si sta innalzando e presto le acque degli oceani torneranno a livelli primordiali e i nostri posteri vedranno solo in cartolina quel che resterà dei paesaggi che oggi noi tutti viviamo e godiamo. In ultima analisi a 53 anni dalla conquista dell'uomo sulla Luna, lo stesso dovrebbe compiere il tragitto inverso e dal nostro satellite naturale calarsi sulla Terra... per poterla prima scoprire... poi riamare... ed infine proferire al mondo di averla riconquistata!

Si son fatte le ore 18 di quel giorno di Natale, io e papà ce ne torniamo a casa, piove e fa freddo, la città è deserta, tutte le famiglie se ne stanno in casa con parenti, amici e le tavole ancora imbandite con le varie leccornie dolci e salate tra chiacchiere, carte di Mercante in Fiera e giochetti per bambini.
Arriviamo a casa, ci aspettano la mamma con tutto il parentado, il tempo di far due chiacchiere di fronte al presepe con una tazza di thè che in un battibaleno arriva l'ora di cena. Papà Renato a capotavola stappa una bottiglia di vino fresco bianco di Frascati e con i calici sollevati augura a tutti noi: "Buon Natale, ragazzi!". "Buon Natale anche a te e mamma, papà!".

Eccoci, siamo al termine di questa storia, papà e mamma non ci sono più, anche la casa dove erano in affitto al quartiere San Paolo è stata venduta e con essa si sono eclissati tanti bei ricordi di adolescenza e gioventù; è rimasta la seconda casa in Umbria, l'appartamento del condominio dove si ritirarono in pensione, un ultimo piano con vista mozzafiato dominante tutto il Lago Trasimeno ed il luogo della storica battaglia che vide nel 217 a. C. Annibale il Cartaginese sconfiggere la Legione Romana agli ordini del Console Flaminio. Null'altro è rimasto fuorché famiglia, figli e nipotini. Tutto il resto è o finito o profondamente cambiato!         Eccezion fatta per una cosa... una cosa alla quale tengo molto!... E fortunatamente è rimasta tale e quale!... E' l'ufficio stampa di Papà Renato... ed ogni tanto colto da un repentino raptus di nostalgia e quasi di nascosto... aspetto l'autobus e lo raggiungo!                                              Ma quando arrivo al terzo piano un usciere all'ingresso dell'agenzia mi blocca e teutonicamente mi chiede: "Scusi, lei ha un appuntamento con qualcuno?!" "...No!..no!!...credo di aver sbagliato ufficio!!..scusi tanto!!".
Ma mi era bastato solo respirarne l'aria per tornare con la mente indietro nel tempo. Nello scendere le scale dell'antico Palazzo Colonna del centro storico di Roma due lacrime solcano il mio viso, con un gesto istintivo mi piego per cercare un fazzoletto ed una signora che stava salendo mi porge una mano sulla spalla dicendo: "...scusi, si sente bene...ha bisogno di aiuto?"  "..no...signora...no!.. grazie ....è solo un attacco di allergia!... vedrà...mi passa subito!!...grazie comunque... molto gentile!!"
Esco dal portone, attraverso l'ampio parco, giro a destra ed entro nella birreria Dreher, che è sempre lì, immutata negli anni.
Mi accomodo ed ordino due birre medie alla spina. Poco dopo il cameriere lascia il vassoio con le birre sul tavolino osservandomi con fare perplesso ed esclama: "Mah!..Signore!... Aspetta qualcuno?" "... Si!.. sì!!..sto aspettando una persona!... E' sicuramente in arrivo!... Deve soltanto trovare un posto libero per parcheggiare!" "Ma qui a Piazza SS.Apostoli è molto difficile trovare un posto... Signore!!".
"...Ehh!!... Ma si tratta di una persona... speciale!!... Ovunque sia andata... un posto... lo ha sempre trovato!".

Massimo 48