Ciao Europa, come stai?
Una sera decido di sedermi sul divano con le cuffiette, per sentirmi un pò di musica e guardare dei video. A un certo punto rivedo le partite di alcuni mesi fà, quando negli stadi c'era ancora il pubblico che si ammassava durante il goal della loro squadra o si disperavano per una sconfitta, quando rendevano omaggio ad un calciatore che stava per ritirarsi e soprattutto mettersi a piangere per una coppa persa, succede a tutti. Tutta l'Europa (compresa l'Italia) spera di ritornare alla normalità, abbiamo concluso un 2020 davvero triste e adesso ci facciamo affidamento al 2021. Che cosa ci riserverà questo anno appena cominciato? Molti sperano che il Coronavirus scomparirà grazie al vaccino, molti cercano riscatto dopo aver perso lavoro, tanta fortuna e così via, molti vogliono ripartire da zero e poi ci sono io che vorrei ritornare in un locale, vedere la partita ed esultare per un match vinto dall'Inter, Juventus, Milan insieme ai miei amici. Speravo di guardare l'europeo 2020 e sostenere la nostra nazionale, per colpa di questa emergenza sanitaria, la UEFA ha deciso di spostarlo di un anno e appena ho sentito questa notizia al TG5 dissi:

"Che peccato, ma è giusto così, bisogna pensare prima alla salute delle persone e poi a queste cose. "Eravamo in lockdown e su tutti social si parlava solo del virus, contagi, morti e tutto il resto del carlino, ma non manca il solito trash di Canale 5, Rai Uno e quanto ne vogliamo mettere; decisi di dedicarmi allo studio universitario e a scrivere articoli su Calciomercato.com, riprendo così una passione cominciata nel 2017 poi abbandonata alcuni mesi dopo, per concentrarmi di più sul quarto anno del geometra. Era il mese di giugno, il calcio italiano era ripartito, dopo i verdetti della Coppa Italia, speravo di vedere la squadra di Antonio Conte vincere la Serie A 2019-2020, abbiamo chiuso al secondo posto per un solo punto dalla Juventus, c'era rimasta solo la coppa europea: l'Europa League. In questa coppa europea dopo aver eliminato il Ludogorets ai sedicesimi, agli ottavi trovavamo il Getafe, che nella Liga stava giocando un bel calcio grazie a Jaime Mata, Unal, Cucurella e soprattutto con un allenatore d'eccezione: Josè Bordalàs, il risultato sarà di 2-0 per i nerazzurri, poi eliminiamo il Bayer Leverkusen e lo Shakhtar Donetsk. Dopo 10 anni avevo rivisto la mia squadra del cuore ritornare in una finale europea e dopo la Champions League, ero pronto a vedere anche quel trofeo. Purtroppo, la coppa l'abbiamo persa per un autorete banale di Lukaku e il mio sogno, anzi, il nostro sogno si era svanito, ancora oggi è un rimpianto. Fà niente nel calcio tutto può succedere, sarà per la prossima. 

Cara Europa, in questa battaglia non ti puoi arrendere, ti stai giocando una partita molto importante: quella contro il Covid-19. Stiamo affrontando una probabile terza ondata, abbiamo visto il capodanno nelle piazze vuote, quando lo scorso anno c'era un sacco di gente e nel frattempo quel nemico più grande era già in circolazione, noi non ne sapevamo ancora nulla. A marzo sapremo se la UEFA potrà fare il campionato europeo di calcio a porte aperte, dipende sempre dal virus e se si faranno con metà capienza ne sono felice, perchè tutte le nazionali giocheranno per la speranza di un popolo intero che deve ancora vedere la luce in fondo al tunnel, per il coraggio e infine per la solidarietà. Non ci resta che pregare e incrociare le dita per questo vaccino e quando sentiremo che il Covid è stato sconfitto, alzeremo al cielo il trofeo più grande.
Con questo vi mando un grande abbraccio. 
#Andràtuttobene