Chiamatelo “Effetto Draghi”. Sembra una battuta, un assurdo scherzo del destino, ma è tutto vero. Credete alle coincidenze? Io no. Penso che qualcuno, là in alto nei cieli, determini il nostro futuro e sappia qual è il meglio che ci possa capitare. Spesso ci si lamenta di ciò che succede al singolo ma, forse, dovremmo avere maggiore fiducia nell’avvenire. Lui sa ciò che è giusto accada. E’ chiaro, poi, che esiste il libero arbitrio e non sempre l’uomo è capace di determinarsi nella corretta maniera. Sovente assume posizioni errate ben conscio di imboccare la direzione sbagliata. Ma l’ambizione sfrenata, la fame di ricchezza o quella legata al potere rappresentano tentazioni a cui non è facile saper reagire. Dovremmo amarci gli uni gli altri. In realtà, la nostra natura ci condanna spesso a scelte opposte. Capita quasi continuamente, però, che, in assoluta buona fede, siamo molto indecisi riguardo un discernimento. E’ lì che dobbiamo avere il coraggio di fidarci del nostro istinto perché ci condurrà alla migliore opzione. Può succedere, poi, che non ci pare sia vero. Ma scopriremo più tardi che ogni desiderio si realizza nell’istante consono. Non voglio scrivere un pezzo politico. Non intendo entrare nel merito di questioni ideologiche o, soprattutto, partitiche. Appare innegabile, tuttavia, che, da quando Mario Draghi è divenuto Presidente del Consiglio, la situazione generale del Paese sia migliorata. Lungi da me affibbiare colpe alla precedente gestione. Sotto questo aspetto intendo invece apporre meriti a quella attuale.

Vi chiederete i motivi della mia convinzione. Basti osservare il rilancio che ha avuto il Paese nel rapporto con il mondo o dal punto di vista economico, psicologico e sociale. Per ora, sotto l’egida dell’attuale Premier, è stata una corsa alle aperture controllate e ciò non può che giovare da ogni punto di vista. Oggi si discute tanto di green pass e di obblighi vaccinali, ma non intendo entrare nel merito. Filosoficamente non ho mai concordato con vincoli simili alla libertà personale soprattutto nell’ottica di dover sottoscrivere, nel momento dell’immunizzazione, una liberatoria. Se esiste una forzatura indiretta alla soluzione chimica e un invito così pressante dell’Autorità a farsi iniettare il siero, sarebbe giusto che chi di dovere se ne assumesse in pieno ogni responsabilità anche nel raro caso negativo. A ogni modo, il certificato verde rappresenta un passo avanti rispetto al lockdown. E’, quindi, momentaneamente accettabile pur se avrei posto un calmiere molto più basso sul prezzo dei tamponi al fine di lasciare ulteriore possibilità di discernimento.

Si parlava di “Effetto Draghi”. Non significa che il recente passato sia da gettare o cancellare con disonore. Sono solo visioni diverse della realtà. Sicuramente, nel 2018, l’Italia aveva necessità di un Esecutivo simile a quello che sorse. Una forma “populista”. Lo affermo con il più grande rispetto per il vocabolo. D’altronde il principio fondante della democrazia è proprio il potere nelle mani della gente che elegge i suoi rappresentati. Questi hanno il dovere di farne le veci. Sono gli emissari. Più tardi vi fu la rottura tra Lega e Cinque Stelle così nacque la nota alleanza giallorossa che governò il Paese in uno dei suoi momenti di maggiore difficoltà. Il riferimento è al 2020, all’emergenza pandemica e alla fase più nera del Dopo Guerra. Nel 2021 serviva un ulteriore cambio di marcia, una nuova visione della realtà. Il covid continua a decimarci e mietere vittime, ma la ripartenza economica, psicologica e sociale dello Stato incombono. Così, escluso FDI che si è chiamato fuori, si è scelto un Esecutivo che vedesse tutte le forze politiche al suo interno. Se queste comprendono il momento e remano nella medesima direzione, credo sia la scelta migliore. Sapete cosa è mancato sino a qualche mese fa? L’equilibrio. E’ logico che, essendovi solo una parte alla maggioranza, questa faceva gli interessi dell’ideologia che perseguiva. E’ normale. Non può essere altrimenti. Ma, in un periodo così delicato, serve il supporto di ogni credo. E perché proprio SuperMario? Beh… Chi meglio di Lui in un momento in cui è necessario lavorare con forza sulla finanza e si abbisogna di una personalità di spicco?! Ecco che l’umbro si è contornato di quelli che vengono definiti “i migliori”. E’ giusto? No! Non può esistere un vocabolo più errato. Perchè? Non si è in grado di sapere se siano effettivamente tali. E’ un tema soggettivo. Affermo soltanto che la maggior parte di loro è dotata di competenza garantita dall’esperienza. Attenzione! Non parlo di studio. Chi ha appena conseguito un dottorato non può avere le medesime capacità del collega che, pur avendo solo la terza media, ha operato a lungo in quel campo. Questa è padronanza della materia. Così si giunge alle capacità. Nell’attualità è troppo importante essere “skillati” perché servono risposte giuste, coraggiose e nell’immediato.

Gradirei, tuttavia, parlare di sport. L’Effetto Draghi si è notato anche qui? E’ certo. Eccome! In tale ambito si può distinguere tra conseguenze dirette e indirette. Le prime sono legate agli atti del nuovo Governo che è sicuramente meno restio nei confronti del panorama elitario delle discipline. Basti vedere la chiusura che il precedente addetto al Dicastero, Spadafora, aveva nei confronti della serie A durante il lockdown primaverile del 2020 e come, invece, si sta adoperando l’attuale Sottosegretaria Vezzali. Il risultato ottenuto dal campano fu la ripartenza, ma il modo in cui questo venne centrato fu davvero inutilmente difficoltoso per un ostruzionismo continuo di parte della Politica. L’ex schermitrice, invece, continua a lavorare in stretto contatto e ottimi rapporti con i vertici dello sport garantendo così la possibilità di disputare gli Europei di calcio a Roma e di riaprire gli impianti con le percentuali voluti dalle varie federazioni. Quest’ultima è una novità sicuramente determinante che spero possa alleviare, almeno in parte, le tensioni di pallone, pallavolo e basket. All’ipotesi di serrata, come sapete, ho sempre creduto poco in quanto sarebbe simile al marito che, per far torto alla consorte, si priva di una parte importante del corpo. I problemi si risolvono con il dialogo, anche duro. L’ostruzionismo non ha mai condotto a enormi traguardi. Perchè è importante fornire importanza al professionismo sportivo? Questo determina maggiori posti di lavoro e produce ricchezza. Tale ultima disponibilità non dev’essere vista filosoficamente come il tarlo di una nazione dal capitalismo sfrenato. Dove esistono maggiori possibilità di impiego si accresce il benessere. Non è poco.

L’Effetto Draghi si è visto pure in modo indiretto. Come? Tramite i risultati raggiunti dagli atleti. Questo chiaramente è indimostrabile e molto probabilmente da condursi al puro caso. Anzi, alle coincidenze. Non penso che, seppur con altri premier, cambiasse molto. La crescita del movimento italico era in netta espansione già prima dello scorso febbraio. Gli obiettivi non erano ancora stati raggiunti, ma non esiste la dimostrazione empirica che vi sia un legame con il nuovo Esecutivo. Anzi, sembra particolarmente bizzarro pensarlo. Detto questo, però, occorre dare adito al Governo che, dimostrando di credere nelle varie discipline e assecondando le richieste delle Federazioni più di quanto si facesse in precedenza, ha accresciuto lo stimolo a migliorarsi. E’ logico che, se si ha una base solida, con le spalle coperte, si è più liberi di concentrarsi sul proprio operato. The summer is magic cantava Playahitti e quest’estate italiana è davvero fatata. Il calcio è tornato a regnare grazie alla Nazionale di Mancini che ci ha condotto sul trono d’Europa. Un traguardo che era riuscito solo in un’occasione lontana ormai troppo tempo. Parlo del 1968. La festa è stata enorme perché la delusione del mancato Mondiale 2018 fu devastante e averla risanata in soli 3 anni ha rappresentato un’impresa epica. Poi è giunta l’Olimpiade. E’ su questa gradirei concentrarmi con maggiore attenzione. Al momento gli azzurri hanno guadagnato ben 10 ori che sono un bottino fantascientifico, ma soprattutto il medagliere non è così trionfale da Roma 1960. A dire il vero l’avventura a Tokyo non era iniziata nel migliore dei modi. Scherma e nuoto hanno un tantino deluso. Ci si attendeva qualcosa di più soprattutto dalla prima che è sempre stata un punto di forza devastante del tricolore. In acqua, è mancata Quadarella e Paltrinieri è riuscito a fare il possibile nonostante la mononucleosi che l’ha colpito prima delle trasferta asiatica. Federica Pellegrini ha raggiunto la sua quinta finale consecutiva a cinque cerchi nei 200 metri stile libero. Solo Phelps fu in grado di assecondare un simile risultato. Non sono arrivati, tuttavia, oggetti del metallo più pregiato. E’ segnale, forse, che tali discipline stiano vivendo un ricambio generazionale. Male anche gli sport di squadra. La sorpresa è arrivata dall’atletica con 5 medaglie d’oro. Se la tradizione di fondo è sempre stata piuttosto positiva, quanto fatto da Tamberi, Jacobs e la 4x100 supera il livello del sogno. Non voglio nemmeno pensare al doping o ad assurde polemiche. Gradirei, però, soffermarmi su una questione che mi ha deluso particolarmente. Questi successi individuali sono stati festeggiati all’esterno in maniera molto più netta rispetto ad altri. Per i motivi accennati, è comprensibile. Non lo trovo, però, esattamente centrato nel concetto di sport. Vorrei chiudere il discorso levandomi un sassolino. So che molti mi criticheranno. Riguarda il successo di Gimbo. continuo a pensare che sia grandioso. Ma non gradisco le vittorie ex aequo. Almeno nello sport sarebbe bello non cedere al compromesso. Ho sempre sostenuto che, nella quotidianità, la capacità di raggiungere accordi sia fondamentale. Nelle gare no! La loro essenza è proprio il decretare un migliore. Solo lì si lasci spazio a tale possibilità. Si lotti fino all’ultimo per essere superiori al prossimo. In quel caso, l’ambizione è sana perché, come sostiene De Coubertin, “l’importante è partecipare”. Quando si è a determinati livelli, giungere secondi è un onore. Altrimenti, ridatemi 7 Champions…

Battute a parte e a proposito di Coppa, ora serve davvero la risposta dei club calcistici. Non sarà facile perché la serie A si sta indebolendo e le voci che circolano su Lukaku non fanno certo ben sperare. Il nostro campionato ha già dovuto salutare un talento come Hakimi. Se partisse anche il belga se ne andrebbe un altro tra i migliori giocatori del 2020-2021. Questo senza considerare quanto accaduto a Eriksen. Si tratta davvero di una pedina pregiata del pallone italico. Mi auguro, prima di tutto per l’uomo, che possa tornare a calcare i campi. La sfortunata Inter ha dovuto dire addio anche a Conte che rappresenta l’ennesima perdita del massimo torneo tricolore. Al netto della sua uscita, però, sono tornati in sella allenatori come Allegri, Spalletti e Sarri. E’ rientrato pure Mourinho. Di fronte alla inglesi spendaccione e al Paris stellare, ogni sogno di gloria appare davvero complesso. Ma… Si cerca, poi, la luce nei motori e nel ciclismo su strada dove abbiamo spesso regnato e costruito successi da favola.

L’effetto Draghi manca ancora in un settore. Non me ne vogliate, ma mi rivolgo alla sanità. I medici stanno svolgendo un lavoro encomiabile. Sono eroici e in molti lo hanno sottolineato. Quanto fatto in corsia è fantastico. Detto questo, la gestione dei contatti, delle quarantene e degli isolamenti da parte delle Asl ha creato più di un problema con interpretazioni che sono risultate a volte difformi o poco chiare. In un momento come oggi diviene importante perché a essa è legato l’espandersi della malattia, ma pure altri fattori economici e psichici. Per gli esempi, basti osservare, ancora, il pallone e quanto accadde durante la passata serie A con casi come quello del Napoli e dell’Inter o altri simili al Parma. I primi furono bloccati per poche positività. Gli emiliani, invece, si recarono a Udine con molteplici contagi in rosa. La speranza, anzi la certezza, è che con i vaccini e l’esperienza non si vivranno più situazioni simili. Draghi è SuperMario nell’organizzazione e nella metodologia. Risolverà anche tale problema in un Italia che sta tornando grande?