È un mondo difficile e vita intensa. Felicità a momenti e futuro incerto.
Così iniziava la canzone del mitico Tonino Carotone, e nulla fu mai più adatta, forse, per spiegare il calcio di oggi.
Un calcio difficile dove il rischio di disinnamoramento è a portata di mano come mai. Neanche calciopoli, per quanto orribile fosse eticamente, moralmente, e sostanzialmente, riuscì a fare tanto. E tutto questo perchè il sistema se la canta e balla e suona da solo credendosi impunito. D'altronde crediamo che il calcio sia una macchina intoccabile. Si sfrutta sempre la questione emozionale a proprio uso e consumo, si sfrutta l'interesse del tifoso per mascherare gli illeciti che abbondano alla grande.  Come se fossimo una massa di imbecilli!
Dobbiamo forse iniziare a guardare le cose con maggior distacco e oggettività. In Italia abbiamo avuto tangentopoli, è stata fatta più o meno piazza pulita anche se il vizio è rimasto, come ha dimostrato il qatar gate. Ed i mondiali in Qatar i più osceni di sempre, su tutti i fronti, sono stati la massima autocelebrazione di un sistema calcio che meriterebbe l'estinzione come quella dei dinosauri. Son partite ondate di critiche perchè Messi è stato incoronato con un mantello tipico di quel mondo, ma si è accettato alla fine di dover vivere un Mondiale corrotto eticamente e moralmente che ha dimostrato che con i soldi tutti si può comprare, a partire dalla cosa più preziosa che è la dignità.
La fotografia dell'imbecillità del portiere argentino, con il guanto poggiato nelle parti basse, è l'immagine perfetta di questo calcio e mondiale, uno schifo. Il sistema delle plusvalenze di cui ora si ritorna a parlare con forza potrà comportare effetti o finire nel nulla. Al più cosa vuoi che sia un anno di B per la Juventus? Ritorneranno subito in Serie A. Sanzioni minime, che non incidono, salvo che sull'immagine e sulle cose da tifo e sui bilanci, certo, ma a lungo andare tutto verrà dimenticato. Pagheranno le più piccole dopate come le grandi che non avranno i mezzi per salvarsi e spariranno.
Come sempre è stato. Si è forse ridondanti, si ripetono forse sempre le stesse cose, però parlando con gente che segue il calcio da una vita, come il sottoscritto e gli amici di questa nostra comunità, si ha la sensazione che veramente ci si sta stancando di tutto ciò. Si sta spegnendo la fiamma della passione per il calcio, perchè il marcio è troppo. E questa sarà forse la vera fine di questo sport, iniziata da tempo. Dagli stipendi indecenti, dal doping, da calciopoli, dal calcioscommesse, dalle plusvalenze, agli illeciti innumerevoli che se avesse commesso qualsiasi comune mortale, sarebbe già rinchiuso in galera.
Ma i potenti del calcio sono intoccabili, come ha dimostrato il caso Qatar, un Paese che ha il lusso di essere proprietario di una squadra di calcio, come il PSG, di aver ottenuto dei Mondiali e sanno solo loro come, di aver avuto la finale che volevano, quella tra i simboli della loro squadra, Mbappè e Messi.
E per quanto forti siano, non si potranno mai paragonare ai grandi della storia, perchè quello era un mondo diverso, un mondo dove la passione prevaleva rispetto allo schifo di oggi.
Insomma, un calcio difficile che ha intrapreso la via inesorabile del tramonto.