Mi chiamo Thomas Bentivoglio, sono nato a Berlino il 24 ottobre 1973. I miei genitori emigrarono in Germania per cercare una nuova vita. La nazione tedesca era famosa per aver avuto un cancelliere che si chiamava Adolf Hitler. Lo consideravo come un dittatore perchè ha ucciso tantissimi ebrei e ha combinato molti guai. Ero nato a Berlino Est, nel settore sovietico. La situazione era difficile per tutti, perchè non potevano vedere la gente dall'altra parte, avevo fatto amicizia con alcuni amici tedeschi, la mancanza per l'Italia si faceva sentire dato che avevamo avuto il miracolo economico. C'erano gli anni di piombo e molti ricordano alcune stragi neofasciste tra cui: la stazione di Bologna, piazza Fontana a Milano e così via.

All'età di sei anni iniziai ad andare a scuola per studiare oltre la lingua madre, anche la lingua italiana. I miei familiari capirono subito che ero bravo, un tempo chi aveva la terza media o la licenza elementare era già qualcuno di importante. Ero bravissimo anche in matematica, mio padre (Alfredo) voleva che io dovevo diventare un grande matematico oppure uno scienziato, ma avevo grandi progetti. Il mio sogno era di diventare un grande giornalista, viaggiare in tutto il mondo e diventare una persona molto intelligente. Ah dimenticavo, il novecento era segnato anche dalla Guerra Fredda. In televisione si seguiva l'incontro tra la Cina e gli Stati Uniti (Richard Nixon e Mao Zedong). Un giorno dissi vicino a mio nonno che i due paesi sono tra i più pericolosi, lui non sapeva cosa rispondere, incrociavo le dita per un disgelo, ma la guerra continuò fino al 1991 quando venne crollato il Muro di Berlino (1989) e la caduta dell'Unione Sovietica.

Già proprio il muro delle due Germanie. Il 9 novembre 1989, la nazione tedesca scrisse una pagina di storia. In quell'anno avevo diciotto anni e lavoravo in un ristorante come cameriere, quella sera tutto il mondo (Italia compresa) seguiva questo evento, la fine della Guerra Fredda era ormai in dirittura d'arrivo, in Europa scoppiarono tante rivoluzioni che rovesciarono il modello sovietico. Il 25 dicembre 1991, arriva un'altra notizia che passerà sui libri di storia. Proprio nel giorno di natale, arrivò lo scioglimento dell'Unione Sovietica, il presidente Mikhail Gorbaciov si dimise alle ore 18 e l'ufficio venne così abolito. Il passaggio di consegne spetterà a Boris El'cin e nel Cremilino la bandiera con falce e martello venne sostituita con il tricolore russo. Insomma nell'età adolescenziale e giovanile ho visto di tutto e di più.

A 25 anni ricevo una proposta di lavoro come manutentore a Perugia. La mia vita stava per cambiare, iniziai tutta la procedura per trasferirmi in Italia e le fasi vennero completate proprio nel mese dicembre del 1998. Lasciai la mia Germania che mi era entrata nel mio cuore dopo aver vissuto per tanto tempo a Berlino. Arrivai in Umbria il 10 gennaio 1999, il mio primo giorno comincia bene, l'ambiente era piacevole, avevo scoperto dei paesini che sembravano delle cartoline. Un giorno incontrai una ragazza di nome Angelica, era la figlia di un noto banchiere di Perugia, era stupenda e me ne innamorai subito. Nella mia stanza mettevo per quasi tutti i giorni, la canzone di Riccardo Cocciante "Se stiamo insieme" e decisi di fare una proposta di fidanzamento con tanto di fiori e letterine d'amore. La risposta era un semplice no, ci rimasi male, gli piaceva un'altro e non volevo trascurarla.

A Capodanno, ero insieme ai miei genitori che mi fecero una bellissima sorpresa e passai un bel Natale. Raccontai a mio padre, la storia di questa Angelica, mi disse di aver trovato la mia vera anima gemella, però risposi con tanta tristezza che lei aveva rifiutato la mia proposta e mi diede un bel consiglio. Allo scoccare della mezzanotte, tutto il mondo entrava nel nuovo millennio. "Siamo nel 2000" disse Carlo Conti nello storico programma della Rai "Millennium" e non vedevo l'ora di iniziare questo anno con tanta gioia e amore. Verso l'una arrivò Angelica, mi disse:
- Thomas auguri di buon anno, cosa ci fai ancora in giro?
Gli risposi:
- Sto festeggiando l'anno con i miei, mi hanno fatto una bella sorpresa e sono davvero felice. Senti, ti va di iniziare questo 2000 insieme a me?

Angelica con le sue parole dolci accettò la mia proposta, avevo trovato la fidanzata e non vedevo l'ora di dirlo ai miei. Il primo dell'anno, mi ha regalato una bellissima gioia, adesso iniziava la salita più dura, dovevo conoscere i suoi genitori, ero sicuro che il padre e la madre rimanevano contenti. A sorpresa gli lasciai un bacio per amore, non la volevo lasciare, ho capito che era la donna della mia vita. Detto questo, la salutai e me ne tornai a casa alle quattro e mezza del mattino.

Fine I parte