Trentaduesima edizione del Giro d'Italia, la "Corsa Rosa" si articolò in 19 tappe ed il 10 Giugno 1949 si corse la 17ma frazione Cuneo-Pinerolo un tappone di 254 km con ben 5 colli da scalare Maddalena, Vars, Izoard, Monginevro e Sestriere. La maglia rosa è sulle spalle del velocista Adolfo Leoni, mentre l'Airone, il Campionissimo Fausto Coppi è secondo in classifica distaccato di un paio di minuti. Ma con un tappa così dura il Giro gli sorride, nei primi 50 km si limita a controllare la gara mandando avanti Correa il suo miglior gregario, ma ai piedi del colle Maddalena Fausto sarà costretto a fermarsi per un problema meccanico alla catena risolto poi con l'arrivo di un buzzichetto d'olio rimediato dal fido Correa. Sarà questa distrazione a far scattare all'attacco due fionde come Primo Volpi e Gino Bartali, ma il Campionissimo non solo riuscirà a recuperare lo svantaggio raggiungendoli, superandoli e scatenandosi poi con quella sua inconfondibile grinta nei quattro colli successivi tra una cornice di pubblico in delirio e all'arrivo di Pinerolo sarà diffusa alla radio la mitica frase con l'inconfondibile voce del cronista Mario Ferretti che proclamerà: "...Un uomo solo al comando... la sua maglia è bianco-celeste... il suo nome è Fausto Coppi!!". Saranno 11' 52" i minuti del suo vantaggio sul secondo Gino Bartali, mentre Volpi arriverà con oltre 20' di ritardo. Due giorni appresso il Campionissimo Fausto sfilerà davanti al Duomo di Milano abbracciando l'alloro della vittoria del suo 3° Giro d'Italia. La foto storica che ritrae il passaggio della borraccia tra Coppi e Bartali, diventata poi "cult" del ciclismo si riferisce alle strade polverose del Col du Telegraphe del Tour de France risalente al 1952  risultando da allora l'istantanea più famosa del ciclismo mondiale e senz'altro la più iconica dello sport italiano. Per onorare la storia di quell'epica tappa è doveroso ricordare che nel colle successivo, il Galibier, Fausto Coppi attaccò e staccò sia il suo compagno Gino Bartali sia il belga Stan Ockers ed andò a vincere il suo 2° Tour de France. Correva il 19 Luglio 1952 quando migliaia di tifosi entusiasti appalaudivano au Champs Elisées l'intramontabile ed indimenticato Campionissimo Italiano!!

Estate 1987 Punta Navaccia, Tuoro sul Trasimeno, a 100 mt. dalle sponde dell'omonimo lago è terminata da qualche settimana la costruzione del primo lotto di sculture facenti parte di un progetto iniziato due anni prima e che si concluderà nel 1989 avendo visto la partecipazione delle firme di ben 27 celebri scultori di fama internazionale intenti alla realizzazione delle proprie colonne in pietra arenaria locale, e l'insieme delle sculture a commemorazione dell'epica battaglia svoltasi nel corso della seconda guerra punica e vinta da Annibale il Cartaginese sconfiggendo l'esercito Romano condotto dal Console Flaminio nel mattino del 21 Giugno 217 a.C. formerà una spirale del diametro di 44 mt. che verrà denominata al suo battesimo " Parco del Sole " costeggiata a Sud dalle rilassanti acque del lago con la visione superba delle Isole Maggiore e Minore distanti poco meno di 2 km e tutt' intorno circondata dal verde intenso delle colline umbre... e proprio dalla stradina principale che conduce al Parco... quella mattina spunta con cappellino da corsa in testa e borraccia sul manubrio il mio Manuel... che giunto alla scultura di Pietro Cascella, tanto amata da papà Renato...urlò: "...Nonno!!...nonno!!!...sono arrivato primo!!!...sono solo io... il primoooo!!!"

"Sbaanng!!!....Ma..ma che sta..succedendo!?!... Angela!?!...ma c'è qualcuno in casa??"  "...No...Massi!!!...c'è solo un forte temporale con raffiche di vento....sto chiudendo porte e persiane..."   "...ohh...Gesù ma allora ho sognato....allora quel flashback con nonno Renato e i piccoli Manuel e Davide...era solo un sogno!!!...ma non ci posso credere....Manuel che gridava di essere primo ...e da solo...staccato dietro a lui  il fratellino Davide...ed infine papà Renato con la sua bici da corsa Maino color verdino di Coppi ....che scampanellava ricordando ai ragazzi che subito dopo sarebbero andati a pesca sul suo canottino gonfiabile!...dunque un sogno...Angela...solo un sogno...ma che peccato...sembrava tutto così bello...suggestivo!!"
Mio padre si era trasferito al raggiungimento dell'età pensionabile dalla capitale, dopo aver vissuto 35 anni in affitto, alla sua casa di proprietà in Umbria, sulle sponde del lago Trasimeno, ma se da un lato gioiva per il ritorno al verde, alla natura, alla sua bicicletta, alla sua pesca, dall'altro avvertiva una forte nostalgia del suo lavoro, della telescrivente... del rapporto con i vari redattori che gli dettavano il pezzo... a volte di cronaca, o di politica oppure di sport ...e spesso e volentieri a cena, piuttosto che a colazione o a pranzo , insomma quando, compatibilmente ai suoi turni di lavoro, eravamo tutti a tavola amava raccontarci quelle news fresche di stampa... sentire papà Renato mentre parlava era come se si sfogliasse un giornale appena uscito!......" "...Papà...papà...ciao!...ti ho portato il pranzo..."  "...vieni..vieni Massimo!!...sta per arrivare il tappone del Giro....un uomo solo al comando!!!... vieni ascoltiamolo qui in sala redattori di fronte alla radio...". Ed io che m'incuriosivo sempre più nel seguire le vicende del ciclismo e del calcio andando vicino alla scrivania del mio reporter prediletto, Jean Paul! Fu il mio confidente per molti anni della mia adolescenza quando con la scusa di portare il pasto a papà durante il suo turno di lavoro passavo, nei giorni in cui non c'era scuola, numerose ore al suo fianco serbando dentro di me, ora a distanza di più di mezzo secolo, tutti i procedimenti con i quali dalla semplice voce della radio, o da una sintetica frase ricevuta all'auricolare del telefono da un lontano corrispondente riusciva prima ad imbastire il pezzo e poi dopo una rapida ricerca sui libri, annali e quant'altro ci fosse a quei tempi privi di qualsiasi diavoleria tecnologica oggi esistente, confezionava l'articolo pronto per essere divulgato dettandolo al telescriventista di turno, spesso e volentieri era papà Renato.                                    

"Ahh... grazie...mia cara Angela!!...il caffè caldo sul comodino è una delle cose più belle della vita!!" " ...ma figurati caro Massi...ma piuttosto...dimmi un po'...ma cos'hai sognato questa notte...ti sentivo dire...un uomo solo al comando...e poi..dai!..dai nonno!!...dai nonno Renato!!!...sono primo!!!"  "...ma perchè...Angela...ho sognato!?!...ma se non sogno mai!!!" "Ah...ah..ah!!!...questa è bella!!...ma sai che me lo dici sempre...e invece...non ti accorgi non solo di sognare...ma di metterci pure la colonna sonora!!"   "Noooo...non dirmiAngela!!...allora vuol dire che mentre sogno...parlo!?!"  "Esattamente ...Massi...e questo da anni!!"  "...co...cosa?!?!?...ma non me l'hai mai detto!!"  "...ehhh Massi...è una prova del nove...serve per vedere la tua lealtà!!" "...ma...cara...io non ti ho mai tradita!!" "...ahh ...sì!!..e nemmeno quella volta di quando sognasti di quella stangona svedese conosciuta al mare a Torvaianica..."  "...ma...cara...non eravamo mica sposati!!"  "...già!!...ma forse fidanzati...lo eravamo già...e allora tu mi devi spiegare come...."  "....come cosa...Angela!..non ho mai avuto altre donne dopo averti conosciuta!!"  "...sarà vero?!...guarda che son figlia di mamma siciliana..."  "...ti giuro Angela..!! - bacio incrociato sulle dita - non ho mai avuto altre femmine in vita mia!!"  "...ohhh...ma che poeta!!"     "...dai!!...Angela!...chiudi quella tapparella...lo sai che il mattino la luce irrita la mia congiuntivite..." "...e allora!?...ci rimettiamo a letto ..Massi?!"  "..sì!!..certo...Angela...le previsioni meteo prevedono pioggia...e allora..."  "...ho già capito...Massi!...ti voglio bene!!" "Anche io...Angela...tanto...ma tanto...un vero monte di bene!!!"

Un caro saluto.
Massimo 48