Friburgo - Dortmund, Nantes - Lille, Osasuna - Siviglia. No, non è un torneo estivo con in palio la "random cup", semplicemente i tre anticipi che danno il via al week-end calcistico e alla prima giornata del fantacalcio a cui partecipo: l’eurolega. Nella serata di ieri ‘botte da orbi’ durante la canonica asta di costruzione delle squadre: un gruppo ‘selvaggio’ schierato nel solito bar di Giovanni, in videoconferenza con me e Aurelio dai posti più reconditi del pianeta, con annessi - inevitabili - problemi di ricezione e fermi immagine da rubrica 'i nuovi mostri'.

La tensione sui volti, era a colori, cioè la vedevi, si tagliava a fette. Dopo un lungo conciliabolo, si sceglie di seguire l’ordine classico di chiamata, quindi si parte dai portieri. Per restare sul vago, dare a tutti il tempo di ponderare bene scelte e strategie: Courtois! Neanche il tempo di sistemare le casse che era già andato a 30 milioni su 350 a disposizione. La voglia di prendere un estremo difensore che dia garanzie è forte, ma in una lega così fornita di campioni, aspettare pazientemente il momento giusto diventa fondamentale, anche se al tempo stesso mettersi totalmente in modalità “sit out” può toglierti la possibilità di arrivare a prendere qualcuno di spendibile. Passano i minuti e le chiamate si fanno sempre più ardenti: Alisson! Ter Stegen! Ederson! D’altronde se fai l’eurolega, è difficile resistere al fascino dei top che militano nei grandi club europei, sirene che attirano logicamente anche il sottoscritto: per la porta mi assicuro Lloris, estremo difensore del Tottenham di Conte, Gulacsi che difende i pali del Lipsia, ma per il ‘colpo’, per la titolarità pesco un portiere di ‘casa nostra’, ovvero Maignan.

Dopo una mezz’ora di interruzione, in parte causa ‘brillezza’ dei partecipanti - sempre carichi di birra per restare perfettamente lucidi e sul pezzo - in parte per i problemi di collegamento di cui sopra, con imprecazioni in cirillico, quelle probabilmente riconducibili al grado alcolemico superiore al 0,5 consentito da codice della strada. Nel frattempo sono scoccate le 23:00 quando ancora non viene chiamato il primo difensore. Hakimi! L’ex Inter squarcia il torpore del post-portieri: il marocchino come da copione va via a cifre da top del ruolo, prendendosi la palma del più pagato tra i difensori con 18 crediti investiti per garantirsi i suoi bonus.

Anche qui c’è da sbizzarrirsi: Alexander-Arnold, Reece James, Theo Hernandez, Alphonso Davies, Guerreiro, Jordi Alba, solo per citare esterni e terzini che quindi garantiscono potenzialmente assist e gol. I partecipanti però, sanno anche che alla fine è dalla ‘cintola’ in su che si fa davvero la differenza, e di conseguenza si muovono con fare parsimonioso, onde evitare di restare troppo ‘corti’ quando si arriverà alla ‘ciccia’, ovvero centrocampisti e attaccanti. Anche io naturalmente ragiono alla stessa maniera, pur rischiando di perdere nomi appetitosi in lista, mi rifugio su qualche difensore centrale dalla media voto discreta, come Gabriel dell’Arsenal, difensore che già avevo in rosa nella scorsa edizione e che si regala ogni tanto anche la gioia del gol. Castagne, Clauss, Sule altri nomi ‘sparsi’ del mio lotto difensivo, con Dodò della Fiorentina e Malo gusto del Lione come giovani scommessine su cui ho deciso di puntare. Accantonato il reparto difensivo, è tempo di darsi battaglia con i centrocampisti: la cosa si fa decisamente seria, con Kevin De Bruyne, Saka, Bruno Fernandes, Raphinha, Mount, Reus, Pellegrini e chi ne ha più ne metta nel listone da trentasei squadre, cascina di pietre miliari del talento.

Scegliere certezze però, è facile ‘signori della corte’ - come diceva Checco Zalone in un suo esilarante film - più complicato è ‘scovare’ il talento, cosa che ovviamente non facciamo noi ‘fantallenatori’, anche se la supponenza di pensare ‘questo l’ho scoperto io, 4 anni fa non sapevate manco che faccia avesse’ è fortissima, è praticamente il mio modo di intendere questo gioco, non a caso puntualmente non vinco una ceppa. Negli ultimi anni mi sono autoimposto moderazione su questo versante, lasciando da parte il preponderante senso di ‘scout’ per cercare di arrivare alla creazione di squadre che avessero chance di vincere, seppur ridotte al lumicino in questa lega ricca di ‘vecchi marpioni’, applicati minuziosamente alla stregua di ingegneri della Nasa nella preparazione di un viaggio spaziale. E allora in un centrocampo comunque molto giovane, figurano il pupillo Musiala, Tete del Lione e Jack Grealish, unica ‘stella’ certificata di un reparto ‘economy’, con il desiderio di giungere - per una volta - da ‘chip leader’ sul tavolo delle punte. Quando siamo ormai entrati nel nuovo giorno, con la stanchezza di quello alle spalle che comincia a farsi sentire, l’unico assillo che tiene in vita è che l’attacco non si può sbagliare: puoi avere una difesa prolifica, un centrocampo ‘di attaccanti’, ma alla fine, l’ariete che mette il ‘puntino verde’ ogni settimana accanto al suo nome serve se ‘covi’ ambizioni di andare a premio.  Ottanta, questo il totale che ho speso su tre ruoli. 270, quelli che avevo in ‘banca’ per affrontare la 'giostra' del parco attaccanti. Erano tanti, tantissimi, ma alla fine non il ‘pozzo d’oro’ che apre l’accesso a due super-stelle: probabilmente è realmente impossibile, sia per la bravura degli avversari che non permettono una casualità del genere, sia perché in ogni caso un top assoluto non viene acquisito a soglie inferiori ai 150. 

Poco male, di bocche di fuoco ce n’erano a bizzeffe, bisognava ponderare con lucidità, quella rimasta all’una di notte. Mbappè! Sbam! Subito il più ambito sul piatto: faccio la corsa, perché dev’essere necessariamente cosi, la dovevo fare - come tutti - per ogni prima donna. Non era la mia scelta numero 1 però, e quando Giovanni si è spinto fino a 162, ho desistito, seppur tentato di rilanciare fino a alle porte dei 200 crediti. Immobile, Benzema, Haaland - il più caro dell’intera serata, 191 crediti piazzati per lui - Messi, Lukaku e ancora Salah, Manè, ce n’era realmente per tutti i palati. Nel mio ‘cuore’ ce n’era solo uno: Darwin Nunez, giocatore che appagava appieno la mia voglia di eurolega. L’uruguaiano è un nome che avevo nascosto lungamente, e non a caso, essendo stato messo ‘in piazza’ quando i più avevano fatto scorpacciata dei super-bomber, è stato battuto tre volte a ‘soli’ 33 crediti, la mia soddisfazione più grande dell’intera sessione. Lewandowski invece, il giocatore su cui ho puntato più fiche: 156 i crediti per portare nella scuderia ForzaRoma27 il centravanti polacco. A supporto dello stesso, in qualche modo per tutelare l’investimento ‘blaugrana’, sbarca nel pianeta 'babbeo' di ForzaRoma anche Pierre-Emerick Aubameyang, alternativa del ‘nove’ o talvolta possibile spalla dell’ex Bayern. Lacazette di ritorno a Lione, Abraham per avere in rosa almeno un ‘romanista’ e Adeyemi per la scommessa sul giovane talento, i restanti che completano il reparto offensivo, reparto che regalerà gioie e anche qualche parolaccia quando a segnare saranno quelli che dovrò necessariamente relegare in panchina. L’una e mezza di notte. Un cielo stellato saluta un momento sempre epico e pieno di fascino: grazie ragazzi per le risate e le emozioni! E’ 12 agosto, ed è tempo di inserire la ‘prima’ della nuova stagione: Maignan - Dodo Sule Davies Frimpong - Musiala Grealish Benrahma - Lewandowski Adeyemi Abraham Sarà questa? Non so, c’è da studiare le probabili formazioni, esaminare entità di possibili infortuni, stati di forma…E’ un lavoro amici miei. Consapevole che anche quest’anno vincerò il titolo “guarda come sono forti gli altri”, auguro a tutti una serena stagione priva di infortuni e ricca di gioie! Buon fantacalcio ragazzi! Ps: Peppe hai già vinto!