Riparte la corsa dell’Inter che dopo la sconfitta (con annessa brutta prestazione) dell’Olimpico contro la Lazio, batte per 3-1 la Cremonese. Una vittoria, quella di San Siro, utile sia dal punto di vista mentale che della classifica, visto il sorpasso sul Milan (bloccato sullo zero a zero dal Sassuolo) tra l’altro alla vigilia del Derby di sabato.

Come Pioli in quel di Reggio Emilia anche Inzaghi opta per qualche cambio di formazione con Dimarco che torna nel terzetto di difesa al posto di Bastoni (non al meglio della condizione) mentre sulla corsia mancina gioca Darmian (ancora panchina per Gosens). Davanti senza Lukaku infortunato (che dovrebbe rientrare dopo la sosta) gioca la coppia Dzeko-Correa con Lautaro che parte dalla panchina. Inizio di partita ben promettente per i nerazzurri che partono spingendo sull’acceleratore per sbloccare il prima possibile la partita. Allo stesso tempo, però, la fase difensiva e fin troppo traballante tanto che nei primi minuti ad ogni azione nerazzurra risponde un’azione avversaria con la Cremonese che crea più di qualche pericolo alla difesa nerazzurra con Handanovic chiamato subito ad intervenire per salvare il risultato.
La partita si sblocca già al 12’ su azione d’angolo a favore della Cremonese: palla in mezzo sulla quale però arriva prima Dimarco che serve Barella che scatta in contropiede approfittando del vuoto lasciato dietro dagli avversari. Il centrocampista arriva fino al limite dell’area dove serve Dzeko lasciato libero al centro della stessa. Tiro forte ma centrale del bosniaco che trova la pronta risposta di Radu che però non trattiene il pallone sul quale si avventa Correa che segna così il gol del vantaggio. il gol subito non scalfisce la Cremonese che anziché rintanarsi nella propria difesa continua a proporre i propri meccanismi: difesa alta lasciata all’uno contro uno e scambi veloci in avanti per sorprendere la difesa avversaria.
Dopo un piccolo rallentamento i nerazzurri capiscono che bisogna segnare al più presto un altro gol (anche per evitare brutte sorprese) e così al minuto 38’ arriva il raddoppio. Azione da sinistra a destra con la palla che arriva a Calhanoglu sul vertice sinistro dell’area di rigore. Il turco si accentra e mette in mezzo un pallone precisissimo per la corrente Barella che dal vertice opposto dell’area lascia partire un destro al volo che si insacca alle spalle di Radu. La prima frazione si chiude quindi sul 2-0 con la qualità dei nerazzurri a fare la differenza rispetto al grande cuore messo fin lì in campo dagli avversari.

Nella ripresa l’Inter rallenta i ritmi (forse fin troppo) con la Cremonese che prende campo, ma che non riesce a trovare l’occasione giusta per riaprire la partita.
Partita chiusa definitivamente al minuto 75’ con l’Inter che chiude i giochi usufruendo ancora una volta di un contropiede magistrale innescato da Barella che serve in profondità Lautaro entrato nella ripresa al posto del tucu Correa. L’argentino si invola verso la porta avversaria resistendo di fisico alla marcatura avversaria e di sinistro incrocia superando un’immobile Radu. Nel finale arriva il gol della bandiera degli ospiti grazie ad un tiro a giro di pregevole fattura di Okereke lasciato però troppo libero dalla coppia D’Ambrosio-De Vrij (olandese recidivo dopo il gol di Pedro) di accentrarsi e mirare verso la porta avversaria. La partita termina così 3-1 con l’Inter che ritrova fiducia e la Cremonese che si resta a zero punti ma che dimostra di voler arrivare alla salvezza seguendo la propria strada (anche se per salvarsi bisogna forse essere meno spregiudicati soprattutto quando si affrontano squadre di un certo calibro).

La partita contro la Cremonese ha dato dei segnali importanti ad Inzaghi soprattutto in vista del Derby. Dal punto di vista del gioco si sono visti sprazzi di vecchia Inter, anche se favoriti dagli avversari come detto fin troppo spregiudicati e anche dal punto di vista fisico l’Inter sembra essere abbastanza in forma.
Sul piano individuale ottima prova di Barella generoso come sempre in fase difensiva e che metto lo zampino in tutte le azioni da gol (oltre naturalmente a finire sul tabellino con l’eurogol segnato sul finire del primo tempo e che vista la piega che poteva assumere la ripresa in caso di minimo vantaggio assume un’importanza ancora maggiore). Ottime prove anche per Lautaro,che pur partenendo dalla panchina segna e si mostra sempre più leader,e di Correa ancora lontano dalla forma migliore ma che dal punto di vista dei gol fatti sembra essere sulla buona strada (due in quattro partite). Importante poi il ruolo di Calhanoglu che quando è in forma è veramente un uomo in più per gli schemi di Inzaghi.

Ancora indietro invece la difesa, apparsa ancora una volta in affanno e lontana da quella granitica delle ultime stagioni. Con Bastoni non al meglio, Dimarco ha dimostrato ancora una volta di avere si ottime doti in fase di impostazione (e di avere una voglia pazzesca di giocare con la maglia dell’Inter) ma anche di soffrire la marcatura sugli avversari soprattutto considerando il mismatch fisico che spesso si trova a dover affrontare. De Vrij sembra sempre più lontano dal De Vrij di una volta mentre Skriniar è un punto di domanda: lo slovacco ha iniziato in ritardo la preparazione per via di un infortunio patito in Nazionale e questa sembra essere la motivazione principale sulle prove offerte fin qui dal difensore (comunque in crescita rispetto ad esempio all’esordio con il Lecce) sperando che le voci di mercato non centrino niente. Da ritrovare poi Brozovic apparso in questo inizio di stagione al di sotto dei suoi standard. Chissà che il Derby non possa spronare il croato che va ricordato è sia motore che testa della squadra.

Dal punto di vista del mercato si registra il possibile addio di Gosens richiesto dal Bayer Leverkusen: acquistato per 25 milioni il tedesco potrebbe andare via per 30 regalando così ai nerazzurri una buona plusvalenza considerando che fin qui non ha certo lasciato il segno. Allo stesso tempo in caso di cessione la società dovrà tornare sul mercato per acquistare un nuovo esterno: attenzione a Sosa dello Stoccarda (già vicino all’Atalanta).
Nel frattempo Inzaghi continua a chiedere a gran voce un centrale difensivo (Acerbi in prima linea). Arriverà prima della fine del mercato? Poche ore e sapremo la risposta.