È finita amici!!!
Per me il Barcellona non esiste più, dopo questa umiliazione contro il Paris Saint-Germain, un'era sta per finire perché potrebbe essere eliminata agli ottavi di finale (cosa che non si verificava da quindici anni) ma soprattutto con un probabile addio di Lionel Messi alla corte blaugrana. 

Ronald Koeman era stato chiamato per risollevare le sorti della squadra dopo la batosta contro il Bayern Monaco subita nei quarti di finale di Champions. Decide di puntare sui giovani: da Puig, Pedri, Trincao, Ansu Fati e Junior Firpo. In campionato l'inizio è quasi buono con due vittorie e un pareggio, poi precipita nelle quattro partite successive con due pareggi e due sconfitte, si riscatta, poi perde, si riscatta ancora e poi perde clamorosamente contro il Cadice, ma poi si rialza e centra nove vittorie e due pareggi che gli valgono il terzo posto.
I problemi sono tanti, la squadra gira poco in campo, i giovani non bastano per risollevare il Barcellona, ci vuole una nuova rosa in stile Guardiola o in stile Luis Enrique.  In Coppa del Re, il cammino è in salita, hanno vinto ai tempi supplementari contro una piccola squadra della seconda divisione: il Cornellà. Hanno battuto il Rayo Vallecano e poi il Granada in una partita rocambolesca, ci vuole una rete di Frenkie de Jong per andare alle semifinali. Al penultimo atto trovano il Siviglia che nel match di andata vince per 2-0 e per Koeman l'eliminazione sembra essere vicina, dobbiamo attendere il 3 marzo per il verdetto definitivo con i blaugrana che devono compiere una rimonta impossibile. Hanno già perso il primo trofeo della stagione che è la Supercoppa di Spagna, poi hanno perso il primato della fase a gironi nel match contro la Juventus che poteva evitare una partita di fuoco. Non è più il Barcellona di una volta, serve una totale rivoluzione, solo così si può tornare a vincere.

Ricordo perfettamente il Barcellona di Pep Guardiola, la rosa era composta da grandi campioni: Victor Valdes, Dani Alves, Xavi, Iniesta, Puyol, Henry, Bojan Krkic, Messi, Eto'o, Thiago Alcantara, Pedro, Yaya Tourè e Abidal. In quella stagione vinse ben 6 trofei in un anno (campionato, Champions League, Coppa del Re, Supercoppa di Spagna, Supercoppa Europea e il Mondiale per Club), era considerata la squadra più forte di tutti i tempi, c'era un bel gioco, una bella tattica e una mentalità vincente. Alcuni anni dopo arrivò El Tata Martino, chiamato a prendere il posto di Tito Vilanova (malato di cancro poi morto nel 2014), il Barcellona piazza un colpo pazzesco prendendo Neymar dal Santos per ben 57 milioni di euro.

Il campionato 2013-2014 inizia con 8 vittorie consecutive, ma doveva fare i conti con due grandi club che erano il Real Madrid di Carlo Ancelotti e l'Atletico Madrid del Cholo Simeone, all'ultima giornata del girone di andata pareggia contro i Colchoneros e per Gerardo il titolo è ancora fattibile. La seconda parte di stagione sarà fallimentare, il Barça esce di scena ai quarti di finale (dopo ben otto anni consecutivi) contro l'Atletico Madrid, in Coppa del Re perde in finale contro il Real Madrid e in campionato arriverà secondo dopo una lotta all'ultimo sangue contro i Colchoneros di Simeone che all'ultima giornata vince il campionato spagnolo. Una annata da dimenticare in fretta e il presidente Bartomeu decide di esonerarlo definitivamente, al suo posto arriva Luis Enrique.

Con Luis Enrique in panchina, la rosa viene totalmente rivoluzionata. Nel mercato estivo acquista due portieri molto fondamentali: Claudio Bravo e Marc-Andrè ter Stegen, come difensori arrivano Douglas, Jèrèmy Mathieu e Thomas Vermaelen, poi ingaggia due centrocampisti di alto riferimento: Rafinha dal Celta Vigo e Ivan Rakitic, ma il colpo pazzesco è Luis Suarez dal Liverpool con il Barcellona che lo paga per ben 81 milioni di euro.

In campionato l'inizio è stratosferico con quattro vittorie consecutive, l'imbattibilità la perderà alla nona giornata contro il Real Madrid, addirittura arriverà a perdere in casa contro il Celta Vigo. Dopo queste due sconfitte, il Barça si rialza e centra 7 vittorie, un pareggio e una sconfitta che gli valgono il secondo posto nel girone di andata. In Champions League viene messo in un girone tosto con Paris Saint-Germain, Ajax e APOEL Nicosia. Con cinque vittorie e una sconfitta, la squadra catalana chiuderà il girone al primo posto con 15 punti. In Coppa del Re, ai sedicesimi di finale schiaccia facilmente l'Huesca. Luis Enrique non ci sta, vuole vincere tanti trofei, dovrà ribaltare completamente le gerarchie della stagione.
Il girone di ritorno si apre con altre quattro vittorie (sesta vittoria consecutiva), dopo una battuta d'arresto contro il Malaga, arriveranno altre sei vittorie di fila tra cui quella del 22 marzo 2015 contro il Real Madrid che vuol dire primato (già dalla 26esima giornata). Il finale di stagione si concluderà in una maniera trionfale con un bottino di 94 punti laureandosi campione di Spagna nella partita contro l'Atletico del 17 maggio. In Coppa del Re elimina prima l'Elche, l'Atletico Madrid, il Villareal e infine batterà l'Atlethic Bilbao. Luis Enrique conquisterà il double, ma ci sarà ancora spazio per la Champions League.

Nella Coppa dei Campioni, con il tridente Messi-Neymar-Suarez, il Barcellona elimina prima il Manchester City, il Paris Saint-Germain e infine il Bayern Monaco. In finale sfida la Juventus (anch'esso a caccia del triplete) e grazie ad una prestazione sublime, i Blaugrana realizzano per la seconda volta nella storia il triplete (prima squadra a conseguire questo obiettivo per due volte). Il Barcellona è tornato dove doveva stare grazie ad un allenatore che con i suoi acquisti hanno saputo realizzare un sogno molto importante, però i primi scricchiolini arriveranno in un momento dove la squadra catalana inizierà a perdere una pedina importante dopo Puyol e Victor Valdes: è Xavi che annuncia l'addio al termine della stagione.

Nella seconda annata di Luis Enrique, il Barça con fortuna si porta a casa il quarto trofeo della stagione che è la Supercoppa Europea nel match rocambolesco contro il Siviglia (finita per 5-4), un altro giocatore è destinato a lasciare la corte catalana: è Pedro che dopo la rete del 5-4 contro i Rojiblancos dice addio al Barcellona dopo ben otto anni trionfali. In Supercoppa di Spagna viene clamorosamente sconfitto contro l'Athletic Bilbao per 4-0 nella partita di andata, mentre al ritorno non va oltre il pareggio. In campionato si conferma per il secondo anno campione di Spagna dopo una dura battaglia con il Real Madrid (che nel frattempo aveva esonerato Benitez), vincerà anche la Coppa del Re e il Mondiale per Club. In Champions League viene sconfitto ai quarti di finale ai danni dell'Atletico Madrid che con merito ha ribaltato il risultato dell'andata vincendo per 2-0 nella partita di ritorno.

All'ultima stagione con Luis Enrique, il Barcellona è autore di un calo pazzesco. Lasciano la corte catalana: Dani Alves, Claudio Bravo, Marc Bartra e Vermaelen. Al suo posto arrivano Andrè Gomes, Samuel Umtiti, Jaspen Cilessen, Lucas Digne e Paco Alcacer. Nella Liga 2016-2017, il Barça chiude al secondo posto a soli tre punti dal Real Madrid, vincerà la Supercoppa di Spagna e la Coppa del Re ma in Champions League il cammino si ferma per il secondo anno consecutivo ai quarti di finale non riuscendo nell'impresa di rimontare la Juventus nel match di ritorno dopo la sconfitta per tre reti a zero subito all'andata. Dopo questo fallimento, il tecnico spagnolo (ex Roma) lascia definitivamente la panchina blaugrana.

Il presidente Bartomeu decide di ingaggiare come nuovo allenatore Ernesto Valverde che veniva da buone annate con l'Athletic Bilbao. Nel mercato estivo però un pezzo molto forte del Barça, decide di trasferirsi a Parigi, il suo nome è Neymar con il Paris Saint-Germain che lo paga per ben 222 milioni di euro (cifra stratosferica e attualmente la più onerosa), alla corte catalana arrivano Ousmane Dembèlè, Paulinho, Nelson Semedo, Gerard Deulofeu e Marlon. L'inizio non è delle migliori, il Barcellona inizia a perdere già il primo trofeo della stagione che è la Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid nel doppio confronto. Tuttavia la squadra conquisterà l'ennesimo double (Liga e Coppa del Re) ma viene eliminata per il terzo anno consecutivo ai quarti di finale di Champions, dopo aver vinto per 4-1 contro la Roma al Camp Nou, nel match di ritorno subirà una clamorosa debacle perdendo per 3-0 facendo capire a tutti che il club sta andando verso un declino senza precedenti. Il Barcellona durante il mercato invernale acquista Philippe Coutinho per 160 milioni di euro.

Nell'annata successiva, i Blaugrana rinforzano ancora di più la rosa per l'obiettivo Champions League. Infatti nella squadra arrivano: Lenglet dal Siviglia, Arthur dal Gremio, Arturo Vidal dal Bayern Monaco e Malcom dal Bordeaux ma devono dire addio ad un altra leggenda catalana: Andres Iniesta. L'inizio è buono, con il club che vince la Supercoppa di Spagna per due reti ad uno contro il Siviglia. In campionato la squadra conferma il suo dominio dell'anno precedente ma perdono la finale della Coppa del Re contro il Valencia. Nella Champions League, dopo aver superato facilmente la fase a gironi, gli uomini di Valverde arrivano fino in semifinale dove affrontano il Liverpool di Jurgen Klopp, all'andata si impone il Barcellona per 3-0 ma al ritorno perderà per 4-0. Un'altro obiettivo è considerato fallito.

La stagione 2019-2020 sarà totalmente diverso. Il Barça non vincerà nessun trofeo (complice anche di un rendimento scarsissimo) e il 10 gennaio arriva anche l'esonero di Valverde dalla società catalana per non aver raggiunto l'obiettivo Champions. Nel mercato estivo acquista: Antoine Griezmann dall'Atletico Madrid per 120 milioni di euro, Frenkie de Jong dall'Ajax, Junior Firpo dal Betis e Emerson dall'Atletico Mineiro. L'inizio in campionato è deludente, ma il club riesce a rialzarsi e a trovarsi in testa già dalla undicesima giornata. Tuttavia come ho detto dall'inizio, la società catalana esonera Ernesto Valverde dopo l'eliminazione nella Supercoppa di Spagna, la squadra viene affidata a Quique Setièn. L'ex allenatore del Betis non riuscirà a risollevare il club, in campionato chiuderà secondo, in Coppa del Re esce ai quarti di finale mentre in Champions League subirà una clamorosa batosta perdendo per 8-2 contro il Bayern Monaco (che diventerà la detentrice del trofeo). Questo porta clamorosamente all'esonero di Setièn.

Ho fatto un analisi delle rispettive stagioni del Barcellona, tutti i rendimenti sono di alti e bassi. Dovrà fare una totale rivoluzione altrimenti questa annata si rivelerà fatale, un era sta per avviarsi alla conclusione. Il 7 marzo conosceremo il nuovo presidente del Barcellona che avrà il compito più difficile del previsto.
Riuscirà a riportare i Blaugrana sul tetto d'Europa e del mondo? Che cosa ne pensate di questa debacle già annunciata?

Un abbraccio
Il Tifosino