Sono passati oramai 28 anni da quell'anno, il 1994, erano da due anni finiti i tempi di Mani Pulite, e l'Italia ricominciava a riprendersi, anche se poi da qul momento in poi la crisi cominciò a farla da padrona e ancora oggi ci si porta dietro tali strascichi aggiunti al passaggio nel 1999 dalla Lira all'Euro che c'ha davvero distrutto in modo definitivo.
Ma non parliamo ora di politica, ma di quell'anno, quando l'Italia va a giocarsi il Mondiale negli USA, con una squadra fortissima, forse la più forte dopo quella del 1982, che tenta di rifarsi dopo l'uscita della spedizione del 1990, terminata davanti ad un pubblico italiano che tifa per l'Argentina a Napoli. Quindi immergiamoci in quel tempo, dove da adolescente ho assistito a quel mondiale con la stessa combriccola di quattro anni prima, invecchiati, ma sempre sul pezzo e ne sentirete delle belle...

Era il 18 Giugno 1994, ore 16, un caldo torrido, quando a casa arriva la chiamata del signor Sergio "Che fate venite a vedere la partita? Io e mio figlio stiamo piazzando la televisione sotto il porticato". Così scendemmo, con la maglia della salute, c'erano poco meno di 30 gradi, ma il tasso d'umidità sfiorava il 30-35%, Roma l'estate ha sempre quell'umidità che ti uccide con grondate di sudore varie e la voglia di non uscire di casa anche se solo per prendere una boccata d'aria.
Così arrivammo sotto casa del signor Sergio, e già c'erano Fausto che accennava una canzone appena uscita da Sanremo di Giorgio Faletti "Minchia Signor Tenente...." e poi l'accompagnava con un "Na,na,na,na" perchè non sapeva le parole, poi c'erano il solito Gennaro al quale veniva sempre attribuite le solite corna contro perchè come al solito tifava Argentina per Maradona, e Lamberto come al solito guardingo verso la fontanella, che proprio in quell'anno si trovò dei lavori vicino che troncarono le tubature e una volta rimessa a posto ci riportò un'acqua dall'odore impossibile, tanto che la gente preferiva passare sull'altro marciapiede pur di non subirsi un fetore simile.
Così eravamo tutti seduti in attesa di vedere la nostra Italia, intanto la signora Franca aveva portato giù delle bottiglie di acqua fresca, anzi bella ghiacciata, tanto che una volta buttata giù per qualche secondo sembrava inverno...
L'Italia di Arrigo Sacchi intanto varcava il tunnel, davanti l'Irlanda, una squadra più che normale, in quel girone che contava anche il Messico e l'abbordabile Norvegia. L'Italia contava una rosa davvero molto forte, basti nominare gente del calibro di; Pagliuca in porta, la difesa era tutta del Milan; Baresi, Costacurta, Maldini, Tassotti, a centrcampo sempre predominante il rossonero Albertini, Donadoni ed Evani, oltre  Dino Baggio della Juventus, e davanti l'attacco contava Giuseppe Signori e Roberto 'Divin Codino' Baggio. La partita però non fu delle migliori fin dalle prime battute quando l'irlandese Houghton con una conclusione dalla distanza approfitto di un errore di chiusura di Baresi e battè Pagliuca; 1-0 Irlanda.
Mio padre spalancò le sue enormi braccia e disse "Ma pure con queste squadre dobbiamo rischiare?", intanto Fausto era fisso su Lamberto e faceva il verso a tutti per guardarlo in piedi a guardare la fontanella, che in quell'istante vedeva due signori anziani avvicinarsi per bere "Puzza l'acqua signori, puzza l'acqua!" esclamò Lamberto, che si dirigeva verso di loro, con una semi corsetta. Fausto intanto disse "Daje, questo mo ricomicia n'altra volta con questa cantilena? Mo ce penso io...". Io intanto mi ero avvicinato ad una bacinella, che sempre la signora Franca aveva portato giù, per rinfrescarmi il viso e le braccia, era davvero impossibile stare di sotto, ma l'Italia andava vista in gruppo e non in solitaria. Così Fausto architettò uno scherzo a Lamberto che nel frattempo stava spiegando agli anziani perchè non dovevano bere quell'acqua "Questa fontanella è tornata a non funzionare bene, quindi da pluripremiato per aver salvato l'umanità, vi vieto di berla", e si sulla maglia aveva affissò una medaglietta, dove vi era scritto 'A Lamberto, salvatore dell'umanità'. Così Fausto prese una vecchia sedia con il cuscinotto sotto, e vi aveva inserito degli stuzzicadenti al suo interno, che uscivano quel poco. Così con Lamberto di ritorno disse: "Viè qua, che c'hai bisogno de riposatte... Mettete a sede...". Noi eravamo pronti ad esplodere in una risata generale, ma ci voltavamo verso la partita, che nel frattempo si era conclusa nel primo tempo sul risultato di 1-0 Irlanda. Ed ecco che Lamberto si siede "Auch...Tacci vostri...m'avete fatto bucà le chiappe!, e Fausto dall'alto della sua infallibile mimica facciale gli risponde "Puzza l'acqua signori, puzza l'acqua!" sempre alla Cochi e Renato nel ritmo di 'Come porti i capelli bella bionda'.
Ecco che il secondo tempo ha inizio, e tutti ci riportiamo fissi sulla tv, che nel frattempo dal 1990 al 1994 era rimasta la stessa, quel carcassone IIT che andava avanti a forza di pugni, quando andava via l'immagine, e mio padre rincarava la dose "Nun to rincompra un televisore, gnè da retta!". Il signor Sergio intanto era ritornato da poco da casa, ed aveva portato un tavolino, dove la moglie aveva posizionato un patatine, e una ventina tra Aperol e Crodino.
La partita non si sbloccò e l'Italia uscì battuta nella sua prima partita al Mondiale. Poi per il caldo torrido saltammo tutto il resto del girone, dove l'Italia battè la Norvegia con un gol di Massaro, e il pareggio contro il Messico dove sempre Massaro aveva portato in vantaggio gli azzurri poi raggiunti nella ripresa sull'1-1. L'Italia rischia di restare fuori come terza classificata, ma la fortuna volle che sia la Corea Del Sud che il Camerun che subisce una sonora sconfitta per 5-1 contro la Russia, il giorno seguente. L'Italia quindi aveva passato il turno. Per scaramanzia, il signor Sergio dice che se l'Italia fosse arrivata in finale avremmo rivisto la partita tutti insieme, e così fù. L'Italia nel frattempo aveva fatto fuori di seguito; La Nigeria, parità 1-1 al novantesimo, e poi battuta ai supplementari, entrambe le reti del 2-1 furono di Roberto Baggio. Ai quarti incontra la Spagna e la batte per 2-1 con rete di Dino Baggio per il vantaggio, poi pareggio degli spagnoli, e nuovo sorpasso con rete di Roberto Baggio, alla fine l'Italia si salvò anche grazie al non intervento dell'arbitro per una gomitata in piena area di rigore di Tassotti, che sarebbe valso il rigore per gli iberici, Tassotti pagò con la prova tv che gli assegnarono ben 8 turni di squalifica e la chiusura della carriera in azzurro. In Semifinale  arriva la Bulgaria, dopo un grande cammino, ma la truppa azzurra ha un Roberto Baggio incontenibile, che firma una doppietta, la prima rete è entrata nei gol più belli della storia dei Mondiali, al solito l'Italia subisce la rete su rigore per atterramento di Pagliuca, la partita si chiude sul 2-1 per gli azzurri. Ed ecco la finale...

Arriva il 17 Luglio ore 20:45 italiane, ma negli USA erano le 12:30 e una temperatura di 36 gradi e il 70% di umidità, almeno così Bruno Pizzul recitava prima che la partita avesse inizio. Intanto ecco che arrivano Gennaro al quale Fausto non fa mancare il suo immancabile attacco "Oh Maradona! Che fine ha fatto? L'Honno portato via dal campo...Dopping....E'....Dopping.....", Gennaro sta in silenzio non parla, davvero non sapeva come difendersi davanti all'evidenza..."Adesso per chi tifi, per il Brasile?".
Mio padre nel frattempo prese una bella brocca di acqua fresca, in pochi avevamo la maglia indosso, faceva caldo anche di sera, però tutti sotto una sciapata che la signora Franca in compagnia di altre persone del suo palazzo avevano appeso su dei fili attaccati con viti varie nel porticato. Il coro partì ben subito "Italia! Italia! Italia!". Lo strombazzambento si udiva anche a distanza di centinaia di metri. Lamberto non era della quale, anzi stava sempre a distanza dalla tv e sempre e solo lo sguardo verso quella fontanella, che nel frattempo vedeva aggirarsi un gruppo di ragazzini "Oh! Non bevete, perchè Puzza l'acqua, puzza l'acqua!".
La partita ebbe inizio, l'Italia sembrava in seria difficoltà, mentre i brasiliani sembravano non risentirne del caldo, anzi erano proprio a loro agio. Ecco che Fausto dopo una...due...tre volte che Gennaro faceva dei versi quando l'Italia attaccava, prende una bacinella di acqua e glie la volta sulla testa di botto, era bella ghiacciata "Oh! Ma che sei matto?" si alza di botto Gennaro..."No hai rotto il ca..o! ce la stai a gufa'", e poi parte una risata all'unisono, Gennaro non l'aveva presa a male, però gli rodeva un pò il chiccherone (che a Roma sarebbe il sedere detto in modo pseudo-volgare). Ecco che Lamberto parte a razzo verso la fontana "Nun beve, nun beve! Puzza l'acqua, Signori, Puzza l'acqua!". Un signore però aveva appena bevuto, euna reazione lo portò a rigettare, si accasciò e svenne'...Lamberto preso da ansie varie, alzò di botto lo svenuto e lo mise seduto, e gli diede due pizzoni che rimbombarono per tutto l'androne "Svejate, svejate!". Il signore poco dopo aprì gli occhi e disse "Ma lei chi è?", si alzò guardò tutti e dopo aver detto a bassa voce "Ma questi chi so?" prese e se ne andò...

Lamberto intanto si sentiva male, così Fausto prese dalla tasca le mentine e disse "Dai prendite na pasticca e vedrai che tutto passa", così Lamberto prende quella che crede sia una pasticca e se la inghiotte senza bere. Dopo pochi secondi si volta e dice "Ce voleva sta pasticca, mi ha rilassato. Ma dove le hai comprate?" e Fausto non essendo più nella pelle gli risponde "Al Tabaccaio, do voi che le compro le carammelle?". Intanto l'Italia tenta di giocare, ma la supramazia brasiliana è tanta, ma l'armata azzurra regge bene. Il primo tempo si conclude 0-0, ma gli azzurri sono stramorti dal caldo, mentre i brasiliani escono tra una risata e l'altra, come nulla fosse. Dal balcone intanto la moglie di di Lamberto, perchè nel frattempo si era sposato, esclama "Lambè, oddio, che hai fatto? Te senti bene? Ma perchè stai sempre davanti a quella fontanella?", lui prendendo un pò di autorità gli rispose "Puzza l'acqua, Annarì, puzza l'acqua!", la moglie si mette una mano in fronte, come a dire 'questa fuori di testa' e rientra in casa. Il secondo tempo nel frattempo ricomincia, ma la situaizione non cambia; il Brasile è padrone del campo, l'Italia arranca e difende. Intanto passa il furgoncino dei gelati, sgangherato ma con il campanello stile film americani che richiama l'attenzione. I gelati erano per lo più quelli conferzionati; Pallone, Pantera Rosa, Tartarughe Ninja, Cornetto classico Algida, Magnum, il Magnifico cornetto con pallina di cioccolato, la Pipa verde o rossa, Liuk quello con il bastoncino di liquirizia e il Ciao il gelato alla fragola con il fischietto al posto del bastoncino. Ecco che Fausto dalle retrovie gridà "A Lambè, prennete quello al gusto acqua!", e giù un'altra risata. Da lontano il signor Sergio richiama l'attenzione di tutti "No! Questa nun ce voleva!", di corsa torniamo tutti davanti alla televisione ed io "Che è successò Sè!", la risposta "Niente, ce stanno i tempi supplementari...". Così dopo essermi mangiato il Pallone gelato, scambio due calci al pallone vero con i miei amici, un Porta a Porta per ammazzare quel quarto d'ora che ci divideva dal rientro in campo dell'Italia, ma le 'cannonate' sulle mura non passano inosservate al signor Salvatore, Totò per tutti, che si affaccia e grida "A regazzì, ve lo buco sto pallone!", mi affaccio e rispondo "E poi ce lo ricompri!", mentre mio padre si affaccia e gli risponde "Ma fa er bravo, esci da quel tugurio, prennila un pò d'aria, co que finestre chiuse immagino che puzza che c'avrai dentro casa". Era una discussione amichevole, visto che mio padre e Totò erano amici fin da ragazzini, quindi si fecero una grossa risata e scambiarono quei dieci minuti a raccontare del più e del meno.
I tempi supplementari presero inizio  e la sofferenza stavolta era anche la nostra, il Brasile era superiore in tutto, e l'Italia con Baresi e Roberto Baggio ammaccati era davvero poca cosa. Così arrivammo ai rigori, il terno al lotto al quale nessuno avrebbe voluto assistere, ma lo dovemmo fare. Come al solito, al rigore brasiliano c'era la gufata generale, a quello dell'Italia tutti con le mani a coprire gli occhi in attesa che Pizzul desse una buona notizia. Il primo rigore venne fatto battere a Franco Baresi, e storcemmo il naso tutti con un generale "Baresi è rotto!". Ma prese palla e la piazzò dagli undici metri, si vedeva nel volto del capitano quel dolore che si portava dietro dalla semifinale e tutti i 120 minuti giocati in questa partita. Così la rincorsa fu ciondolante e il suo rigore spedito alla destra di Taffarel ma sopra l'incrocio dei pali...fuori.
Il Brasile mandò Marcio Santos, difensore centrale anch'esso, e Pagliuca lo ipnotizzò facendo un paratone assurdo distendendosi tutto sulla sua destra e deviandola fuori; 0-0 dopo i primi due tiri. Poi Albertini spiazza Taffarel, ed è 1-0, boato generale di due secondi per poi tornare concentrati. Romario fa 1-1 spaizzando alla destra Pagliuca, ma Evani ci riporta avanti 2-1. Branco però la riporta ancora una volta in parità. Tocca a Daniele Massaro....C'è chi si gratta la testa, chi non vuole guardare, chi invece si mangia le unghie. Parte Massaro...e Taffarel intuisce alla sua sinistra...Dunga spiazza Pagliuca, e il Brasile ora è in vantaggio 3-2, e dalla tribuna si scorge Pelè che esulta.
Ora la palla è nelle mani di Roberto Baggio... 
secondi interminabili il suo arrivo dalla metà campo, poi prende il pallone, lo bacia e lo mette sul dischetto, ma la sua faccia fa presagire tutto meno che la tanta sicurezza che aveva sempre avuto fino a quel momento, sembra uno che sta pensando: "Speriamo che riesco a buttarla dentro, e che questa gamba mi lasci tregua per un momento".
Baggio prende la rincorsa, che sembra lenta e non finire mai, poi guarda l'arbitro, che fischia, la rincorsa è lenta e il calcio al pallone prende subito al alzarsi, per terminare sopra la traversa... restando fermo a guardare quella porta prima di abbassare il capo (ho le lacrime agli occhi solo a ripensare a quel momento).
Dalle sedute siamo tutti con il capo chino a guardare il pavimento, nessuno parla, nessuno sa cosa dire, c'è chi per rabbia fa uscire le lacrime dagli occhi, mio padre mi poggia la mano sulla spalla e dice "Andiamo...sarà per la prossima volta". Io intanto piango a dirotto, e con la manica della maglia asciugo in continuazione gli occhi, quella squadra che pensavo potesse non aver rivali, aveva perso la finale contro i più forti, ma non riuscivo a mandarla giù, perchè con un Franco Baresi e un Roberto Baggio in forma quella partita ero certo che l'avremmo portata a casa. Così mi alzai, e mio padre mi mise il braccio intorno alla testa, e presi la strada di casa. Ricordo che rimasi in silenzio tutta la sera, non cenai, e allungandomi a letto continuavo a guardare il soffitto e rivedere l'immagine dei rigori sbagliati e soprattutto la resa del mio idolo italiano, che dopo aver sbagliato abbassava il capo.

Il Mondiale 1994 ancora oggi, per me che ero adolescente, ma per molte persone, resta il dolore più grande che la Nazionale italiana abbia mai lasciato nei cuori dei tifosi azzurri, perchè sì che il non partecipare al Mondiale 2018 potrebbe essere ancor più peggiore, ma il vedere quello squadrone soccombere soltanto ai rigori e con tre giocatori in meno, Tassotti squalificato e Baresi e Baggio a nemmeno metà delle forze, mi ha da una parte inorgoglito di essere italiano, perchè in 9 contro 11 ha retto fino ai rigori contro una nazionale ben al di sopra delle nostre forze, ma m'intristisce ogni qual volta riapro a quella giornata che difficilmente da italiano potrò mai dimenticare.