"...Scusate!!...Avete visto Marisol ?!?...Marisol...!! Marisol...!!...Ma dove sei??"
Queste le parole ripetute da Carlo Verdone in uno degli episodi del suo mitico film risalente a 40 anni fa "Un sacco bello" dove la giovane attrice spagnola Veronica Miriel nei panni di Marisol si era persa tra le mille viuzze dell'allora zoo, ora denominato BioParco di Roma. E nella quiete della verde Villa Borghese in una città prigioniera di un caldo asfissiante, l'altro ieri ho accompagnato due miei nipotini ansiosi di vedere da vicino una tale moltitudine di specie di animali in una sola volta e dal vivo, stufi di visionarli soltanto negli schermi di TV o tablet. Con una Roma praticamente deserta nella settimana susseguente al Ferragosto, c'erano pochissime persone in visita al BioParco e tra di esse, poco avanti a noi, una coppia di genitori, dalla parlata si sarebbero detti probabilmente sudamericani, avevano una bimba attorno agli otto-nove anni che spesso, tenuta per mano, soleva per curiosità allontanarsi costringendo la madre o il padre a richiamarla con voce sempre più crescente e preoccupata: "Marilena !...Marilena !!...Marilena!!!" ...e quei ripetuti richiami marcati da un riverbero echeggiante tra le viuzze deserte nel clima torrido di un BioParco per lo più simile ad una casba assolata, laddove si configuravano alcuni omertosi cancelli dalle cui fessure fuoriuscivano guaiti, barriti, trilli e grugniti, hanno riportato nella mia mente quell'altro celebre filmografico nome di "Marisol" pronunciato e direi ormai immortalato dal simpaticissimo attore romano nella colonna sonora di quella sua spassosissima pellicola. I ragazzi si sono divertiti un mondo e avranno tante nuove storie da raccontare al loro ritorno a scuola.

Quando si apre il contatto con la natura e con il regno animale, tipo il BioParco, anche se purtroppo la stragrande maggioranza di oltre un migliaio di esemplari in esso rappresentati non gradisce essere mantenuta in cattività, i bambini pensano e creano con la loro mente come nessun videogioco potrebbe far meglio. Il rapporto visivo, sensoriale, fin quasi al contatto con l'animale stesso, non potrà mai essere paragonato alle sensazioni che possano trasmettere, per quanto tecnologicamente ben fatte, le realtà artefatte o strutturate del mondo virtuale. Nella loro mente e nei loro sogni  s'incroceranno, come le corde di una sedia in paglia di Vienna, elefanti con zebre, leoni con cerbiatti, foche con orsi, piuttosto che serpenti con aquile... il loro cervello sarà per quel sogno, per quel tema in classe, per quel racconto in una fredda giornata d'inverno  di fronte all'ardente fiamma di un caminetto acceso... l'enciclopedia sfogliata degli animali, esattamente come quella, il cui primo numero si trova puntualmente nelle edicole al rientro delle nostre vacanze, e che poi o per dimenticanza, o per inutile sperpero di denaro, s'interrompe sempre al primo... o tutt'al più al secondo volume...lasciando i nostri bimbi... muti...attoniti...come in una realtà "sospesa" con il  meraviglioso regno degli animali!

Alle ore 18 il BioParco chiude e dopo un bel cono gelato consumato nel bar prospiciente il laghetto di Villa Borghese nonno e nipotini se ne tornano a casa. Nella via del ritorno ci si presenta una città completamente svuotata del suo caotico traffico eccezion fatta per una timida fila in una delle poche pizzerie rimaste aperte e alla loro visione parte, all'unisono, dal sedile posteriore dell'auto il coro dei nipotini con l'esortazione di prendere  e riportare a casa la pizza per la cena... detto e fatto con l'aggiunta di una decina di supplì al  "telefono" che in quel locale il cuoco egiziano ha rapidamente appreso la vera ricetta romana per gustarli al meglio... con al centro dell'impasto di riso al sugo... la fresca mozzarella filante... cosiddetta  "in carrozza"! È stata un'ottima idea aver preso pizza e supplì per la cena, dato che Angela, scesa per rinfrescarsi nella piscina condominiale, si era intrattenuta a parlare con alcune amiche delle sue recenti vacanze passate con i nipotini, dopo un anno e mezzo di blackout causa pandemia, nella lontana casa di Budapest. I bambini dopo cena hanno l'abitudine di addormentarsi con la favoletta loro raccontata da nonna Angela, ma l'altra sera dopo la visita al BioParco erano in uno stato di sovreccitazione ed è accaduto esattamente il contrario... sono stati loro a raccontare alla nonna tutte le emozioni scaturite dalla visione di così tante specie di animali e... dopo circa un'oretta... nonna Angela... si era pacificamente addormentata sul letto assieme ai suoi nipotini... magari sognando... di acchiappar farfalle aggrappata al collo di una sorridente... e spensierata giraffa!!                                                                            
Era la prima volta in tanti anni che il bacio della buonanotte veniva... dimenticato... e forse... per colpa di... Marisol... alla vana ricerca di... un caro animale "smarrito"!!                          

Un caro abbraccio
Massimo 48