Sono passati 15 lunghi anni da quando per la prima volta sono divenuto un intermediario di calcio, ma specifico fin da subito di non essere tra i più conosciuti, quindi quelli che si leggono su giornali o che fanno interviste tv, diciamo che dopo questi tre lustri è ancora nel suo piccolo, non l'ultima ruota del carro, che spetta a che si trova nella fascia 0-5 anni, ma nemmeno tra i più famosi, quindi uno che fa il suo lavoro ma che certamente passa inosservato, e in questo lavoro è anche meglio, soprattutto perchè altrimenti ci si troverebbe sommersi di domande a destra e manca. Come ben spiegavo oggi mi trovo a raccontarvi nei miei viaggi le persone che sono venute a conoscenza del mio lavoro e che mi hanno fatto tante domande, che ho unito in questo articolo e che a breve leggerete. Si parte dal mio inizio fino ad oggi, e non vi svelo anche domande su alcuni giocatori, che resteranno nella privacy, che ho scoperto in giro per il mondo e che oggi sono tra i migliori sulla piazza. Quindi andiamo a scoprire quali sono le domande più ricorrenti che mi hanno fatto.

Perchè ha scelto di fare l'intermediario di calcio?
Essendo un appassionato di calcio, ma se devo essere sincero tutto parte dal Fantacalcio. Fin da ragazzino ogni anno m'imbattevo nel mercato tra i fanta allenatori e si trattava per uno scambio di giocatori più soldi virtuali. Poi ho seguito lo studio di Economia nel quale mi sono laureato. Così nel 2006, anno della vittoria Mondiale della nostra Nazionale, ho cominciato a lavorare nel mondo del calcio.
Ma come si fa la domanda per fare l'intermediario?
Mha... Io posso raccontare la mia personale, ho fatto tante di quelle domande e ho ricevuto tante di quelle porte in faccia che potrebbero buttare giù anche il più ottimista. Ricordo che un giorno andai a vedere una partita di calcio e mi ritrovai davanti ad un giovane di ottime prospettive, e così dopo aver parlato con la sua famiglia, andai in giro a proporlo a destra e manca, fin quando non venne preso da una grande società italiana e che poi fece una buonissima carriera ad alti livelli. Pian piano mi feci un nomignolo, perchè azzeccai alcuni giocatori di giovani speranze, e da quel momento comincia a ricevere alcune chiamate da club di alto, medio o basso livello.
Lei è legato ad una squadra in particolare? Quindi i suoi giocatori hanno una pista privilegiata?
Allora nella mia mentalità di intermediario non esiste favoritismi per questa o quella squadra, per questo non ho legami con nessun club, anzi preferisco girare in lungo e largo sia l'Italia che il resto del Mondo per scovar talenti, che siano anche in cima all'Himalaya.
E' ricco?
No, percepisco uno stipendio più che normale, nella media.
Il giocatore più lontano che ha seguito?
A Tahiti in Polinesia. Un centrocampista di sinistra molto abile nell'uno contro uno e di una buon piede destro. Oggi gioca in patria, ma fece molti provini in giro per l'Europa.
Il giocatore più importante scoperto?
Parto da lontano. Era, ed è, un giocatore di origine argentine che non aveva nemmeno 10 anni, ma era un vero fenomeno palla al piede, un ala, che al primo club a cui proposi di fargli un provino venne preso a tempo di record. Oggi è tra i migliori nel suo ruolo.
Qual è la cosa che le fa pensare che quel giocatore sia un prospetto per il futuro?
Io mi sono sempre dato un termine, quindi non basta una partita per dire che quel giovane sarà un fenomeno o un buon giocatore, seguo almeno un determinato numero di partite, e se per quel periodo riesce a mantenersi allo stesso livello allora, dopo aver parlato con la famiglia, lo propongo ai club. Detto questo ci può stare l'errore, che poi di errore non si può trattare, visto che se in una squadra di quartiere è bravo e poi quando entra nei club che contano va male, quello poi è un problema per le società che se lo accaparrano, non certo mio che lo propongo, visto che supera determinati provini e non certo preso a scatola chiusa.
Che differenza c'è tra un intermediario e un procuratore?
L'Intermediario è quello che può scoprire e proporre giocatori ad un club, oppure quello che tenta di spostare un giocatore da un club all'altro, mentre il Procuratore è quello che detiene i diritti su un giocatore, che gli trova il miglior contratto e il miglior ingaggio, diciamo quello che fa le veci del giocatore stesso per quel che riguarda la sua carriera.
Lei farà mai il Procuratore?
Non credo, anche se poi nella vita non si sa mai, se un giorno mi verrà proposta l'opportunità non dirò certo di no. 
Che differenza c'è tra il trattare con una grossa società e un piccola?
Nessuna, assolutamente nessuna, perchè non c'è una vera collocazione del giovane, ma si parla di convincere un giovane a trovare la sua dimensione. Il grande club non è un toccasana fin da subito, vuoi che il peso della maglia conta anche tra i giovanissimi, vuoi che tra i tanti giovani bravi qualcuno deve pur sempre sedersi in panchina, poi questa è la scelta dell'allenatore. Nel club piccolo, se un giocatore è fuori dallo standard, quindi più forte dei pari età, allora può davvero spiccare il volo, e in breve tempo passare da un club piccolo ad uno grande ma con un bagaglio tecnico-tattico più importante. Tanti giocatori sono usciti così.
L'Intermediario 'acchiappa' parecchie donne?
Sono sincero, ci sono molte corteggiatrici, ma essendo innamorato di mia moglie che non ha nulla da invidiare a nessun altra, ho sempre declinato, sono uno di vecchio stampo, moglie e buoi dei paesi tuoi.
Qual è stato il passaggio più costoso al quale ha assistito? 
Tre anni fa, quando Cristiano Ronaldo passò alla Juventus, si vociferava e ne ho scritto anche un articolo sul passaggio in bianconero, quello è stato il più alto, e spero di poterne vivere altrettanti in futuro.
Lei si sente un grande intermediario?
No, sono uno dei tanti che non sono nominati, ma che fanno il lavoro da dietro, non sono interessato a telecamere o interviste, mentre preferisco prefissarmi su i miei obiettivi, quali; prendere una macchina, un treno o un aereo e andare di mio a visionare i talenti, ma questo non succede soltanto nei club che hanno un nome, ma anche in piccole borgate che siano italiane o straniere a scovare il prossimo talento, e questo fa parte proprio del mio lavoro maniacale, che fin quando non mi tolgo l'ultimo cavillo non chiamerò finito definitivamente. E non serve essere un grande intermediario per scovare talenti che possano interessare a club di calcio.